"io sono qui per continuare ad imparare"

Una frase, un ringraziamento, un pensiero, una poesia, una nota citazione, una preghiera, una testimonianza che trattano i temi fondamentali della vita (che chiamerò "riflessioni") possono, qualche volta, tracciare un solco positivo nel cuore e in alcuni casi diventare motivo di stimolo, speranza, conforto, sostegno. Se alle mie "riflessioni" aggiungerete le vostre, condivideremo anche con altri qualche prezioso suggerimento, come meditazione sulla realtà del vivere quotidiano.


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sabato 16 marzo 2024

Chiamaci per nome

 

V° Domenica di Quaresima “di Lazzaro"

Signore Gesù,
le lacrime delle sorelle e degli amici di Lazzaro
sono le nostre lacrime,
quando la morte ci separa
da una persona che abbiamo molto amato.
Dove trovare il coraggio di riprendere fiducia
vincendo quel senso di solitudine e di vuoto
che rinchiude anche noi
nell'oscurità di un sepolcro?
Non abbiamo bisogno di belle parole,
ma di calda amicizia e di umana pietà.
Signore, volto umano di Dio,
volto divino dell'uomo,
oggi le tue lacrime
ci hanno molto commosso
perché ci parlano di un Dio
che condivide nell'amore
le nostre situazioni di paura e di sconforto.
Vieni a rivelarti di nuovo come risurrezione e vita
per ogni esistenza spenta e senza speranza.
Chiamaci per nome fuori dai nostri sepolcri,
scioglici dalle nostre paure,
donaci il tuo amore
perché solo l'amore può arricchire la nostra vita
di continue risurrezioni, di fervori e di speranze,
di quella pace indicibile che è il segno del divino
dentro i limiti dell'umano.
Rendici sempre vivi nel nostro intimo
mediante i legami meravigliosi dell'amicizia,
perché, solo se siamo vivi interiormente,
siamo vivi per sempre. Amen.
(Pozzoli)
presso Basilica S. Stefano- Sesto S. Giovanni

mercoledì 13 marzo 2024

Datore di luce ai nostri occhi spenti














IV° DOMENICA DI QUARESIMA “del cieco nato"

Signore Gesù,
datore di luce ai nostri occhi spenti,
fa che entriamo nel miracolo della tua luce.
Modella con la tua luce i nostri volti
perché siano volti accoglienti e incoraggianti,
volti di persone miti,
volti di gente che vive di speranza.
Donaci il tuo sguardo, pieno di stupore e di pietà,
capace di raggiungere il mistero di ogni creatura
e di valorizzare quel punto intatto,
verginale, infantile
dove ciascuno, malgrado le sue colpe,
custodisce e conserva qualcosa di sacro.
Siano intrisi di luce i nostri occhi
perché si aprano a contemplare,
nella trasparenza e nella chiarità,
i segni della tua presenza in mezzo a noi.
Donaci soprattutto una luce amante,
la luce del cuore, l'intelligenza della pietà,
perché non ci capiti di passare accanto a chi soffre
senza vedere negli occhi
il fondo buio della sua tristezza.
Signore, fa che fiorisca in noi e attorno a noi
il miracolo della luce che tu ami rinnovare
fino al giorno in cui potremo vedere
tutta la creazione trasfigurata,
ricondotta alla sua sorgente di luce e di amore.
Amen.
presso Basilica S. Stefano- Sesto S. Giovanni

lunedì 11 marzo 2024

La fontana di Carosello

 

La fontana di Carosello esiste veramente, è a Napoli.
Chi oggi ha almeno 50 anni ricorda la sigla televisiva di Carosello che era, per i bambini, un appuntamento imperdibile prima di andare a dormire.
La colonna sonora rimase immutata per tutti i vent’anni, dal 1957 al 1977, si trattava di una tarantella del repertorio napoletano risalente agli anni venti intitolata “Pagliaccio” di autore ignoto.
Roberto Murolo l’ha poi inserita nella sua antologia della canzone napoletana.
Il giorno precedente alla messa in onda di Carosello, prevista per il 3 febbraio 1957, ci si accorse che mancava la sigla.
Il regista Luciano Emmer e il produttore Cesare Taurelli crearono durante la notte una serie di siparietti che si aprivano ad ogni sketch; la macchina da presa, fotogramma per fotogramma, a passo uno, avanzava mentre le tendine si aprivano.
La sigla di CAROSELLO più celebre, però, fu disegnata a tempera da Manfredo Manfredi e fu trasmessa a partire dal 1962.
La sigla disegnata, sovrapposta al monumento reale, riproduce esattamente l’opera d’arte monumentale di Napoli chiamata Fontana del Gigante o dell’Immacolatella.
La sua costruzione risale agli inizi del Seicento per opera del pittore e scultore Pietro Bernini e dell’architetto e scultore Michelangelo Naccherino che la realizzarono su commissione del Duca d’Alba Don Antonio Alvarez di Toledo.
La Fontana del Gigante, o dell’Immacolatella, è situata a Napoli tra via Partenope e via Nazario Sauro, proprio di fronte a Castel dell’Ovo.
-da un posto di Campania svelata-

giovedì 7 marzo 2024

La verità qualche volta punge

 

Mercatino dell'antiquariato, Giulio si avvicina al venditore e con mia sorpresa, molto serio, dice: "desidero vendere mia moglie".
Io sono sbalordita!
Il venditore mi "squadra" e risponde a Giulio: "Sono spiacente, non mi interessa la sua offerta, sua moglie è vecchia ed io acquisto solo cose antiche!"
Sono senza parole.

