"io sono qui per continuare ad imparare"

Una frase, un ringraziamento, un pensiero, una poesia, una nota citazione, una preghiera, una testimonianza che trattano i temi fondamentali della vita (che chiamerò "riflessioni") possono, qualche volta, tracciare un solco positivo nel cuore e in alcuni casi diventare motivo di stimolo, speranza, conforto, sostegno. Se alle mie "riflessioni" aggiungerete le vostre, condivideremo anche con altri qualche prezioso suggerimento, come meditazione sulla realtà del vivere quotidiano.


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giovedì 23 febbraio 2017

Papa Francesco: visita Pastorale a Milano



Il Pontefice il 25 marzo partirà alle 7.10 dall’aeroporto di Ciampino.
Alle 8 è previsto l’arrivo all’aeroporto di Milano-Linate, dove sarà accolto dall’arcivescovo di Milano, il cardinale Angelo Scola, e dalle istituzioni.
La prima tappa, alle 8.30, alle Case Bianche di via Salomone-via Zama, nella parrocchia di San Galdino: Papa Francesco visiterà due famiglie. Alle 9, sul piazzale, rivolgerà un breve saluto e incontrerà i rappresentanti delle famiglie residenti e di famiglie rom, islamiche, immigrate.
Poi lo spostamento in auto verso il Duomo, con arrivo previsto alle 10, dove Papa Francesco sarà accolto dai vescovi ausiliari, dall’arciprete e dal Capitolo metropolitano.
In Cattedrale si recherà nello scurolo di San Carlo. Lo scurolo è una piccola ma preziosissima cappella ottagonale, realizzata nel 1606 da Francesco Maria Richini, in cui riposa il corpo di san Carlo Borromeo racchiuso in una bara di cristallo di rocca e d’argento.
Qui il Papa si soffermerà per l’adorazione del Santissimo Sacramento e la venerazione delle reliquie di San Carlo; quindi, incontrerà i sacerdoti e i consacrati; riceverà il saluto del cardinale Scola; risponderà ad alcune domande dei sacerdoti.
Alle 11 saluterà i fedeli radunati in piazza Duomo, reciterà l’Angelus e benedirà i fedeli sulla piazza.
Quindi, il trasferimento al carcere di San Vittore, dove alle 11.30 saluterà il personale della direzione e della polizia penitenziaria, incontrerà i detenuti ed entrerà in alcune celle. Alle 12.30, nel Terzo raggio, il pranzo con 100 detenuti.
Alle 13.45 Papa Francesco lascerà San Vittore e si trasferirà in auto al parco di Monza, dove, nell’area dell’ex ippodromo, attraverserà i vari reparti in cui è suddivisa l’area, salutando i fedeli. Nella zona della sacrestia sarà accolto dalle autorità locali e avrà un breve incontro con i vescovi concelebranti e gli organizzatori della visita.
Alle 15 avrà inizio la concelebrazione eucaristica, dopo la quale il cardinale Scola porgerà il suo «grazie» al Papa.
Alle 16.30 il trasferimento per l’ultima tappa allo Stadio Meazza a San Siro dove, alle 17.30, incontrerà i ragazzi cresimati, i genitori, i padrini e le madrine, rispondendo ad alcune domande di un cresimato, di un genitore e di un catechista.
Alle 18.00 Papa Francesco lascerà lo stadio Meazza e raggiungerà l’aeroporto di Milano-Linate, dove alle 18.30 è previsto il congedo. Alle 19.30 l’atterraggio all’aeroporto di Ciampino.

http://www.milanoevents.it/2016/11/25/papa-francesco-programma-milano/2/

Amore - violenza

"Il mostro non dorme sotto il letto. Il mostro può dormire accanto a te".
Scrive R D. Laing: “Stiamo effettivamente distruggendo noi stessi per mezzo di una violenza mascherata da amore”.

martedì 14 febbraio 2017

La semina

La semina
E’ il seminatore. - Si erge possente
tra i raggi dorati del tramonto. 
I campi della patria ai suoi passi
estendono scarna la propria nudità.

Il suo grembiule è pieno del grano
colto dalle stelle. Le spighe di un anno, assetate, 
attendono il suo palmo gigante, 
che spunta sui campi come l’aurora. 

Semina, contadino - in nome del pane della tua casa,
non conosca limiti il tuo braccio;
questi grani che spargi, si verseranno
domani sulle teste dei tuoi nipoti. 

Semina, contadino - in nome del misero affamato
non esca dimezzato il tuo palmo dal grembiule;
un povero oggi nella lampada del tempio
versò il suo ultimo olio per il raccolto di domani.

Semina, contadino - in nome dell’ostia del Signore
germi di luce straripino dalle tue dita;
in ciascuna delle spighe bianche di latte
maturerà domani una parte del corpo di Gesù.

Semina, semina - sia pure lontano dai confini,
come le stelle, come le onde, semina.
Che importa se i passeri devastano i tuoi chicchi - 
Dio al loro posto seminerà delle perle. 

Colma i solchi, fendi le fertili pianure, 
luci d’oro zampillano dal grembo della terra.
Ecco, il giorno imbruna - e l’ombra del tuo braccio
si allunga sugli orizzonti di stelle. 
Daniel Varujan

lunedì 13 febbraio 2017

Nel settimo anno di condivisione nel cammino virtuale

12.02.2010 - 12.02.2017 
E' uno di quei momenti che non si può misurare con l’orologio, ma solo con i battiti del cuore.

Un inno ed un grazie a te che visiti il "nostro" blog che al di là delle distanze e del tempo non smette mai di percorre quella via di andata e ritorno fra cuori regalando all’anima tutta l'autenticità di una carezza che dura da sette anni! 
Enrica

mercoledì 8 febbraio 2017

Auguri e buon cammino anche con noi don Marco Bove

Don Marco Bove è il nuovo Presidente di Fondazione Istituto Sacra Famiglia. Don Marco, già vice Presidente di Sacra Famiglia, raccoglie il testimone di Don Vincenzo Barbante con l’obiettivo di proseguirne il cammino nella cura delle persone in condizione di fragilità. Queste le sue parole: “La mia nomina è stata preparata da tempo e, per questo, sarà nel segno della continuità e fedeltà alla mission che da 120 anni caratterizza Fondazione Istituto Sacra Famiglia, proseguendo gli orientamenti strategici di questi anni per garantire qualità e sostenibilità a vantaggio dei nostri ospiti e collaboratori".

Tieni stretto ciò che è buono.

-post indiani di America-

Accompagnare la follia...


Credo di avere letto tanti trattati di psichiatria scritti da validi esperti ma Tobino, per me, li supera tutti. Amo molto quando lui tenta di paragonarsi al cavaliere che accompagna la follia nelle sue lente danze, nei balli vivaci, in quelli furiosi. ma umilmente ammette non ho potuto proteggere.
Tobino, per quarant’anni medico manicomiale alle prese con le varie forme della follia, dalla schizofrenia alla paranoia alla malinconia, crede che l’ospedale psichiatrico rappresenti la struttura più idonea per trattare la malattia mentale, il luogo dove il malato viene accolto con competenza ed affetto e dove può sostare al sicuro dalle pressioni della famiglia e della frenetica vita occidentale. La follia è vista da Tobino come una realtà misteriosa e dispotica della condizione umana. Gli psicofarmaci hanno addolcito la questione, ma il medico si trova a affrontare importanti interrogativi di natura etica. Non è un caso, sostiene lo scrittore viareggino, che, all’indomani dell’attuazione della nuova legge, i malati anziché trovare una nuova e gratificante libertà, si suicidino in massa.