"io sono qui per continuare ad imparare"

Una frase, un ringraziamento, un pensiero, una poesia, una nota citazione, una preghiera, una testimonianza che trattano i temi fondamentali della vita (che chiamerò "riflessioni") possono, qualche volta, tracciare un solco positivo nel cuore e in alcuni casi diventare motivo di stimolo, speranza, conforto, sostegno. Se alle mie "riflessioni" aggiungerete le vostre, condivideremo anche con altri qualche prezioso suggerimento, come meditazione sulla realtà del vivere quotidiano.


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lunedì 20 marzo 2023

Uno stato d'animo da imparare

 

Nella giornata internazionale della felicità un po' di colore con un sorriso floreale.

Giù le mani Giulio: c'è un guardone dietro ai tulipani!
-foto datata Villa Taranto- Verbania-

Difficile definire la felicità: per un genio come Albert Einstein è una vita calma e modesta, per il sociologo Zygmunt Bauman è riuscire a superare le difficoltà. E secondo gli studi degli psicologi si tratta sia dell'emozione temporanea che proviamo quando stiamo bene, sia della serenità che viene dal sentirci realizzati, che è più duratura. Qualsiasi cosa sia la felicità, però, c'è una buona notizia: non è un regalo che cade in testa a pochi fortunati ma uno stato d'animo che si può, anzi si deve imparare. Felici si diventa, insomma, basta un po' di impegno: chiunque può farcela.

lunedì 9 gennaio 2023

Milan: I or in ari

 

On sorris. Me vègn de rid a pensà a ona mia amisa che stamattina la me dis: "T'hee vist quanti persònn varden in Galleria (in Piazza del Dòmm) i "or in ari"? Mì pensi a l'orinari per pissà e ghe disi: "Mì hoo laoraa a la Rinascente ma hoo mai vist i orinari". Lee la s'ciòppa a rid e la me dis: "I or in ari!!!". L'è pròppi vera che tutti varden l'orelògg che gh'è in alt!!! Benedètta ignoranza!
Enrica

giovedì 27 ottobre 2022

Un sorriso: preparare Halloween

 

Luis: "Oei Rita, ma 's'te fee?! Come mai la casa l'è inscì voncia (vùncia)? Gh'è in gir ragner in depertutt!"
Rita: "Ma Luis, te capisset mai nagòtt! Tra on quai dì l'è Halloween e mì sont adree a preparà i decorazion (decurasiùn)!"

giovedì 12 novembre 2020

Coronavirus: sdrammatiziamo la telefonata!

 
Dall'inferno,🔥 Trump chiama negli Usa per sapere com'è la situazione nel Paese dopo la sua morte.* *Parla per due minuti. ⏱* *Messo giù il ricevitore, Satana👹 gli dice che per la chiamata gli deve tre milioni di dollari.💵* *Trump gli firma un assegno e paga.*

*La Regina d'Inghilterra, incuriosita, vuole fare lo stesso e chiama Londra.* *Parla per cinque minuti🕰 e Satana👹 le chiede dieci milioni di sterline. 💷💷💷...*

*Anche Conte, a quel punto, sente il bisogno di chiamare il suo Paese.* *Telefona ☎ e parla per tre ore.⏰.....🕐* *Quando attacca, Satana👹 gli dice che deve dargli 35 centesimi.**Conte rimane attonito, avendo visto il costo delle chiamate degli altri, e chiede a Satana👹 come mai sia tanto economico chiamare in Italia🇮🇹 rispetto a Stati Uniti🇺🇸 e Regno Unito.* *"Ascolta, amico mio..."* *risponde Satana👹,* *"con il nuovo Dpcm📃 che hai approvato, il coprifuoco 🏦🏦🏦, il casino con i buoni per i monopattini, le politiche sull'immigrazione👦🏾👳🏿‍♀👳🏻👩🏾👩🏿‍💻, l'abolizione della libertà e il casino nelle scuole✂ il lock dawn, sanità che piange 🏥, hai reso l'Italia un vero inferno*🔥 *E da Inferno 🔥a inferno🔥 la chiamata📞 è urbana... "*

mercoledì 11 novembre 2020

Coronavirus: una leggera ironia

 

