"io sono qui per continuare ad imparare"

Una frase, un ringraziamento, un pensiero, una poesia, una nota citazione, una preghiera, una testimonianza che trattano i temi fondamentali della vita (che chiamerò "riflessioni") possono, qualche volta, tracciare un solco positivo nel cuore e in alcuni casi diventare motivo di stimolo, speranza, conforto, sostegno. Se alle mie "riflessioni" aggiungerete le vostre, condivideremo anche con altri qualche prezioso suggerimento, come meditazione sulla realtà del vivere quotidiano.


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sabato 24 aprile 2021

Coronavirus: voliamo come il condor

Ho ricevuto questa foto dalla Ande peruviane, Apurimac e Cuzco.
Il condor vola libero tra le montagne e mi porta a pensare a noi umani che voliamo verso la libertà lontani dal covid.

Il condor vive sulle montagne delle Ande ed è un uccello veramente maestoso. Quando distende le sue ampie ali in volo. Il condor delle Ande, originario del Sud America e simbolo nazionale di diversi paesi di questa antica e affascinante regione.

Caratteristiche del Condor delle Ande

Si tratta dell’uccello più grande del pianeta. Solamente l’albatros è in grado di superarlo, per quanto riguarda l’apertura alare. Può arrivare a misurare un metro e mezzo di altezza per un peso di circa 15 chili. Quando dispiega le sue ali, esse coprono l’impressionante misura di 330 centimetri. Ecco perché, quando vola, assume un aspetto ancor più impressionante. Il Condor delle Ande, a volte confuso con l’avvoltoio, è considerato una specie a rischio di estinzione a causa dei bassi tassi di riproduzione. Ci sono progetti di conservazione per gli esemplari che nascono in cattività, anche se non si può ancora parlare di successo perché il processo può richiedere diversi anni.

Il condor è avvolto dal misticismo, specialmente in Sudamerica. Gli Incas pensavano che questo uccello fosse immortale e tutte le tribù andine affermano che era responsabile del sorgere del sole, ogni mattina. Appare sugli stemmi di diversi paesi, come Bolivia, Colombia, Cile ed Ecuador e sul logo della compagnia di bandiera dell’Argentina.

Tratto da" i miei animali"

martedì 26 gennaio 2021

Il vento crea un'opera d'arte unica

 

Alle pendici del maestoso Gran Sasso si estende Campo Imperatore, straordinario altopiano abruzzese conosciuto anche come “Piccolo Tibet”. Un nome davvero importante che evoca paesaggi eccezionali e anni di storia geologica tumultuosa.

domenica 16 agosto 2020

Le storie negative c'erano e si ripetono


IL MONDO NON CAMBIA e le storie negative c'erano e si ripetono...
Ricordo con disgusto e paura un rientro da Bordighera, su un Trans Europ Express, o TEE, ore 22, con Giulio e Giuliana. Eravamo solo noi tre su tutta la carrozza; ad un certo punto un signore di mezza età, alto, molto elegante e signorile che parlava francese (ed io comprendevo) entrò nello scompartimento e cominciò fare "avance" a Giuliana, che era in braccio a me girata verso Giulio. Cercò di accarezzarla sul davanti rivolgendole "complimenti" che non scrivo... Altri due uomini(suoi complici) all'esterno controllavano. Giulio cercò con "pacatezza!" di reagire e lui mise la mano in tasca dove era ben visibile la pistola...Non c'era possibilità di uscita...ma poi ad un cenno dei due scagnozzi sparirono tutti e tre velocemente nel nulla e comprendemmo che stavano arrivando due passeggeri da un'altra carrozza...Non dimenticheremo mai quella brutta esperienza. Ho solo raccontato in forma soft...e questo succedeva 35 anni fa!!!

venerdì 13 dicembre 2019

I luoghi santi più visitati al mondo

Una curiosità: Milioni di persone viaggiano per motivi religiosi, è stato stilato una classifica dei 20 luoghi santi più visitati al mondo:

