"io sono qui per continuare ad imparare"

Una frase, un ringraziamento, un pensiero, una poesia, una nota citazione, una preghiera, una testimonianza che trattano i temi fondamentali della vita (che chiamerò "riflessioni") possono, qualche volta, tracciare un solco positivo nel cuore e in alcuni casi diventare motivo di stimolo, speranza, conforto, sostegno. Se alle mie "riflessioni" aggiungerete le vostre, condivideremo anche con altri qualche prezioso suggerimento, come meditazione sulla realtà del vivere quotidiano.


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venerdì 31 maggio 2013

Parole da dire ed ascoltare



"Le parole che si dicono
con gli occhi,
con le mani,
con gli abbracci,
con la pelle,
sono le migliori
che si possano dire.
E le migliori
che si possano ascoltare"

(Lacrime di Pioggia)

venerdì 24 maggio 2013

Grazie ai medici ed a tutto il personale della Multimedica di Sesto San Giovanni



Giulio è tornato ieri dall'ospedale: ad un problema se ne sommano altri. L'altra mattina aspettavo che Giulio uscisse dalla sala operatoria finalmente con il Pace Maker ed invece mi sono trovata la sorpresa dell'impianto dello stent...così slitta di un mese, se va bene, l'impianto del Pace Maker ed altri due per l'altro intervento. Auguriamoci che lo Stent faccia il suo lavoro bene ...
Io e Giuliana abbiamo cucito, nell'attesa, così forte il cuore di Giulio che credo abbiamo cucito anche dove non dovevamo farlo...ognuno il proprio mestiere...il filo dell'amore molte volte fa' pasticci...ora lasciamo con fiducia in mano a Lui ed a Lei ed ai professionisti il continuo...
Grazie infinite ai medici ed a tutto il personale della Multimedica di Sesto San Giovanni per l'assistenza eccellente ricevuta e grazie a voi cari amici/che per la vostra unione al nostro caos. 

venerdì 17 maggio 2013

Piccione: incosciente libertà.


Foto scattata a Bordighera (IM) di Mugur Jitaru

Piccione: simbolo di incosciente libertà,
in fondo
"Come l'uomo, anche il piccione è solo".
Se ne sta appollaiato
sui tralicci della corrente
o si avventa famelico
sulle molliche in “piazza”…
(Scotti)
E’ anche simbolo dell’amore e la felicità coniugale,
ma anche alla felicità in generale.

Il giro della vita...

Per la gioia di Giulio (che da giovane correva nella categoria esordienti anni 57/58) un pensiero che condivido anche con voi...
(giro d'Italia 2013)

Forza Giulio,
sempre in corsa
pur nel complicato
"giro"
della nostra vita...
che non è certo
una passeggiata.
Enrica

Cercare il pezzo di puzzle...


Ero felice come quando,
dopo tanto tempo che cerchi,
trovi il pezzo di puzzle
che ti serve per finire il cielo.



Cercherò instancabilmente
il pezzo di puzzle
che mi serve per finire
il "mio" cielo.
Enrica

giovedì 16 maggio 2013

Chiesi a Dio...


Un mistico contemporaneo disse di sé:

Chiesi la forza... e Dio mi ha dato le difficoltà per farmi forte.
Chiesi la sapienza...e Dio mi ha dato problemi da risolvere.
Chiesi la prosperità... e Dio mi ha dato cervello e muscoli per lavorare.
Chiesi la fede... e Dio mi ha dato situazioni difficili da comprendere affinché imparassi ad accettarle.
Chiesi di poter volare... e Dio mi ha dato ostacoli da superare.
Chiesi l'amore... e Dio mi ha dato persone con problemi da poter aiutare.
Chiesi favori... e Dio mi ha dato opportunità.
Non ho ricevuto niente di quello che chiesi...
Però ho ricevuto tutto quello di cui avevo bisogno.

Non attaccarsi al passato...

La fisica e’ avanzata in modo discontinuo, Newton abbatté la vecchia fisica, Einstein ricominciò da capo e, con la fisica quantistica si salì su un nuovo scalino, poi la teoria del caos rivide la concezione dell’universo. Ogni volta si distrusse quello che c’era prima.
C’e’ una storia di Coelho che dice proprio questo.


IL VASO DI PORCELLANA E LA ROSA

Il Grande Maestro e il Guardiano condividevano l’amministrazione di un monastero zen. Un giorno, il Guardiano morì e fu necessario sostituirlo. Il Grande Maestro riunì tutti i discepoli per scegliere chi avrebbe avuto l’onore di lavorare direttamente al suo fianco. “Vi esporrò un problema – disse il Grande Maestro -, e colui che lo risolverà per primo sarà il nuovo Guardiano del tempio”. Terminato il suo brevissimo discorso, collocò uno sgabellino al centro della stanza. Sopra c’era un vaso di porcellana costosissimo, con una rosa rossa che lo abbelliva. “Ecco il problema”, disse il Grande Maestro. I discepoli contemplavano, perplessi, cio’ che vedevano: i disegni raffinati e rari della porcellana, la freschezza e l’eleganza del fiore. Che cosa rappresentava tutto ciò? Cosa fare? Qual era l’enigma? Dopo alcuni minuti, uno dei discepoli si alzò, guardò il Grande Maestro e gli allievi tutt’intorno. Poi, si avviò risolutamente al vaso e lo scagliò per terra, mandandolo in frantumi. “Tu sarai il nuovo Guardiano”, disse il Grande Maestro all’allievo. E non appena questi fu tornato al suo posto, spiegò: “Io sono stato molto chiaro: ho detto che vi trovavate davanti a un problema. Non importa quanto bello e affascinante esso sia, un problema deve essere eliminato. “Un problema e’ un problema; può trattarsi di un rarissimo vaso di porcellana, di un meraviglioso amore che non ha più senso, o di un cammino che deve essere abbandonato, ma che noi ci ostiniamo a percorrere perché ci fa comodo… C’e’ solo una maniera di affrontare un problema: attaccandolo di petto. In quei momenti, non si può ne’ avere pietà, ne’ lasciarsi tentare dall’aspetto affascinante che qualsiasi conflitto porta con sè’”.

