"io sono qui per continuare ad imparare"

Una frase, un ringraziamento, un pensiero, una poesia, una nota citazione, una preghiera, una testimonianza che trattano i temi fondamentali della vita (che chiamerò "riflessioni") possono, qualche volta, tracciare un solco positivo nel cuore e in alcuni casi diventare motivo di stimolo, speranza, conforto, sostegno. Se alle mie "riflessioni" aggiungerete le vostre, condivideremo anche con altri qualche prezioso suggerimento, come meditazione sulla realtà del vivere quotidiano.


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venerdì 28 febbraio 2014

Non piangere...lascialo andare!


Un uomo soffriva la cosa peggiore che può capitare a un essere umano: suo figlio era morto, e per anni non poteva dormire e piangeva tutta la notte finché albeggiava. 
Un giorno gli apparve un angelo nel sogno e gli disse: “Basta piangere !” 
“Non posso sopportare di non vederlo più” rispose l’uomo. così l’angelo disse “Lo vorresti rivedere ?” 
L’uomo annui, quindi l’angelo lo prese per mano e lo portò in cielo e disse: “Pazienta un po’, lo vedrai passare”. 
Al cenno dell’angelo una moltitudine di bambini iniziarono a passare vestiti come angeli con un lume in mano. 
Così l’uomo incuriosito domandò: “Chi sono ?” e L’angelo rispose: “Sono i bambini che hanno lasciato la vostra terra troppo presto, tutti i giorni fanno questa passeggiata con noi perché hanno il cuore puro”. 
Disse l’uomo: “Mio figlio è tra di essi ?” “Si lo vedrai tra un po’” 
Finalmente tra i tanti bambini passò anche il figlio di quell’uomo, che radiante scappò ad abbracciarlo, quando improvvisamente si accorse che aveva il lume spento. Angosciosamente disse al ragazzo “Figlio mio, perché il tuo lume è spento ? perché non infiamma la tua anima come agli altri ?” 
Il bambino lo guardò e disse “Papà, io accendo la mia candela come quella di tutti, ogni giorno, ma le tue lacrime la spengono la notte”. 

Non piangere oramai per quell’essere voluto che perdesti, sia figlio, marito, madre o padre...!!! Lascialo riposare in Pace, prega per lui, non tormentare la tua vita, perché non ritornerà, ma puoi averlo nel tuo ricordo con amore!!! 
E’ difficile, ma Lascialo Andare!!!
(Web)

mercoledì 26 febbraio 2014

Non svelare i segreti...



Chi svela i segreti perde l’altrui fiducia 
e non trova più un amico per il suo cuore. 
Ama l’amico e sii a lui fedele, 
ma se hai svelato i suoi segreti, 
non corrergli dietro, 
perché, come chi ha perduto 
uno che è morto, 
così tu hai perduto 
l’amicizia del tuo prossimo. 
Siracide 27,16-18

Un abbraccio ad occhi chiusi

Negli abbracci 
sono nascoste 
tutte le parole
 più belle del mondo,
tipo: 
“sono qui”,
 “non ti preoccupare”, 
“tutto passa”, 
"ti voglio bene", 
"ti amo"...
(art by Irina Vitalievna Karkabi)

Lacrima e sorriso


Leggenda sarda sulla quercia


Una leggenda popolare sarda ha come protagonista la quercia. Un giorno il diavolo si recò dal Signore dicendogli: "Tu sei il signore e padrone di tutto il creato, mentre io, misero, non possiedo nulla. Concedimi una signoria, pur minima, su una parte della creazione; mi accontento di poco. 
"Che cosa vorresti avere?" chiese Dio. 
Dammi, per esempio, il potere su tutto il bosco propose il diavolo. 
"E sia” decretò il Signore "ma soltanto quando i boschi saranno completamente senza fogliame, ovvero durante l'inverno: in primavera il potere tornerà me. 
Quando gli alberi a foglie decidue dei boschi seppero del patto, cominciarono a preoccuparsi; e con il passare del tempo la preoccupazione si mutò in agitazione. "Che cosa possiamo fare?" si domandavano disperati. "A noi le foglie cadono in autunno. 
Il problema pareva insolubile quando al faggio venne un'idea: "Andiamo a consultare la quercia, più robusta e saggia e di noi tutti la più anziana. Forse lei troverà un espediente per salvarci" .
La quercia, dopo avere riflettuto gravemente, rispose: "Tenterò di trattenere le mie foglie secche sui rami finché sui vostri non spunteranno le foglioline nuove. 
Così il bosco non sarà mai completamente spoglio e il demonio non potrà avere alcun dominio su di noi". 
Da allora le foglie secche della quercia, coriacee e seghettate, rimangono sui rami per cadere completamente soltanto quando almeno un cespuglio si è rivestito di foglie nuove.
dal web di: Matilde's Hous

mercoledì 19 febbraio 2014

Opera più celebre della storia dell'arte di Klimt
















IL BACIO di Klimt
Il 1907, diventerà uno degli anni più produttivi della sua vita. Klimt completa, tra gli altri, il ritratto di Adele Bloch-Bauer I, Speranza II, ma soprattutto inizia a lavorare a "Il bacio" che sarebbe divenuto una delle opere più celebri della storia dell'arte.

