"io sono qui per continuare ad imparare"

Una frase, un ringraziamento, un pensiero, una poesia, una nota citazione, una preghiera, una testimonianza che trattano i temi fondamentali della vita (che chiamerò "riflessioni") possono, qualche volta, tracciare un solco positivo nel cuore e in alcuni casi diventare motivo di stimolo, speranza, conforto, sostegno. Se alle mie "riflessioni" aggiungerete le vostre, condivideremo anche con altri qualche prezioso suggerimento, come meditazione sulla realtà del vivere quotidiano.


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martedì 11 luglio 2023

La disposizione e l'attesa

 

"La disposizione e l'attesa".
Facciamo la piccola buca/stretta d'un cielo che da tempo non piove./Facciamo che si sta a dimora oggi./Piantati come piante./Gettiamo via quest'ora, non battiamo la cassa del tempo/per farlo fruttare./C'è un frutto sepolto se non ti affanni ora./Resta nulla facente./Torna nuova.
(Mariangela Gualtieri)

martedì 15 marzo 2022

L' umile e solitario fiore.











Il bucaneve, seppur così piccolo e in apparenza fragile, è mirabile simbolo di tenacia, forza e speranza...
BUCANEVE IL FIORE DELLA SPERANZA
Il seme di un piccolo,
fragile e delicato fiore
si abbraccia ai timidi raggi del sole
e dalla neve fiorisce.
Avvolto dal bianco e gelido mantello
affronta il suo solitario inverno
di gelo e di freddo,
ma il candore della neve
 dona al piccolo fiore
purezza, dolcezza e forza.
Sotto il manto di neve gelida
 il fragile stelo verde del bucaneve
con fiducia e tenacia si allunga e si rafforza.
La natura stessa ammira
questo miracolo di forza.
L'umile e solitario fiore,
da solo,
impara la canzone della sua stagione
e allegramente la canta
e sempre di più la sua canzone ama.
Verrà anche per me la primavera,
da solo si racconta..
 e in compagnia di altri fiori sarò.
Tenero bucaneve,
solo nel tempo imparò e capi,
che lui era per il mondo
un messaggio di speranza..
un piccolo miracolo della natura.
Piccolo fiore,
capace di bucare la neve.
Un piccolo bucaneve puro e fragile,
 eppur tanto forte,
e timidamente si offre al mondo,
 per raccontare a tutti il miracolo della speranza.
Non ha importanza dove un fiore nasce,
 l'importante è essere forti e fiorire,
anche li... dove tutto... pare impossibile.
Lella Maria Rosaria

https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjuVJfngCLH88rfnbfSsAq_Dq321YqGNz7Y8HXEXSUGfkQqBaFpkPyHI2wtAXJ3mGU_KPlnH9Zktr5G_xJz1YROJpQAd3s_y746BNIOq_1316HzOfyVANvx_0O9dLK_YbpBH19b9ZhjMwI/s1600/snowdrop2.gif 

lunedì 4 gennaio 2021

Neve: un tocco di magia.

 

La neve è uno degli spettacoli più incantevoli che ci offre la natura.
Quando cade trasforma magicamente il paesaggio, ricoprendo con grazia con uno strato di candido bianco.
Dona all’albero un tocco di magia che affascina.

martedì 29 dicembre 2020

Scende la neve


 Si va a letto in una specie di mondo e ci si sveglia in un altro del tutto diverso.

Sesto San Giovanni 28 dicembre 2020

Dopo la neve il ghiaccio!

 

Ha smesso di nevicare. La sera è nitida come un disegno a carboncino.
(Boris Pasternak)

Basilica Santo Stefano- Sesto San Giovanni
Grazie a Gallizzi Pierfrancesco per la foto

lunedì 26 novembre 2018

Silenzio e stupore

Silenzio e stupore: solo la natura parla insegnandoci a dimenticare le miserie terrene... un’anima al cospetto di se stessa: infinità finita.. 
Alba, dopo un risveglio in paradiso, col Brioschi (quota 2410 m.) adagiato ben al di sopra del candido oceano di nubi e la Croce imbiancata da una coltre di brina e gelo. 
-Ermes Malvisi-

martedì 20 novembre 2018

Gioia con fiducia


Desidero che non vi manchi mai la gioia...
E' lo spirito che deve essere gioioso 
ed ergersi pieno di fiducia sopra ogni evento. 
-Seneca-
-"Brenda Burke" on Pinterest.-

lunedì 21 dicembre 2015

Tre fiocchi di neve...