A volte attaccarsi al passato perpetua vecchi conflitti e antiche ambivalenze, in cui cerchiamo palliativi o rimedi temporanei, finché con uno scossone non si riesca a mandare in pezzi la vecchia struttura e ad iniziare una vita nuova.

martedì 14 maggio 2013

Il cespuglio spinoso...


Era cresciuto sui fianchi del monte e si era inebrato di aria e sole. Ma dopo i primi tempi in cui era un germoglio verde tenero, i suoi rametti contorti e sgraziati si erano coperti di spine sgradevoli e appuntite. Era detestato dagli uccelli e dalle pecore, alle quali senza volerlo strappava bioccoli di lana quando lo sfioravano. Perfino le capre, che non sono schizzinose e brucherebbero anche le pietre, lo evitavano. Gli altri cespugli e gli arbusti sfoggiavano fiori e foglie e taluni perfino dei frutti. Il povero cespuglio spinoso produceva solo spine. Il vento della sera gli portava il disprezzo e la derisione delle altre piante.
Ma quando Dio volle parlare con Mosè, scelse l'umile cespuglio spinoso sui fianchi della montagna. E il cespuglio divenne il trono di Dio, splendente più del sole, ardente di bagliore e di fuoco come se ognuna delle sue spine si fosse trasformata in una pietra preziosa dai mille riflessi di luce purissima.
(Don Bruno Ferrero)

Tutti in cerca di uno specchio.

Stavo passeggiando nei giardini di un ospedale psichiatrico, quando incontrai un giovane che con aria profondamente riflessiva, stava leggendo un libro di filosofia.
Il suo comportamento e la sua evidente buona salute mentale lo distinguevano notevolmente dagli altri ricoverati.
Mi sedetti accanto a lui e gli chiesi: «Penso che tu sia nel posto sbagliato. Che ci fai qui?».
Lui mi guardò, sorpreso. Ma visto che non ero uno dei medici, rispose: «È piuttosto semplice. Mio padre, un brillante avvocato, voleva che io diventassi come lui. Mio zio, che possiede alcuni grandi supermercati, sperava che io seguissi il suo esempio. Mia madre voleva che io fossi l'immagine del suo amato padre. Mia sorella mi metteva sempre davanti suo marito come esempio di uomo di successo. Mio fratello voleva a tutti i costi trasformarmi in un ottimo atleta proprio come lui. E la stessa cosa è successa a scuola, con l'insegnante di pianoforte e l'insegnante di inglese, convinti di essere l'esempio migliore che io dovessi seguire.
Nessuno di loro mi aveva guardato come uno dovrebbe guardare un uomo, ma come se fossero tutti in cerca di uno specchio. Così ho deciso di farmi ricoverare. Almeno qui posso essere me stesso».
(falconelungi)

lunedì 13 maggio 2013

Sopravvivere alla tempesta...

Le persone più felici
non sono necessariamente
coloro che hanno
il meglio di tutto,
ma coloro
che traggono il meglio
da ciò che hanno.
La vita non é una questione
di come sopravvivere
alla tempesta,
ma di come danzare
nella pioggia.

mercoledì 8 maggio 2013

Arrivare in cima


Continua
ciò che hai cominciato
e forse arriverai alla cima,
o almeno
arriverai in alto
ad un punto
che tu solo
comprenderai
non essere la cima.
Seneca

E sì: è proprio vero...(almeno per me!)

Attraversare le tenebre


Se non avessi
attraversato le tenebre,
forse non sarei diventata
la persona che sono oggi.
Forse non avrei capito
che la filosofia
è soprattutto un modo
per raccontare
la finitezza e la gioia.
(Michela Marzano)

Briciole d'amore

Freguj d'amor

Hinn passaa duu veggètt
pass pass, pian pian,
calmi, seren, quiètt,
sott'brasc coj man in man.
... Quanta armonia! Quanta serenitaa!
Pareven duu spositt innamoraa!

Poggiaa sora el baston
per jutass a stà in pee,
luu el cercava de bon
de sostegnilla lee,
dandegh el brasc, tegnendosela arent
senza curass del mond e de la gent.

Con la gioia in del coeur de vorèss ben
e vess insemma anmò finn'a la fin;
guardandes in di oeucc dolz e seren,
passand in mezz a on mond pien de Cain,
hann lassaa indree on profumm de nostalgia
faa de freguj d'amor e de poesia!

(Pino Mazzola)