1- Il tempio buddista di Sensoji a Tokyo in Giappone, dedicato alla dea del perdono e della felicità; 30 milioni di visitatori l'anno.
2- Nostra Signora di Guadalupe, a Città del Messico, costruita dove nel 1531 la Vergine è apparsa ad un pastore; 20 milioni di visitatori.
3- La Basilica di San Pietro a Roma, costruita sulla tomba del primo Papa; circa 18 milioni di visitatori.
4- La tomba dell'imam Reza a Mashhad, in Iran, dove tra i 12 e 20 milioni di pellegrini rendono onore al discendente diretto del profeta.
5- Il sentiero sacro sul monte Kii in Giappone, percorso annualmente da 15 milioni di pellegrini.
6- La Cattedrale di Notre Dame a Parigi, circa 13 milioni di visitatori.
7- La basilica del Sacro Cuore, sempre a Parigi, sempre 13 milioni di visitatori.
8- Sabarimala nello stato del Kerala, in India, dove si venera Ayyappan, il dio sacro agli indù; circa 10 milioni di visitatori l'anno.
9- Il santuario della Madonna di Aparecida do Norte in Brasile, la seconda basilica cristiana al mondo; circa 8 milioni di visitatori.
10- Il santuario di padre Pio a San Giovanni Rotondo, circa 7 milioni di visitatori.
11- La cattedrale di Colonia in Germania, circa 6 milioni di visitatori.
12- Il santuario di Lourdes in Francia, circa 5 milioni.
13- Il tempio dell'Imam Hussein a Karbala in Iraq, sacro agli sciiti; tra i 3 e 7 milioni di visitatori.
14- La basilica di San Francesco ad Assisi, dove si recano in pellegrinaggio tra i 4 e 5 milioni di persone.
15- Il Monastero di Jasna Góra, a Częstochowa in Polonia, dove circa 5 milioni di visitatori adorano la Madonna Nera.
16- Il santuario di Fatima, in Portogallo, visto annualmente da circa 5 milioni di visitatori.
17- Il pellegrinaggio alle città sante di Mecca e Medina, in Arabia Saudita, visitate da circa due milioni e mezzo di persone l'anno.
18- La città santa di Gerusalemme, in Israele, vista da 1 milione e mezzo di persone l'anno.
19- La città santa degli indù, Varanasi in India, che è raggiunta da circa 1 milione di pellegrini l'anno.
20- Il tempio di Mahabodhi a Bodh Gaya in India, dove il Bhudda ottenne l'illuminazione; circa 1 milione di pellegrini l'anno.
-travel blog-

mercoledì 24 aprile 2019

Pochi minuti nel Paradiso...

Sono trascorsi molti anni ma non so descrivere cosa provai nell'ascoltare l'"espressione" pronunciata da Giuliana in quel sacro luogo.

Un po' di anni fa' fummo pregati di consegnare un pacchetto ad una monaca di clausura (con autorizzazione speciale). Giuliana in braccio a Giulio ed io, con emozione, ci recammo in questo monastero ubicato in un posto incantevole. 
Il portone si aprì (certamente era previsto l'arrivo di tre visite esterne) e si richiuse subito. Regnava un silenzio indescrivibile rotto solo dal cinguettio degli uccellini. Le grandi finestre aperte solo verso l'alto lasciavano intravvedere il cielo (in quel giorno, di un azzurro intenso)...Perfino i nostri passi sembravano usurpare quel misterioso silenzio. Un ampio saloncino era aperto e sul fondo una "finestra" chiusa con due ante di legno. Le due ante si aprirono "magicamente" ed una grata fittissima lasciava "vedere!" una monaca alta, bellissima, con a fianco una minuta monaca che poi disse di essere la "Madre" (sempre presente in ogni occasione).
Giuliana si guardò in giro ed appena il suo sguardo si fissò sulla grata disse ad alta voce: "è la gabbia delle galline!!!". Silenzio glaciale... 
Appoggiamo il pacchetto nella "ruota" a fianco che sparì automaticamente. Ci accostammo alla grata e la monaca-angelo ci chiese con un sorriso angelico di mettere Giuliana in piedi sul legno-balaustra della finestra chiedendo il permesso di toccarla. Ricorderò sempre quelle dita affusolate e delicate (che passavano a fatica dalle fenditure della grata) toccare le gambine di Giuliana...Poi ci chiese di farla correre sul fondo della stanza in modo che potesse vederla bene...La "Madre" ci ringraziò e ci benedisse.
Uscimmo come entrammo...silenzio, stupore, pace infinita...forse fummo ospiti per pochi minuti nel Paradiso.

