"io sono qui per continuare ad imparare"

Una frase, un ringraziamento, un pensiero, una poesia, una nota citazione, una preghiera, una testimonianza che trattano i temi fondamentali della vita (che chiamerò "riflessioni") possono, qualche volta, tracciare un solco positivo nel cuore e in alcuni casi diventare motivo di stimolo, speranza, conforto, sostegno. Se alle mie "riflessioni" aggiungerete le vostre, condivideremo anche con altri qualche prezioso suggerimento, come meditazione sulla realtà del vivere quotidiano.


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mercoledì 26 giugno 2013

Cammino della vita...


Cammina vicino a chi ti vuole bene, 
ma non stargli mai davanti 
perché non ti accorgeresti 
se per caso si fermasse 
per qualche difficoltà.
Non stargli mai dietro, 
perché nei momenti più felici 
non riusciresti a vedere 
la gioia sul suo volto ...
e nei momenti più tristi 
non vedresti le sue lacrime.
Camminagli accanto 
ma in silenzio, 
in modo che la tua presenza 
non diventi un intralcio, 
ma ricordati che standogli accanto 
 vivere tutte le emozioni 
che vive e se si dovesse fermare 
potrai fermarti ad aiutarlo.
Non essere mai un peso 
per chi ti vuole bene, 
ma una felice compagnia 
nel cammino della sua vita.


Fonte web

Bandiere di preghiera.


Per chi non le conoscesse ancora, le bandiere di preghiera sono un particolare oggetto di culto molto diffuso in ambito buddista.
Si tratta di preghiere che vengono scritte su stoffe colorate, unite insieme ed esposte all’aperto affinché giungano al cielo.
Le bandiere di preghiera veicolano messaggi universali di pace, di compassione, forza interiore e speranza.
Per questo motivo si trovano diverse Preghiere Tibetane (a volte le bandiere di preghiera vengono chiamate così) esposte all’aperto, davanti a templi e luoghi sacri, nelle città fino ad essere esposte sulle cime delle montagne.
Le bandiere di preghiera tibetane e i loro significati simbolici
Le bandiere di preghiera sono oggetti ricchissimi di significati simbolici.
Ogni elemento presente nelle Bandiere di Preghiera ha un proprio significato simbolico.
Le bandiere sono impresse sui cinque differenti colori che sono collegati ai cinque elementi.
Blu: Aria/Cielo,
Bianco: Spazio,
Rosso: Fuoco,
Verde: Acqua;
Giallo: Terra.
Il cavallo del vento, rappresentato al centro, simboleggia la direzione e la velocità con la quale i desideri vengono trasmessi.
Al centro delle bandiere (dzog.chen) il cavallo del vento (lung-tha) descrive le trasformazioni dello Spirito che riesce persino a tramutare gli ostacoli in situazioni favorevoli.
Nella parte superiore sono stampati antichi Mantra tradotti in tibetano dal sanscrito che dirigono la forza spirituale emessa da noi stessi e dall'ambiente circostante.
La parte inferiore recita il seguente Mantra:
Ognuno/a nato/a sotto i dodici segni delle stelle del cielo ed ognuno/a che si trova in rapporto con loro, con loro affine od unito/a, possa avere una lunga vita.
Possa ognuno avere una salutare evoluzione sia nello sviluppo spirituale come pure nella vita materiale.
Possano tutti avere un'esistenza dignitosa, trascorsa tra felici circostanze e vivere una vita in armonia nella quale i desideri si avverino.
Fonte: Ticino-Tibet
Bandiere tibetane: collane di preghiere che colorano il vento…

sabato 22 giugno 2013

L'uccellino


Un giorno d’estate, il nipotino di un famoso scienziato, si presentò al nonno.
Nella mano, che teneva nascosta dietro la schiena, il ragazzino stringeva un uccellino che aveva preso nella voliera del giardino.
Con gli occhi sprizzanti di maliziosa furbizia chiese al nonno: “Il canarino che ho nella mia mano è morto o vivo?”.
“Morto”, rispose il saggio.
Il ragazzo aprì la mano e ridendo lasciò scappare l’uccellino che prese immediatamente il volo.
“Hai sbagliato!” rise.
Se il nonno avesse risposto: “Vivo”, il ragazzo avrebbe stretto il pugno e soffocato l’uccellino.
Il saggio guardò il nipotino e disse: “Vedi, la risposta era nella tua mano!”.
Bruno Ferrero

Anche le scelte più piccole e semplici che oggi farai determineranno il tuo destino.

venerdì 14 giugno 2013

L'albero degli amici

Nelle nostre vite esistono persone
che ci rendono felici per la semplice casualità
di averle incrociate nel nostro cammino.
Alcune percorrono il cammino al nostro fianco,
vedendo molte lune passare,
altre che vediamo appena tra un passo e l'altro.
tutte le chiamiamo amici
e ce ne sono di diversi tipi.
Forse ogni foglia di un albero
rappresenta uno dei nostri amici.

Il primo che nasce da un germoglio
è il nostro amico papà
e la nostra amica mamma
che ci mostrano come è la vita.
Poi vengono gli amici fratelli,
con i quali dividiamo il nostro spazio
perchè possano fiorire come noi.
Passiamo a conoscere
tutta la famiglia di foglie che rispettiamo
e alle quali auguriamo ogni bene.

Ma il destino ci presenta altri amici,
che non sapevamo di incontrare
nel nostro cammino.
Molti di loro li chiamiamo
amici dell'anima, del cuore.
Sono sinceri, sono veri.
Sanno quando non stiamo bene,
sanno ciò che ci rende felici.
E a volte uno di quegli amici dell'anima
si installa nel nostro cuore
e allora viene chiamato innamorato.
Questo amico da luce ai nostri occhi,
musica alle nostre labbra,
salti ai nostri piedi.

