IL BACIO di Klimt
Il 1907, diventerà uno degli anni più produttivi della sua
vita. Klimt completa, tra gli altri, il ritratto di Adele Bloch-Bauer I,
Speranza II, ma soprattutto inizia a lavorare a "Il bacio" che
sarebbe divenuto una delle opere più celebri della storia dell'arte.
Il tema della coppia di amanti, uniti nel bacio, ha
impegnato Klimt per tutta la vita. Variazioni sul tema sono già presenti nella
sua opera giovanile e lo accompagnano fino alla morte. Con il Fregio di
Beethoven del 1902 e la "conversione" all'ornamento unita all'impiego
dell'oro, vengono poste importanti basi preliminari dal punto di vista
artistico.
L'irruzione del "Periodo aureo" nell'opera
klimtiana, che giunge al proprio apice appunto ne "Il bacio", è la
conseguenza di una visita a Ravenna durante un viaggio in Italia nel 1903. Il
contatto con i mosaici bizantini consente a Klimt di familiarizzare con questo
mondo. A ciò si devono anche aggiungere gli influssi dei pittori moderni che
plasmano Klimt e la sua opera: lo stile astratto e decorativo del simbolista
olandese Jan Theodor, così come quello del pittore simbolista belga Fernand
Khnopff per il cui influsso Klimt fu oggetto di scherno da parte di Karl Kraus
il quale scrisse che, grazie all'incontro con questo artista, Klimt "ha
finalmente aperto gli occhi" (la citazione di Kraus gioca sull'assonanza
tra Khnopff e Knopf, termine quest'ultimo contenuto nell'espressione tedesca
„der Khnopff aufgegangen" che significa appunto "ha aperto gli occhi").
In molti hanno cercato di identificare la figura femminile
raffigurata ne "Il bacio". Diverse volte è stato citato il nome della
migliore amica di Klimt, Emilie Flöge, ma anche quello di Adele Bloch-Bauer. I
tratti del visto regolari e ben proporzionati mostrano una somiglianza con
molte delle donne ritratte da Klimt, ma si sottraggono in ultima istanza a
qualsivoglia attribuzione precisa.
Il dipinto ci presenta una coppia in atteggiamento di
abbraccio appassionato, su un prato fiorito. Mentre la figura maschile si china
su quella femminile, la donna, avvinghiata a lui, attende di ricevere il bacio
dall'uomo. All'immagine maschile sono associate, a livello ornamentale, forme
quadrate e rettangolari, mentre per quella femminile dominano linee e modelli
floreali. Un'aurea dorata circonda e racchiude la coppia, ma termina ai piedi
di lei, scalzi, le cui dita sembrano aggrapparsi al prato fiorito delineando
una linea curva. Al contempo, tuttavia, la coppia sembra staccarsi da questo
ultimo residuo di mondo terreno ed è rapita in una sfera solenne, senza spazio
e che di fatto ricorda i mosaici bizantini nello sfondo dorato.
Quando Klimt, nel 1908, espose per la prima volta il dipinto
al pubblico, l'opera fu immediatamente acquisita dalla Österreichische Galerie.
Oggi, questo quadro è il cuore della più grande raccolta al mondo di opere di
Gustav Klimt ospitata nella Österreichisch Galerie del Belvedere di Vienna.
/http://www.austria.info/it/arte-cultura/gustav-klimt-il-bacio-1558485.html
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