"io sono qui per continuare ad imparare"

Una frase, un ringraziamento, un pensiero, una poesia, una nota citazione, una preghiera, una testimonianza che trattano i temi fondamentali della vita (che chiamerò "riflessioni") possono, qualche volta, tracciare un solco positivo nel cuore e in alcuni casi diventare motivo di stimolo, speranza, conforto, sostegno. Se alle mie "riflessioni" aggiungerete le vostre, condivideremo anche con altri qualche prezioso suggerimento, come meditazione sulla realtà del vivere quotidiano.


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lunedì 3 marzo 2025

Strappiamo la maschera

 

“Lottiamo per scoprire, per sperimentare la verità su noi stessi; per strappar via le maschere dietro le quali ci nascondiamo ogni giorno”.

Grotowski

martedì 20 febbraio 2018

Febbraio mese di lutti per me

Febbraio: come posso amare questo mese? Per la mia famiglia è ìl mese dei lutti: mio padre, il padre e la madre di Giulio, un cognato che amavamo, due amici più che fratelli...
Quest'anno, caro febbraio, dimenticati di passare con il tuo carro di "carnevale" sotto casa. 

Io, per il momento, ho già dato...


Il "carro" si è fermato ancora sotto casa! Il 17 febbraio 2018  è andato in cielo il fratello di Giulio.
Questo Mondo non è Conclusione. / Un seguito sta al di là / Invisibile, come la Musica / Ma concreto, come il Suono / Accenna, e sfugge / La filosofia, non lo conosce - E attraverso un Enigma, alla fine.  

E. Dickinson


Ti voglio bene Mattia adorabile cognato, ti penserò così: seduto sul terrazzo di Bordighera con tuo fratello Giulio. 
 Amore oltre i limiti del tempo...💔























































sabato 5 marzo 2011

Una tra le tante storie del "Carnevale"

Carnevale è un periodo difficile da interpretare di certo è un periodo magico di baldoria, durante il quale ci si dimentica dei problemi che la vita di ogni giorno ci propone... E' un intervallo che nel calendario cristiano si colloca tra l'Epifania e la Quaresima. Riguardo al significato della parola l'ipotesi più attendibile ricollega carnevale al latino "carnem" levare", cioè, alla prescrizione ecclesiastica dell'astensione dal consumo della carne…Le origini sembrano collocarsi lontane nel tempo: gli studiosi all'unanimità, fanno risalire la nascita del carnevale ai Saturnali latini. In quei giorni i romani nel celebrare l'anniversario della costruzione del Tempio dedicato al dio Saturno, si riversavano nelle strade cantando ed osannando il padre degli Dei. Durante quei festeggiamenti veniva praticato il capovolgimento dei rapporti gerarchici ed in genere delle norme costituite della società, i plebei potevano confondersi con i nobili e viceversa grazie ad un travestimento.
Più tardi venne introdotto l'uso delle maschere, preso in prestito dai Baccanali, festeggiamenti in onore di Bacco. Presumibilmente con lo scopo di non essere riconosciuti durante le pratiche licenziose festaiole, di cui i latini erano maestri. Il Cristianesimo fece ordine nel complicato panorama delle festività romane e cercò di moderare quelle più smodate e trasgressive. Fu così che i Saturnali divennero carnevale.
Nel Medioevo, subì una trasformazione per effetto probabilmente della tradizione pietistica e della diffusa pratica mistica. La Manifestazione divenne fondamentalmente un rito di purificazione come è provato dalla scena culminante della festa che consiste nel funerale di Re carnevale.
Questo senza però perdere il momento trasgressivo di abbandono ai piaceri materiali come viene rappresentato perfettamente dai versi di Lorenzo il Magnifico "chi vuol esser lieto sia di doman non v'è certezza...." tratti dai "CANTI CARNASCIALESCHI".
Oggi dopo alterne vicende di gloria e decadenza, le manifestazioni carnevalesche hanno ripreso con forte vigore. Per un certo aspetto, ed in molti casi, esse sono il frutto di un sincero recupero di tradizioni popolari, da lungo tempo dimenticate…

http://www.sardinyarelax.it/storia_carnevale.htm

Carnevale ambrosiano (semplice spiegazione)