Per fortuna, oltre alla paura e alle preoccupazioni, questo stop domestico ha sviluppato anche tanta ironia utile ad affrontare queste giornate pesanti.

lunedì 13 gennaio 2020

Si trova sempre una via di uscita

Un anziano napoletano che viveva nelle campagne del milanese, in primavera si faceva sempre aiutare dal figlio a ripiantare il giardino, ma poiché quell’anno suo figlio era in prigione, purtroppo non lo poteva aiutare.L’anziano scrisse al figlio in prigione spiegandogli questa sua Piccola tragedia.
“Caro Gennaro, Mi sento molto triste poiché quest’anno non posso ripiantare il giardino come ogni anno. Sono troppo vecchio per farlo io da solo. Se tu fossi qui, non sarei così triste, poiché ci penseresti tu a zapparmi tutto il giardino. TUO PADRE
Un paio di giorni più tardi l’anziano ricevette una lettera dal figlio.
Caro papà, Per carità, non zappare il giardino. Lì ho nascosto tutti i miei soldi e la mia droga da vendere. TUO FIGLIO GENNARO
Alle sei del seguente mattino, i carabinieri di Milano arrivano e zappano per tutto il giorno quel giardino senza trovare alcunché. Dopo aver rimestato tutto il terreno a vuoto i CC si scusano e vanno via.
Dopo tre giorni il padre riceve una lettera dal figlio.
Caro papà, adesso puoi ripiantare il giardino. E’ stato il meglio che ho potuto fare considerando le circostanze. UN ABBRACCIO, TUO FIGLIO GENNARO.

sabato 26 ottobre 2019

Torna l'ora solare

Torna l’ora solare: questa notte sposterò le lancette indietro di un'ora...
Pro-memoria: ogni volta che le lancette segneranno le tre mi alzerò per rimettere le lancette indietro di un’ora:...lunga notte!

lunedì 8 luglio 2019

Un sorriso con la lettera di una mamma

Caro figlio, ti scrivo queste poche righe per farti sapere che sono ancora viva. Scrivo lentamente perché so che non sai leggere in fretta. Tuo padre ha un nuovo lavoro molto soddisfacente. Ora ha 500 uomini sotto di lui. Taglia l'erba al cimitero. Ho trovato una lavatrice nella nuova casa quando ci siamo trasferiti, ma non funziona tanto bene. La scorsa settimana ci ho messo dentro una dozzina di camicie, ho tirato la catena e non le ho piu' ritrovate. Tuo zio Mario e' morto affogato in una vasca di vino della azienda vinicola. Alcuni suoi colleghi si sono tuffati per salvarlo, ma li ha respinti con coraggio. Abbiamo cremato il corpo. Ci sono voluti tre giorni per spegnere il fuoco. Ha piovuto solo due volte la scorsa settimana. La prima volta per quattro giorni e la seconda per tre. E' meglio che vada ora, tua sorella Lucia ha appena avuto un bambino questa mattina. Non so ancora se e' un maschietto o una femminuccia, quindi non posso dirti se sei diventato zio o zia.
A proposito della giacca che mi avevi chiesto, tuo zio Piero mi ha detto che spedirtela coi bottoni sarebbe stato molto caro (per via del peso dei bottoni). Allora li ho staccati. Se pensi di riattaccarli, te li ho messi tutti nella tasca interna. Tuo fratello Gianni ha fatto una grossa sciocchezza con la macchina: è sceso e ha chiuso di scatto la portiera lasciando dentro le chiavi. Allora è dovuto rientrare a casa a prendere il secondo mazzo di chiavi, e così anche noi abbiamo potuto scendere dalla macchina. Se vedi Margherita salutala da parte mia. Se non la vedi, non dirle niente.
La tua mamma che ti vuole tanto bene!
P.s.: volevo metterti anche un po' di soldi, ma avevo già chiuso la busta.
fonte web

sabato 24 febbraio 2018

Un sorriso sperando di non perdere la memoria.