L'infanzia è credere 
che con un albero di Natale e tre fiocchi di neve 

tutta la terra viene cambiata.
(André Laurendeau)

lunedì 28 gennaio 2013

29, 30, 31 gennaio: i tre giorni detti della merla



La leggenda dei tre giorni della merla si perde nell'onda del tempo. Sappiamo solo che erano gli ultimi tre giorni di gennaio, il 29, 30 e 31, e in quei dì capitò a Milano un inverno molto rigido. La neve aveva steso un candido tappeto su tutte le strade e i tetti della città.
I protagonisti di questa storia sono un merlo, una merla e i loro tre figlioletti. Erano venuti in città sul finire dell'estate e avevano sistemato il loro rifugio su un alto albero nel cortile di un palazzo situato in Porta Nuova. Poi, per l'inverno, avevano trovato casa sotto una gronda al riparo dalla neve che in quell'anno era particolarmente abbondante. Il gelo rendeva difficile trovare le provvigioni per sfamarsi; il merlo volava da mattina a sera in cerca di becchime per la sua famiglia e perlustrava invano tutti i giardini, i cortili e i balconi dei dintorni. La neve copriva ogni briciola.
Un giorno il merlo decise di volare ai confini di quella nevicata, per trovare un rifugio più mite per la sua famiglia. Intanto continuava a nevicare. La merla, per proteggere i merlottini intirizziti dal freddo, spostò il nido su un tetto vicino, dove fumava un comignolo da cui proveniva un po' di tepore. Tre giorni durò il freddo. E tre giorni stette via il merlo. Quando tornò indietro, quasi non riconosceva più la consorte e i figlioletti: erano diventati tutti neri per il fumo che emanava il camino. Nel primo dì di febbraio comparve finalmente un pallido sole e uscirono tutti dal nido invernale; anche il capofamiglia si era scurito a contatto con la fuliggine. Da allora i merli nacquero tutti neri; i merli bianchi diventarono un'eccezione di favola. Gli ultimi tre giorni di gennaio, di solito i più freddi, furono detti i «trii dì de la merla» per ricordare l'avventura di questa famigliola di merli.
Da paroledautore.net
Giorni della merla, significato in sintesi:
Il significato della locuzione “giorni della merla’ non è ben chiaro. In ogni caso sappiamo che con questo termine ci si riferisce ai tre giorni che si ritengono i più freddi dell’anno, ma come mai si parla di una merla?
Per spiegare meglio il significato di questa espressione pare che si debba ricorrere ad una leggenda secondo cui nei giorni più freddi dell’anno una merla con i suoi pulcini si rifugiò in un comignolo dal quale il primo giorno di febbraio emersero tutti grigi a causa della fuliggine. Secondo questa tradizione popolare da quel momento in poi tutti i merli femmina e i suoi piccoli sono grigi.
Nella realtà le femmine di merlo hanno un piumaggio bruno/grigio e il becco è dello stesso colore, mentre il merlo maschio si distingue per il manto nero brillante e per il becco giallo-arancione.
Il merlo è un uccello che tende a non migrare e a rimanere in Italia tutto l’anno anche per trascorrere l’inverno.

giovedì 2 febbraio 2012

Citazioni e poesie sulla neve

Dalla nostra finestra ore 7.30 del DUE febbraio.



Il tempo è come un fiocco di neve, scompare mentre cerchiamo di decidere cosa farne.
Romano Battaglia, da Il fiume della vita

La neve è una poesia. Una poesia che cade dalle nuvole in fiocchi bianchi e leggeri. Questa poesia arriva dalle labbra del cielo, dalla mano di Dio. Ha un nome. Un nome di un candore smagliante. Neve.
Maxence Fermine, Neve

LA NEVE
Sui campi e nelle strade
silenziosa e lieve
volteggiando, la neve
cade.

Danza la falda bianca
ne l’ampio ciel scherzosa
poi sul terren si posa
stanca.

In mille immote forme
sui tetti e sui camini,
sui cippi e sui giardini
dorme...
Ada Negri

LA NEVE
Lenta la neve, fiocca, fiocca, fiocca,
senti: una zana dondola pian piano.
Un bimbo piange, il piccol dito in bocca,
canta una vecchia, il mento sulla mano,
La vecchia canta: Intorno al tuo lettino
c'è rose e gigli, tutto un bel giardino.
Nel bel giardino il bimbo s'addormenta.
La neve fiocca lenta, lenta, lenta.
G. Pascoli