"io sono qui per continuare ad imparare"

Una frase, un ringraziamento, un pensiero, una poesia, una nota citazione, una preghiera, una testimonianza che trattano i temi fondamentali della vita (che chiamerò "riflessioni") possono, qualche volta, tracciare un solco positivo nel cuore e in alcuni casi diventare motivo di stimolo, speranza, conforto, sostegno. Se alle mie "riflessioni" aggiungerete le vostre, condivideremo anche con altri qualche prezioso suggerimento, come meditazione sulla realtà del vivere quotidiano.


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sabato 26 ottobre 2019

Autentico e falso

"In ogni falso si nasconde sempre qualcosa di autentico"
(dal film: "la migliore offerta")

Almeno ci ho provato (senza colori) caro Van Gogh!

Il frutto dello Spirito

La Basilica S. Stefano in Sesto S. Giovanni si prepara ad accogliere, domani, i cresimandi.
"Il frutto dello Spirito è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé". 
Galati 5,22

"Come sono belli i piedi dei messaggeri che portano il lieto annunzio". Is 52,7

Torna l'ora solare

Torna l’ora solare: questa notte sposterò le lancette indietro di un'ora...
Pro-memoria: ogni volta che le lancette segneranno le tre mi alzerò per rimettere le lancette indietro di un’ora:...lunga notte!

lunedì 21 ottobre 2019


“Un popolo che non si prende cura degli anziani, dei bambini e dei giovani non ha futuro, perché maltratta la memoria e la promessa”.
Luca Tanduo - Presidente MVA

Amore vero

Di amore se ne parla tanto, troppo. Un amore che spesso non regge gli urti della vita. Abbiamo bisogno di ritrovare quello vero, che fa crescere chi lo dona e chi lo riceve.

Parliamo di pazienza.

La pazienza, una virtù necessaria a tutti e sempre sminuita se non disprezzata, perché si vuole avere tutto e subito e non si riesce a tollerare il minimo intralcio nella vita. In verità, la pazienza è la legge stessa della natura. Aveva ragione Leopardi quando nello Zibaldone scriveva: «La pazienza è la più eroica delle virtù giusto perché non ha nessuna apparenza d'eroico»

In ogni situazione tra la forza e la pazienza, scommetti sulla pazienza. (William Prescott).

La pazienza è una virtù conquistatrice. (Geoffrey Chaucer)

La pazienza è aspettare. Non aspettare passivamente. Questa è pigrizia. Ma andare avanti quando il cammino è difficile e lento. (Lev Tolstoj) 

I più forti tra tutti i guerrieri sono questi due: il tempo e la pazienza. (Lev Tolstoj).

Adotta il ritmo della natura: il suo segreto è la pazienza. (Ralph Waldo Emerson)

La pazienza è il miglior rimedio per ogni difficoltà. (Plauto). 

Abbi pazienza con tutte le cose, ma soprattutto con te stesso. (Francesco di Sales).

Il talento è una lunga pazienza e l’originalità uno sforzo di volontà e intensa osservazione. (Gustave Flaubert)

“Insegnami la dolcezza ispirandomi la carità, insegnami la disciplina dandomi la pazienza e insegnami la scienza illuminandomi la mente.”Sant'Agostino

Abbi coraggio per i grandi dolori della vita e pazienza per i piccoli; e quando hai faticosamente compiuto il tuo compito quotidiano, vai a dormire in pace. Dio è sveglio. (Victor Hugo) 

La speranza è la pazienza con la lampada accesa. (Tertulliano)

martedì 15 ottobre 2019

Tu hai pochi amici

Un giorno S. Teresa d'Avila era arrabbiata, e si rivolse direttamente a Gesù e gli disse: senti...perché mi tratti così? E Gesù le rispose: sai Teresa io i miei amici, li tratto così. E santa Teresa D’Avila rispose: Ah…adesso io ho capito perché tu hai così pochi amici…

venerdì 11 ottobre 2019

Origine nozze d'oro

Le Nozze d’Oro sono considerate uno tra gli anniversari più celebrati al mondo: aver trascorso mezzo secolo assieme ad un’unica persona (cinquant’anni) significa, infatti, essere giunti a un traguardo così epocale da non poter essere passato sotto silenzio. L’inestimabile metallo che dà nome a questa gioiosa commemorazione è, del resto, emblematico: l’oro è, difatti, spesso associato alla buona salute e a un atteggiamento ottimistico nei confronti della vita. Un metallo nobile che dunque è simbolo non solo di splendente bellezza, ma anche di forza e di resistenza a ogni tipo di deterioramento.
 
 Storia delle nozze d’Oro
L’origine di questo tipo di celebrazione è, ad ogni modo, piuttosto oscura: come tutti gli altri anniversari, anche quello dei 50 anni di matrimonio sembra attestarsi come una festività di tipo pagano, e non cristiano, che si iniziò a celebrare in epoca medievale in Germania.
Dato l’alto tasso di mortalità vigente a quei tempi, gli sposi riuscivano a raggiungere nella maggioranza dei casi soltanto il venticinquesimo anno di matrimonio: un’occasione di festa in cui la sposa accoglieva i suoi ospiti indossando una corona d’argento, particolare da cui sarebbe derivata la denominazione tuttora valida delle Nozze d’Argento.
Con l’andar degli anni le condizioni di vita migliorarono e con esse si allungarono anche le aspettative di vita, compresa quella coniugale: fu a quel punto che si cominciarono a celebrare anche i cinquantesimi anniversari di matrimonio, festeggiamenti a cui la sposa prendeva parte con indosso una corona d’oro – accessorio da cui l’evento a tutti ormai noto deve appunto il suo nome.
Tuttavia, la ricorrenza delle Nozze d’Oro, nata anticamente per festeggiare l’immensa fortuna di essere riusciti a portare avanti una relazione così duratura e armoniosa, sta diventando qualcosa di sempre più raro: con l’avvento della modernità, infatti, i matrimoni hanno incominciato a diventare via via più sporadici, nonché a essere celebrati tra persone più in là con l’età.
In più, il divorzio è diventato un fenomeno di una frequenza spaventosa: a maggior ragione, le Nozze d’Oro hanno acquisito un significato ancora più profondo, essendo giunte a rappresentare un avvenimento inusuale che non vuole in alcun modo rievocare un passato nostalgico, ma piuttosto riconoscere e onorare la grandiosità di una realtà di puro amore consolidatasi nel tempo, a dispetto di qualsiasi avversità.
da anniversario-di-matrimonio.it/nozze-oro/

venerdì 4 ottobre 2019

Sublime

“Amor che nella mente mi ragiona” / cominciò egli a dir si dolcemente / che la dolcezza ancor dentro mi suona.
(Dante Alighieri - "Purgatorio", canto II)  

Casella (1250 – Firenze, 1300) è stato un compositore e cantore italiano, fiorentino o pistoiese, amico di Dante Alighieri, che lo pose come protagonista del secondo canto del Purgatorio. ..Dalla citazione nella Divina Commedia si può dedurre che fu amico di Dante, morì poco dopo il 1300, e mise in musica alcune poesie di Dante stesso, o almeno la canzone, tratta dal Convivio, Amor che ne la mente mi ragiona. Dal v.107 del poema dantesco al luogo su citato, si può forse desumere inoltre che l'"amoroso canto" attribuito da Dante a Casella ne indicasse specificamente il canto monodico che accompagnava la lirica provenzale o provenzaleggiante.
Gustave Doré Illustration