Il tema della coppia di amanti, uniti nel bacio, ha impegnato Klimt per tutta la vita. Variazioni sul tema sono già presenti nella sua opera giovanile e lo accompagnano fino alla morte. Con il Fregio di Beethoven del 1902 e la "conversione" all'ornamento unita all'impiego dell'oro, vengono poste importanti basi preliminari dal punto di vista artistico.

L'irruzione del "Periodo aureo" nell'opera klimtiana, che giunge al proprio apice appunto ne "Il bacio", è la conseguenza di una visita a Ravenna durante un viaggio in Italia nel 1903. Il contatto con i mosaici bizantini consente a Klimt di familiarizzare con questo mondo. A ciò si devono anche aggiungere gli influssi dei pittori moderni che plasmano Klimt e la sua opera: lo stile astratto e decorativo del simbolista olandese Jan Theodor, così come quello del pittore simbolista belga Fernand Khnopff per il cui influsso Klimt fu oggetto di scherno da parte di Karl Kraus il quale scrisse che, grazie all'incontro con questo artista, Klimt "ha finalmente aperto gli occhi" (la citazione di Kraus gioca sull'assonanza tra Khnopff e Knopf, termine quest'ultimo contenuto nell'espressione tedesca „der Khnopff aufgegangen" che significa appunto "ha aperto gli occhi").
In molti hanno cercato di identificare la figura femminile raffigurata ne "Il bacio". Diverse volte è stato citato il nome della migliore amica di Klimt, Emilie Flöge, ma anche quello di Adele Bloch-Bauer. I tratti del visto regolari e ben proporzionati mostrano una somiglianza con molte delle donne ritratte da Klimt, ma si sottraggono in ultima istanza a qualsivoglia attribuzione precisa.

Il dipinto ci presenta una coppia in atteggiamento di abbraccio appassionato, su un prato fiorito. Mentre la figura maschile si china su quella femminile, la donna, avvinghiata a lui, attende di ricevere il bacio dall'uomo. All'immagine maschile sono associate, a livello ornamentale, forme quadrate e rettangolari, mentre per quella femminile dominano linee e modelli floreali. Un'aurea dorata circonda e racchiude la coppia, ma termina ai piedi di lei, scalzi, le cui dita sembrano aggrapparsi al prato fiorito delineando una linea curva. Al contempo, tuttavia, la coppia sembra staccarsi da questo ultimo residuo di mondo terreno ed è rapita in una sfera solenne, senza spazio e che di fatto ricorda i mosaici bizantini nello sfondo dorato.
Quando Klimt, nel 1908, espose per la prima volta il dipinto al pubblico, l'opera fu immediatamente acquisita dalla Österreichische Galerie. Oggi, questo quadro è il cuore della più grande raccolta al mondo di opere di Gustav Klimt ospitata nella Österreichisch Galerie del Belvedere di Vienna.
/http://www.austria.info/it/arte-cultura/gustav-klimt-il-bacio-1558485.html

martedì 18 febbraio 2014

Esplorate. Sognate. Scoprite.






















Tra vent’anni 
non sarete delusi 
delle cose che avete fatto 
ma da quelle che non avete fatto. 
Allora levate l’ancora, 
abbandonate i porti sicuri, 
catturate il vento 
nelle vostre vele. 
Esplorate. 
Sognate. 
Scoprite. 
(Mark Twain)

I miei quattro libri, anzi cinque...


Sono una appassionata lettrice di tutto, ma quattro libri, anzi cinque sono i compagni di viaggio della mia vita tanto vissuta nel bene e nel male, nella gioia, nel dolore...


1 LA BIBBIA (mi offre la panoramica dei problemi dell'uomo, palpita d'umanità: vicende tristi e liete, morte e peccato, dolore e amore. 

Dalla Genesi all'Apocalisse ritrovo me stessa: sono Adamo- Eva nel peccato, Giobbe nella sofferenza, Davide nella sua debolezza, i profeti nella chiamata. Mi sento popolo tentato nel deserto, folla affamata che segue Gesù, la sposa cercata nel Cantico...)