Un gruppo di amiche di 40 anni pensa a dove incontrarsi per il pranzo. Infine viene concordato di andare alla "Trattoria Lo Scoglio", perché i camerieri sono belli.
Dieci anni dopo, all'età di 50 anni, ancora una volta le amiche vagliano dove incontrarsi per il pranzo. Infine concordano che si vedranno alla "Trattoria Lo Scoglio" perché il cibo è buono e la selezione dei vini eccellente.
Dieci anni dopo, all'età di 60 anni, le amiche nuovamente esaminano dove riunirsi per il pranzo e alla fine concordano per la "Trattoria Lo Scoglio", perché e' un posto tranquillo con una bellissima vista sul mare.
Dieci anni dopo, all'età di 70 anni, le amiche discutono su dove fare il loro pranzetto decennale e la scelta cade sulla "Trattoria Lo Scoglio" perché il ristorante è accessibile ai disabili e ha l'ascensore.
Dieci anni dopo, all'età di 80 anni, le amiche devono scegliere dove incontrarsi per il pranzo. Infine decidono all'unanimità di trovarsi alla "Trattoria Lo Scoglio", perché non ci sono mai state prima!!! 

sabato 13 maggio 2017

Un sorriso con la lettera di una mamma


Caro figlio, ti scrivo queste poche righe per farti sapere che sono ancora viva. Scrivo lentamente perché so che non sai leggere in fretta. Tuo padre ha un nuovo lavoro molto soddisfacente. Ora ha 500 uomini sotto di lui. Taglia l'erba al cimitero. Ho trovato una lavatrice nella nuova casa quando ci siamo trasferiti, ma non funziona tanto bene. La scorsa settimana ci ho messo dentro una dozzina di camicie, ho tirato la catena e non le ho piu' ritrovate. Tuo zio Mario e' morto affogato in una vasca di vino della azienda vinicola. Alcuni suoi colleghi si sono tuffati per salvarlo, ma li ha respinti con coraggio. Abbiamo cremato il corpo. Ci sono voluti tre giorni per spegnere il fuoco. Ha piovuto solo due volte la scorsa settimana. La prima volta per quattro giorni e la seconda per tre. E' meglio che vada ora, tua sorella Lucia ha appena avuto un bambino questa mattina. Non so ancora se e' un maschietto o una femminuccia, quindi non posso dirti se sei diventato zio o zia. 
Con affetto, Mamma.

giovedì 22 settembre 2016

Grazie mamma.

Mia madre mi ha insegnato rispettare il lavoro degli altri:
Se dovete ammazzarvi, fatelo fuori di qui, che ho appena pulito!
Mia madre mi ha insegnato a pregare:
Prega Dio che non ti sia caduto sul tappeto!
Mia madre mi ha insegnato a rispettare le tempistiche di lavoro:
Se non finisci i compiti non guardi la televisione e non esci con gli amici!
Mia madre mi ha insegnato la logica:
Perché lo dico io, ecco perchè!
Mia madre mi ha insegnato ad essere previdente:
Assicurati di avere su le mutande pulite, non sia mai che fai un incidente e ti devono visitare!
oppure:
Tieni la camera pulita, che se viene un terremoto e vengono a soccorrerci, che figura ci facciamo?
Mia madre mi ha insegnato l’ironia:
Prova a ridere e ti faccio piangere io!
Mia madre mi ha insegnato la tecnica dell’osmosi:
Chiudi la bocca e mangia!
Mia madre mi ha insegnato il contorsionismo:
Guarda che sei sporco dietro, sul collo!
Mia madre mi ha insegnato la resistenza:
Non ti alzi finché non hai finito quello che hai nel piatto!
Mia madre mi ha insegnato a non essere ipocrita:
Te l’ho già detto mille volte di non farlo, non fare finta di niente!
Mia madre mi ha insegnato il ciclo della Natura:
Come ti ho fatto, ti disfo!
Mia madre mi ha insegnato il comportamento da non tenere:
Smettila di comportarti come tuo padre!
Mia madre mi ha insegnato cos’è l’invidia:
Ci sono milioni di poveri bambini che non hanno genitori meravigliosi come noi!
Insomma, in una parola:
GRAZIE, MAMMA!