Il carnevale di Milano
Sapete perché a Milano, e nella sua diocesi, il carnevale dura fino al sabato, mentre nel resto del mondo finisce al martedì?
E' una bella storia: si dice che questa abitudine cominciò quando Sant' Ambrogio era il vescovo di Milano. La spiegazione dei milanesi era che siccome Gesù aveva fatto solo 40 giorni nel deserto, la quaresima doveva avere quasi la stessa durata... 6 settimane... da domenica a domenica. Il digiuno cominciava con la prima domenica di quaresima, e quindi bisognava far festa fino al sabato prima, invece di fermarsi al martedì; i milanesi facevano solo una piccola pausa il mercoledì delle ceneri, per poi ricominciare al giovedì...
Poi però, benché l'abitudine fosse tollerata, c'erano tanti che si lamentavano di questo privilegio di Milano, e ogni tanto qualcuno cercava di eliminarlo... ogni anno era una polemica... "... e Milano non è diversa dagli altri paesi," " ...e perchè loro si e noi no ..." le solite cose in cui si dicono in questi casi...
Poi un anno vi fu una tremenda epidemia di peste, davvero tremenda, e Milano restò chiusa, in quarantena, per tantissimo tempo. La gente, anche quelli che non erano ammalati, pativa la fame, perché era proibito uscire dalla città, e all'interno delle mura non si riusciva a produrre abbastanza cibo per tutti.
Poi pian piano la situazione migliorò e, finalmente, le autorità diedero il permesso di riaprire la città, proprio il mercoledì delle ceneri. I poveri milanesi si ritrovarono a dover cominciare il digiuno di Quaresima, proprio appena finito il digiuno causato dalla peste...
Naturalmente, i milanesi avevano voglia di fare carnevale, almeno gli ultimi tre giorni rimasti prima della Quaresima, così il vescovo di Milano andò dal Papa, raccontò la storia della Peste, di come era stata brutta, e di come la gente avesse sofferto.
Il papa allora, commosso dal racconto del vescovo Carlo, cedette, e firmò una bolla, cioè un documento, in cui si dava alla Diocesi di Milano il diritto di festeggiare il carnevale ambrosiano fino al sabato che precede la 1° domenica di quaresima, per sempre.
http://www.orsettipadani.org/favolefilastrocche/carnevale/il_carnevale_ambrosiano.htm
Il rito ambrosiano è attualmente seguito nella maggior parte della diocesi di Milano, tranne le seguenti eccezioni dove viene seguito il rito romano: decanato di Monza (Brugherio, Monza e Villasanta); decanato di Treviglio (Canonica d'Adda, Castel Rozzone, Fara Gera d'Adda, Pontirolo Nuovo e Treviglio); decanato di Trezzo sull'Adda (Busnago, Cornate d'Adda, Grezzago, Roncello, Trezzano Rosa, Trezzo sull'Adda e Vaprio d'Adda); parrocchie di Civate e Varenna; chiese non parrocchiali dei religiosi; Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano;
Si celebra in rito ambrosiano anche nelle seguenti zone che non appartengono alla diocesi di Milano:
vicariato di Calolzio-Caprino (Calolziocorte, Caprino Bergamasco, Carenno, Cisano Bergamasco, Erve, Monte Marenzo, Torre de' Busi e Vercurago) - (diocesi di Bergamo); parrocchie di Averara, Cassiglio, Cusio, Ornica, Santa Brigida, Taleggio, Valtorta e Vedeseta - (diocesi di Bergamo); parrocchie di Colturano, Balbiano e Riozzo (diocesi di Lodi); parrocchie di Torrevecchia Pia, Vigonzone e Zibido al Lambro (diocesi di Pavia); parrocchie di Cannobio e di Cannero Riviera (diocesi di Novara); pievi della Valle Capriasca, di Brissago e Ascona (diocesi di Lugano); pievi delle Tre valli ambrosiane: Blenio, Riviera e Leventina (diocesi di Lugano).
Dal punto di vista amministrativo-civile, il rito ambrosiano è diffuso nella maggior parte delle province di Lecco, Milano, Monza - Brianza e Varese, in buona parte della provincia di Como, in alcune zone delle province di Bergamo, Lodi, Pavia e Verbano Cusio Ossola, e in alcune zone del Canton Ticino (CH).