Novembre 1980. Inaspettatamente un mio sogno diventa realtà: tre giorni a Parigi con marito e figlia... in aereo!
L'arrivo è all’aeroporto-Parigi Charles de Gaulle- il più famoso in Francia e uno dei più frequentati d'Europa.
Sistemazione in uno splendido Hotel (Sheraton) in Montparnasse. Dalle panoramiche finestre della "mia" camera (regale) si gode una vista indescrivibile di un tramonto su questa affascinante città. Cena di gala in Hotel allietata dalla dolce musica di un’orchestra nella "Sala Montparnasse".
Al mattino gita-sorpresa: meta Versailles. Guida passeggiata all'interno del castello e per tutta la tenuta reale con i suoi giardini che comprendono i più illustri monumenti del patrimonio mondiale ...
Escursione e pranzo, rallegrati da un suonatore di fisarmonica, sul bateau mouche per un giro sulla Senna.
Sulla punta orientale dell'Isola della Cité ecco l’imponente Cattedrale di Notre Dame de Paris con le Due Torri che si elevano fino a 69 metri di altezza. Troppo avaro il tempo per soffermarsi di più all'interno di questa grandiosa opera che rappresenta la prima fase del gotico maturo con la messa a punto degli elementi tardo-romanici.
Incanto suggestivo nel crepuscolo parigino la Torre Eiffel (la «dama di ferro) che si illumina gradualmente. Bisogna riconoscere che è una delle più belle realizzazioni della modernità nascente.
Ammiro la splendida architettura dei grandiosi "Champs-Elysées" che sono uno dei più larghi e maestosi viali di Parigi con i suoi cinema, cafés e negozi di lusso: solo ammirare!
Cena alla “manière francaise” con spettacolo di varietà in un locale caratteristico la “Bonne Franquette” sita a fianco della Basilica del “Sacré Coeur”, sulla collina di Montmatre, punto più alto di Parigi (qui Van
Gogh realizzò il celebre quadro “la guinguette” esposto al Louvre). Visita al Museo, che ha sede nel Palazzo del Louvre (questo è il mio regno: antichità egizie, greche, romane, scultura medievale e moderna; la pittura: maestri italiani, fiamminghi, olandesi, francesi etc.).
Pranzo al ristorante "la Coupole" di Montparnasse
una Parigi “petite e douce”).
Manca come finale una scorrazzata sul tapis-roulant dell'aereoporto
Charles-de-Gaulle.
E poi, e poi...tre giorni volano, come l’aereo che ci riporta a casa.
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