domenica 3 marzo 2024

La Tua Parola è una buona novella




 










III DOMENICA DI QUARESIMA “di Abramo"

Signore Gesù, anche oggi la tua Parola
è stata per noi una buona novella,
un annuncio di verità e di libertà.
Tu ci porti a interpretare la vita
non con la breve misura dell'uomo,
ma con l'alta e più grande misura di Dio.
C'è un Dio nascosto
infinitamente più bello e più grande
di ogni nostro pensiero e di ogni nostro sogno.
E c'è un uomo nascosto nel profondo di ognuno,
ben diverso da quello che è esposto
al giudizio comune.
Ora sappiamo che solo camminando con te,
nell'avventura della fede,
possiamo aprirci a poco a poco alla conoscenza
del cuore di Dio e del nostro cuore. Amen
presso Basilica S. Stefano- Sesto S. Giovanni

giovedì 29 febbraio 2024

Anno bisesto anno funesto


"Anno bisesto anno funesto", il significato del proverbio
Di scientifico e razionale non c'è nulla, ma l'origine di questo proverbio sembra risalire proprio al calendario giuliano e al mondo Romano in cui il mese di febbraio vedeva la celebrazione dei Feralia, ossia le festività dedicate al culto dei morti.





















"Anno bisesto anno funesto", il significato del proverbioDi scientifico e razionale non c'è nulla, ma l'origine di questo proverbio sembra risalire proprio al calendario giuliano e al mondo Romano in cui il mese di febbraio vedeva la celebrazione dei Feralia, ossia le festività dedicate al 













martedì 27 febbraio 2024

Verità e Libertà


Domenica di Abramo III di Quaresima
Verità e libertà sono aspirazioni di ogni cuore.
Gesù ci dice che la libertà della persona umana (fondamento della realizzazione di sé) è legata alla verità.
Apparentemente la croce è stata la negazione di ogni forma di libertà.
In realtà la croce è stata l'immagine della più alta libertà, di quella che solo nell'amore trova il suo principio e la sua ispirazione.
La verità cristiana è l'evento dell'amore di Dio che ci è stato rivelato in Cristo, ci viene comunicato mediante lo Spirito e viene da noi accolto e manifestato
in modo credibile attraverso l'esperienza vissuta dell'amore reciproco tra i credenti e verso tutti, specialmente verso gli ultimi.
PERCIO’ LA VERITA' CRISTIANA E’ EVENTO DI CARITA'

Ho sete

 

Domenica della samaritana
GESÙ CI CHIEDE DA BERE ossia chiede il nostro amore ed è con questa richiesta che ripeterà sulla Croce "HO SETE".
Gesù è assetato della nostra fede viva che orienti la nostra vita verso la sua persona e noi, come cristiani siamo chiamati al compito di attuare la più nobile missione che Lui ci ha affidato: seminare l'amore nel mondo e partecipare alla missione salvifica della Chiesa.
INIZIA CHIEDENDO ACQUA E TERMINA PROMETTENDOLA; ANCHE SULLA CROCE DAPPRIMA MANIFESTERÀ LA SUA SETE (19,28) E POI DARÀ L’ACQUA CHE SGORGA DAL SUO CORPO
HO SETE (scritto su una parete di una delle case di accoglienza di Madre Teresa di Calcutta)
Se la brocca dovesse svuotarsi cerchiamo il Maestro in Lui è la sorgente della vita. Essere brocca per lavare il dolore, spegnere l'odio, bagnare i deserti dei cuori, innaffiare anime di speranza. Diventare una brocca vuota e riempirsi di Gesù che è la vita l'unica vita.

martedì 20 febbraio 2024

Tentazione














La tentazione è esattamente questo: dubitare della fedeltà e dell'amore di Dio, volere da lui continuamente prove e segni della sua vicinanza e del suo amore. Quindi la "tentazione" è anzitutto, nel suo significato fondamentale, il momento in cui la fede viene messa alla prova.

presso Basilica S. Stefano- Sesto S. Giovanni

Presenza dell'amata

 

  • J.W.GOETHE (trad di Giorgio Orelli)
    *Poesia datata 1795 *
  • Goethe nasce a Francoforte nel 1749 da un’agiata famiglia borghese e, sin da bambino, sviluppa precocemente delle doti intellettuali e letterarie.
  • Dimostra una personalità socievole, aperta ed un’acuta sensibilità, accompagnata da potenti arme seduttive.
  • Compie gli studi giuridici a Lipsia e poi a Strasburgo, si avvicina al movimento dello Sturm und Drang e tra il 1770 e il 1775 compone numerose poetiche. Scrive il romanzo epistolare I dolori del giovane Werther che gli assicurò, immediatamente, un grande successo.
  • Si trasferisce a Weimar dove si interessa agli studi scientifici e mostra un cambiamento di stile nella sua produzione.
  • Il momento di svolta della sua vita è rappresentato dal viaggio compiuto in Italia a cui segue il suo avvicinamento al classicismo.
  • Pur non riscontrando successo tra i circoli letterari, decide di tornare a vivere a Weimar, compone i suoi romanzi più celebri e porta a termine la seconda parte del suo capolavoro: il Faust, la cui stesura fu ultimata dopo oltre sessant’anni.
  • Morì a Weimar nel 1832.
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