lunedì 26 novembre 2018

Silenzio e stupore

Silenzio e stupore: solo la natura parla insegnandoci a dimenticare le miserie terrene... un’anima al cospetto di se stessa: infinità finita.. 
Alba, dopo un risveglio in paradiso, col Brioschi (quota 2410 m.) adagiato ben al di sopra del candido oceano di nubi e la Croce imbiancata da una coltre di brina e gelo. 
-Ermes Malvisi-

lunedì 21 maggio 2018

La gentilezza può scolpire

-profilo di Cristo- (roccia naturale) Celorio de Llanes, en Asturias


Non è stato un martello a rendere le rocce così perfette, ma l’acqua: con la sua dolcezza, la sua danza e il suo suono. 
"Dove la forza può solo distruggere, la gentilezza può scolpire". (P. Coelho)


Il fotografo José Antonio García Sánchezè tornato durante i giorni dopo l'Olla de Borizu, da dove viene vista l'immagine. Lì ha trascorso ore e ore. Ha gettato migliaia di fotografie; con l'alta marea, con la bassa marea e con la mezza marea: orizzontalmente e verticalmente. E tornò a casa ogni sera per rivelare i suoi negativi in ​​bianco e nero nella speranza di trovare l'immagine perfetta del volto di Gesù. Tachó migliaia di fotolitos con una X segnata a penna. Fino a quando non ha trovato quello che stava cercando. José Antonio García Sánchez, «Pepe» per molti llaniscos, «Toño» per i suoi parenti, tirò fuori quella cartolina in vendita. È stata una bomba: ha venduto migliaia di copie. Il fotografo llanisco è morto nel 1975. Il fotolito originale, senza alcun ritocco, è nelle mani della sua vedova, Gloria González Llerandi. Quel perfetto "volto di Cristo" aveva un segreto: un'ora, un momento della marea e un punto esatto. Il fotografo llanisco ha preso quel "segreto" nella tomba.

sabato 24 febbraio 2018

Eclissi mozzafiato

Foto dell'eclissi della luna scattate in Tibet a Kailas Manaasa Sarovas frontiera con la Cina. Sono state scattate in riva al mare alle ore 3:30 del mattino... e dimostrano tutta la grandezza della Creazione. Nella religiosità tibetana Kailas, la montagna da cui nascono i 3 grandi fiumi (Gange o Ganga, Indo e Brahmaputra) è padre del mondo, mentre Manasarovar, il grande lago a 4.000 m, è madre del mondo. Splendore della creazione e poesia dell'uomo. Vedi Tagore che ha descritto il Gange (Ganga) dalle sorgenti al delta, con splendide e poetiche immagini.
- dottor Piantoni Pluigi -

giovedì 25 gennaio 2018

Una foto magica

E' una valle bellissima il paesaggio è idilliaco ed è caratterizzato da alcuni piccoli villaggi sparsi, con la chiesetta di Notre-Dame de la Neige e le ultime baite del villaggio di Maison Blanche verso il fondo del pianoro, alla testa della vallata. il castello di Fenis è il più conosciuto e scenografico della Valle d’Aosta adagiato in una bella radura, con tutti gli elementi tipici dell’epoca medioevale: mura merlate e torri di avvistamento.
Ella Corradi
gennaio 2018

lunedì 30 ottobre 2017

Non siamo tutti filosofi

Domenica sera alle 18.30, in tangenziale, ho fotografato il tramonto del rientro dalla Comunità: le luci delle auto!!! Dopo 15 m. dallo stupendo tramonto eccoci in coda. La coda è uno stress a gradazione progressiva. 