2 PARLARE L'AMORE di Balestro(filososo, pedagogista, psicologo)...Un libro che scivola con naturalezza fino alle soglie del Mistero racchiuso in ogni amore e mi libera dalla pregnanza e la quotidianità dell'affettuosità...


3 VIVERE CON UN BAMBINO AUTISTICO di Brauner(tra centinaia di libri che ho letto, che trattano questo tema, è il più realistico e che è sempre stato ed è motivo, da parte mia, di contestazione e poi di accettazione di questa dura realtà vissuta sulla mia pelle in prima persona)

4 "RISPETTO PER LA VITA" di Albert Schweitzer la riflessione etica di Schweitzer può essere tenuta in considerazione nel dibattito riguardante i problemi della bioetica, soprattutto in virtù di una grande considerazione nei confronti di tutta la natura, di tutti gli esseri viventi. Dice Schweitzer: "è bene mantenere e promuovere la vita; è male ostacolare e distruggere la vita. Noi siamo persone morali quando usciamo dal nostro attaccamento a noi stessi e superiamo l'estraneità nei confronti degli altri esseri viventi, per condividere la vita e la sofferenza con tutto ciò che vive intorno a noi. Siamo persone autenticamente umane soltanto se possediamo questa caratteristica" (ib. pag. 27).

5 Devo aggiungere che il "libro" che vivo e leggo da sempre è ASCOLTARE GLI ALTRI... Ascoltando con amore gli altri ho imparato a conoscere un pochino l’essere umano, ho imparato a cogliere il senso e il valore di ogni persona umana ed amarla...



giovedì 13 febbraio 2014

Buon San Valentino amici/che

Condividere con voi le nostre primule con un biglietto di Giuliana per augurarvi: 
BUON SAN VALENTINO CARI AMICI/CHE 



















Chi ama davvero 
ama il mondo intero, 
non soltanto 
un individuo particolare. 
Erich Fromm

Quarto anno del mio e vostro blog

- 12 febbraio 2014 - 


"Le porte si aprono a volte 
dove meno te lo aspetti 
e dove non lo avresti 
ritenuto possibile."
 (Neighbors)

Grazie per tanto amore, portatore di speranza, di gioia vera, filigrana di amicizia, porta sempre aperta, spazio d´incontro e di ritrovo . 
GRAZIE per essere quello che siete, grazie a tutte le persone che, ho notato, accedono da tutto il mondo e sono emozionata per una media di seimila post visitati ogni mese. 

GRAZIE DA ENRICA

martedì 11 febbraio 2014

Sei proprio come il mare...
















Sei proprio come questo mare: 
immenso ed arcano, 
che sempre lo senti dire 
un suo misterioso profondo ...; 
questo mare che ora è calmo 
ed a stento lo odi, 
ora ansare sulla riva e sembra che sogni, 
e dopo poche ore 
è tutto tribolato ed ansimante 
e appassionato, 
e non sai il perché... 
ma calmo o agitato, 
silenzioso o irato,
il mare ha ogni giorno ed ogni istante 
un minimo comune denominatore, 
un significato base 
unico ed inesorabile, 
che è la sua grandezza: 
il senso travolgente 
di una immane aspirazione all'infinito, 
al mistero infinito. 

- don Luigi Giussani -

(foto di Roberto De Nicola - Bordighera -)

martedì 4 febbraio 2014

La rosa e la rana


La rosa e la rana
C’era una volta una rosa rossa molto bella; si sentiva soddisfatta al sapere che era la rosa più bella del giardino. Ma si accorse che la gente la guardava solo da lontano, perché accanto a lei c’era una rana brutta che faceva repulsione.
Indignata per quello che aveva scoperto, la rosa ordinò alla rana che se ne andasse subito, e la rana obbedì: “Va bene”, rispose, “se così vuoi...”.
Poco tempo dopo, la rana passò dov’era la rosa e la trovò senza foglie e senza petali, e le chiese: “Come mai sei conciata così male? Che ti è successo?”.
La rosa rispose: “Da quando te ne sei andata, le formiche mi hanno mangiata giorno dopo giorno, e non potrò mai più tornare ad essere come prima”. La rana disse: “E’ ovvio, perché quando io ero lì, mangiavo tutte queste formiche, per questo eri sempre la più bella del giardino”.

Questa storia ci insegna che spesso disprezziamo gli altri perché crediamo di essere superiori a loro, più in gamba o più astuti, e pensiamo che chi ci circonda non serva a niente.
Ma tutti abbiamo qualcosa da imparare dagli altri, o qualcosa da insegnare, e nessuno deve disprezzare nessuno. Tieni in considerazione chi ti circonda perché è fatto ad immagine di Dio e per esserti di aiuto!
Frate Ezio Battaglia