Ma ci sono anche gli amici "del momento",
di una vacanza,
di alcuni giorni o di alcune ore.
Sono soliti collocare molti sorrisi sul nostro volto,
per tutto il tempo in cui siamo vicini:
Parliamo di quelli vicino,
non possiamo dimenticare gli amici lontani,
quelli che sono nella punta dei rami
e quando soffia il vento
appaiono sempre tra una foglia e l'altra.
Il tempo passa, l'estate se ne va,
l'autunno si avvicina e perdiamo
alcune delle nostre foglie,
alcune nascono un'altra estate
e altre resteranno per molte stagioni.
Però ciò che ci rende più felici
è che quelle che sono cadute continuano vicine,
aumentano la nostra radice con allegria.
Sono momenti di ricordi meravigliosi
di quando le incontrammo nel nostro cammino.

Ti auguro foglia del mio albero,
pace,amore, salute,fortuna e prosperità.
Oggi e sempre...
semplicemente perchè ogni persona
che passa nella nostra vita è unica.
Sempre lascia un po' di sé e si porta via un po' di noi.
Ci sarà chi si è portato via molto,
ma non ci sarà mai
chi non ha lasciato nulla:
Questa è la più grande
responsabilità della nostra vita
e la prova evidente
che due anime non si incontrano per caso.

Jorge Luis Borges

giovedì 13 giugno 2013

La ciotola del nonno.

Guardando questo quadro dipinto da mio fratello, morto d'infarto per la strada nel giugno 2002 ho pensato a questo scritto dei fratelli Grimm...
LA CIOTOLA DEL NONNO
C'era una volta un vecchio che non ci vedeva più, non ci sentiva più e le gin...occhia gli tremavano.
E quando era a tavola non poteva tener fermo il cucchiaio e faceva cadere la minestra sulla tovaglia, e qualche volta gliene scappava anche dalla bocca.
E la moglie del suo figliolo se n'era schifita; ed anche il suo figliolo.
... Sicchè alla fine non lo vollero più a tavola con loro.
Il povero vecchio doveva star seduto al canto del camino, e mangiava un poco di zuppa in una scodella di terracotta.
Un giorno, siccome le sue mani tremavano, tremavano, ecco la scodella gli cadde per terra e si ruppe in due o tre pezzi.
Allora sì che la nuora gliene disse!
E il povero vecchio non rispose nulla, e chinò il capo e sospirò.
Gli comprarono una ciotola di legno, e gli dissero: "Codesta non la romperete!".
Quella sera il suo figliolo e la nuora videro il loro bambino che giocava e raccattava i cocci della scodella.
- Che fai costì? - gli disse suo padre.
- Riappiccico la scodella per dar da mangiare a babbo e mamma, quando sarò grande.
E il babbo e la mamma si guardarono negli occhi, poi si misero a piangere, e ripresero il nonno a tavola con loro, e d'allora in poi lo trattarono bene.
(Fratelli Grimm - Riduzione di G. Pascoli)

mercoledì 12 giugno 2013

Consultare indovini?



Se vi dicono: «Consultate quelli che invocano gli spiriti e gli indovini, quelli che sussurrano e bisbigliano», rispondete: «Un popolo non deve forse consultare il suo Dio? Si rivolgerà forse ai morti in favore dei vivi? Alla legge! Alla testimonianza!»
Se il popolo non parla così, non vi sarà per lui nessuna aurora! Andrà peregrinando per il paese, affranto, affamato; quando avrà fame, si irriterà, maledirà il suo re e il suo Dio; volgerà lo sguardo in alto. Lo volgerà verso terra, ed ecco, non vedrà che difficoltà, tenebre, oscurità piena d'angoscia; sarà sospinto in mezzo a fitte tenebre.
(Isaia 8, 19-21)

Sir Edward Poynter - L'indovina 1877 - Royal Academy - Londra 

Eclissi - leggenda



Narra una leggenda cinese di due amanti che non riescono mai a unirsi.
Si chiamano Notte e Giorno.
Nelle magiche ore del tramonto e dell’alba gli amanti si sfiorano e sono sul punto di incontrarsi, ma non succede mai.
Dicono che se fai attenzione, puoi ascoltare i lamenti e vedere il cielo tingersi del rosso della loro rabbia.
La leggenda afferma che gli dei hanno voluto concedere loro qualche attimo di felicità; per questo hanno creato le Eclissi.
David Trueba

Omnia munda mundis...


Omnia munda mundis...
Tradotto letteralmente significa "Tutto è puro per i puri" (s'intende, "per chi è puro di cuore e d'animo"), o anche "All'anima pura, tutte le cose (appaiono) pure".
La frase è contenuta nel Nuovo Testamento, e precisamente nell'epistola a Tito di san Paolo.

«Tutto è puro per i puri; ma per i contaminati e gl'infedeli nulla è puro, sono contaminate la loro mente e la loro coscienza» . (Tito 1,15)

L'apostolo intende con ciò sottolineare che chi agisce con innocenza e in maniera avveduta (e in ogni caso secondo il dettame d'una retta coscienza) non vede il male neppure in situazioni che ne potrebbero aver l'apparenza.

Sai come si fanno i bambini?



Domenica Giuliana a bruciapelo mi dice: "Sai come si fanno i bambini"?... In una frazione di secondo e un po' sbalordita rispondo: "Non lo so, io ti ho adottato".
Riprende: "Ora spiego...si prende il semino dal pene dell'uomo e si mette nella pancia della donna"...
Io la ringrazio calorosamente della spiegazione e l'abbraccio e lei sorride beatamente...
Non è mai troppo tardi ricevere una lezione di "sessualità" dalla figlia "fragile"...