Prima la speranza consolatoria (“Vedrai che dura poco). / Poi l’illusione percettiva (“Vedi che si muove? Lentamente, ma si muove”). / Poi la consapevolezza razionale (“Non si muove per niente). / Poi la rabbia indiscriminata (“Ma perché non si muove?”). / Poi il risentimento universale (“Siamo troppi!”). / Poi la rassegnazione filosofica (“Prima o poi ne verremo fuori ”). Rassegnarsi da subito farebbe molto meglio alla salute, ma mica siamo tutti filosofi!!!

sabato 7 ottobre 2017

Il sentiero della vita


Lago di Braies (m.1496) giugno 1964 (una delle tappe viaggio di nozze)
Quanto cammino ho percorso da allora...!!! Mi soffermo, quante salite? Quante discese? Eppure eccomi ancora qui sul sentiero della vita aspettando, sperando ancora alla mia età…
"Non già nel seguire il sentiero battuto ma nel trovare a tentoni la propria strada, seguirla coraggiosamente, consiste la vera libertà" (Gandhi)

giovedì 22 giugno 2017

Strada fertile terreno


Da 14 anni il nostro "cammino" della speranza percorre, di domenica, 30 km di tangenziale per andare verso Cesano Boscone- Sacra Famiglia e altrettanto per ritornare a Sesto.
"La strada non è una semplice striscia di asfalto, ma diventa fertile terreno quando viaggi per le emozioni, per la vita...per l'amore". 

mercoledì 10 maggio 2017

Un luogo colorato per pochi eletti

A Vinicunca (5,200 m.sopra il livello del mare) in Perù, nei pressi dell’Ausangate, sembra che la natura abbia rubato i colori di un pittore e si sia divertita a creare arcobaleni sulle montagne. La bellezza di questo luogo sconosciuto è difficile da descrivere a parole: onde color ocra, giallo, azzurro, viola, verde salgono e scendono dalle pendici delle colline con curve sinuose, come nastri di seta colorata. Vinicunca è certamente un luogo per pochi eletti, un segreto ben custodito perchè piuttosto difficile da raggiungere: si arriva solo a piedi, dopo un trekking impegnativo ad alta quota che dura diversi giorni, ma il premio per chi si avventura fin qui è senza dubbio all’altezza delle aspettative. Uno spettacolo naturale che, forse, non ha eguali al mondo.
(reperito sul Web)

lunedì 24 aprile 2017

Destinazione cuore

In partenza, destinazione: Giuliana-cuore. 

Un luogo non e’ mai solo "quel" luogo: quel luogo siamo un po’ anche noi. In qualche modo, senza saperlo, ce lo portiamo dentro. La nostra meta da 14 anni è, per noi, un viso, un sorriso, un accoglienza, un nome, molto più che delle città, delle montagne, delle foreste o delle rive.

lunedì 27 marzo 2017

Il Papa a Milano-Monza 25 marzo 2017

Un’accoglienza straordinaria, per una giornata indimenticabile. All’Angelus, Papa Francesco torna alla visita intensa e piena di significato all’arcidiocesi di Milano. Il Pontefice ringrazia il cardinale Angelo Scola e tutti i milanesi, credenti e non, con parole spontanee e affettuose: “Veramente, veramente mi sono sentito a casa! E questo con tutti: credenti e non credenti. Vi ringrazio tanto cari milanesi e vi dirò una cosa; ho constatato che è vero quello che si dice: ‘A Milan si riceve col coeur in man!’ Grazie!”

https://www.facebook.com/dlsergio/videos/10206509388692841/
-Parco di Monza-

https://www.facebook.com/enrica.giulio.sciandra/videos/1253191411397343/
Le campane squillavano mentre il Papa faceva scalo all'aeroporto di Linate