PubblicatoTerenzio Agostini

giovedì 1 settembre 2016

Un sorriso...amaro

“Salve, potrei parlare con qualcuno che può dirmi come sta un paziente?” e l’operatore risponde: “Signora, potrei provarci: mi dica il nome ed il numero della stanza” e lei: “Si chiama Norma Findlay, e si trova nella camera 302”.
Così l’operatore risponde: “Bene, vedo cosa posso fare, la lascio un attimo in attesa…”.
Alcuni minuti dopo, l’operatore si ripropone al telefono, dicendo: “Eccomi signora, scusi per l’attesa, comunque ho una buona notizia, perché l’infermiera di Norma mi ha riferito che si sta riprendendo molto bene. Attualmente ha una ottima pressione, le analsi dicono che è tutto ok, ed il dottor Cohen, il suo medico, ha programmato già la dimissione della paziente”.
“Oh che bello, sono molto felice… E’ davvero magnifico tutto questo! Grazie per la risposta, è stato gentilissimo, è fantastico, sono contentissima, e pensare che ero così tanto preoccupata…”. E l’operatore: “Sono felice anche io signora, lei è la figlia?”
E l’anziana donna risponde: “No, io sono Norma Findlay della camera 302… Qui nessuno mi dice mai niente!”

venerdì 1 aprile 2016

Il mistero della tradizione del Primo di Aprile

Buon Primo AprileEmoticon heart
Come è nata questa tradizione è ancora un mistero o, meglio, ci sono più teorie in merito e la più accreditata ci porta indietro. 

In Europa, i festeggiamenti del primo d'aprile diventano usanza intorno alla fine del 1500: pochi anni dopo l'adozione del nuovo calendario Gregoriano. Nella Francia di Re Carlo IX e nella Germania degli Asburgo, la tradizione prende il via e si diffonde poi in Inghilterra (nel XVIII secolo) e negli altri stati europei.
La leggenda vuole che molti francesi, contrari a questo cambiamento o semplicemente sbadati, continuassero a scambiarsi regali tra marzo e aprile, festeggiando il Capodanno come ai vecchi tempi. 
Dei burloni iniziarono così, per sbeffeggiarli, a consegnar loro regali assurdi o vuoti durante feste inesistenti. Nel regalo vuoto si poteva trovare un biglietto con scritto "poisson d'avril": pesce d'aprile, in francese.


Un'altra ipotesi vede protagoniste le prime pesche primaverili del passato. Spesso accadeva che i pescatori, non trovando pesci sui fondali nei primi giorni di aprile, tornassero in porto a mani vuote e per questo motivo erano oggetto di ilarità e scherno da parte dei compaesani.
Tradizione marinaresca nostrana vuole, infatti, che in passato fosse vietato uscire in mare il 1 aprile, giorno in cui la Sirena Partenope avrebbe trasformato, per gioco e scherzo, i marinai in pesci. Nasce da qui la tradizione nostrana del pesce d’aprile, che a Napoli diventa anche dolce di cioccolato proprio per compensare i pescatori del mancato bottino nel giorno sconsigliato dalla leggenda per recarsi a pescare.
Occhio, dunque: non credete a tutto quello che vi viene detto in questa data!