giovedì 23 febbraio 2017

Papa Francesco: visita Pastorale a Milano



Il Pontefice il 25 marzo partirà alle 7.10 dall’aeroporto di Ciampino.
Alle 8 è previsto l’arrivo all’aeroporto di Milano-Linate, dove sarà accolto dall’arcivescovo di Milano, il cardinale Angelo Scola, e dalle istituzioni.
La prima tappa, alle 8.30, alle Case Bianche di via Salomone-via Zama, nella parrocchia di San Galdino: Papa Francesco visiterà due famiglie. Alle 9, sul piazzale, rivolgerà un breve saluto e incontrerà i rappresentanti delle famiglie residenti e di famiglie rom, islamiche, immigrate.
Poi lo spostamento in auto verso il Duomo, con arrivo previsto alle 10, dove Papa Francesco sarà accolto dai vescovi ausiliari, dall’arciprete e dal Capitolo metropolitano.
In Cattedrale si recherà nello scurolo di San Carlo. Lo scurolo è una piccola ma preziosissima cappella ottagonale, realizzata nel 1606 da Francesco Maria Richini, in cui riposa il corpo di san Carlo Borromeo racchiuso in una bara di cristallo di rocca e d’argento.
Qui il Papa si soffermerà per l’adorazione del Santissimo Sacramento e la venerazione delle reliquie di San Carlo; quindi, incontrerà i sacerdoti e i consacrati; riceverà il saluto del cardinale Scola; risponderà ad alcune domande dei sacerdoti.
Alle 11 saluterà i fedeli radunati in piazza Duomo, reciterà l’Angelus e benedirà i fedeli sulla piazza.
Quindi, il trasferimento al carcere di San Vittore, dove alle 11.30 saluterà il personale della direzione e della polizia penitenziaria, incontrerà i detenuti ed entrerà in alcune celle. Alle 12.30, nel Terzo raggio, il pranzo con 100 detenuti.
Alle 13.45 Papa Francesco lascerà San Vittore e si trasferirà in auto al parco di Monza, dove, nell’area dell’ex ippodromo, attraverserà i vari reparti in cui è suddivisa l’area, salutando i fedeli. Nella zona della sacrestia sarà accolto dalle autorità locali e avrà un breve incontro con i vescovi concelebranti e gli organizzatori della visita.
Alle 15 avrà inizio la concelebrazione eucaristica, dopo la quale il cardinale Scola porgerà il suo «grazie» al Papa.
Alle 16.30 il trasferimento per l’ultima tappa allo Stadio Meazza a San Siro dove, alle 17.30, incontrerà i ragazzi cresimati, i genitori, i padrini e le madrine, rispondendo ad alcune domande di un cresimato, di un genitore e di un catechista.
Alle 18.00 Papa Francesco lascerà lo stadio Meazza e raggiungerà l’aeroporto di Milano-Linate, dove alle 18.30 è previsto il congedo. Alle 19.30 l’atterraggio all’aeroporto di Ciampino.

http://www.milanoevents.it/2016/11/25/papa-francesco-programma-milano/2/

venerdì 12 agosto 2016

Una vacanza toccando il cielo!

La più bella vacanza che io ricordi è questo viaggio nella Svizzera tedesca: Jungfraujoch 4,158 metri s.l.m, Lauterbrunnen (ci siamo stati un mese), Interlaken, Murren, Wenghen, Thun, Berna...

Una delle 100 cose da fare nella vita è questa:

Jungfraujoch 4,158 metri s.l.m (uno spettacolo!). Salire ai 3.471 metri dello Jungfraujoch, appena sotto la Jungfrau, la cima bianca che osa fino ai 4.158 e svetta nel cielo preceduta da altri due mostri sacri, il Mönch e l'Eiger. Salire lassù, davanti alla Trilogia delle Alpi, il luogo dei luoghi per gli scalatori e, pur non scalando, trovarsi all'orlo dei Quattromila, come su un altro pianeta, quindi, da quelle vette ardite, guardare giù. 
La ferrovia più alta d’Europa o per meglio dire il famoso trenino giunge allo Jungfraujoch a 3454 metri attraverso una ferrovia che, passando per un tunnel di 7,3 Km scavato nell’Eiger e nel Mönch, porta alla stazione terminale in galleria. La ferrovia a cremagliera della Jungfrau sale fino alla stazione Eiger, noto per il suo ristorante di montagna e l'allevamento da slitta cani. Si prosegue poi attraverso il tunnel del Eiger e sulla strada, ammirare la vista alla stazione ferroviaria più alta d'Europa
Di qua attraverso scale o ascensore si giunge finalmente a ‘rivedere le stelle’ ovvero ad ammirare quella meraviglia del creato che è “Sua Maestà Il Ghiacciaio”.
Chiamato anche il tetto d'Europa, i paesaggi più belli della Svizzera vi aspettano. Ammirare un flusso di ghiaccio quasi 22 km, un palazzo di ghiaccio e una vista mozzafiato.
La mappa che evidenzia il tracciato, con gli ultimi, sette chilometri scavati tra la parete dell'Eiger e il Mönch