"io sono qui per continuare ad imparare"

Una frase, un ringraziamento, un pensiero, una poesia, una nota citazione, una preghiera, una testimonianza che trattano i temi fondamentali della vita (che chiamerò "riflessioni") possono, qualche volta, tracciare un solco positivo nel cuore e in alcuni casi diventare motivo di stimolo, speranza, conforto, sostegno. Se alle mie "riflessioni" aggiungerete le vostre, condivideremo anche con altri qualche prezioso suggerimento, come meditazione sulla realtà del vivere quotidiano.


mailto:g.enrica.g@gmail.com
http://www.youtube.com/enricasignorag
http://www.facebook.com/enrica.giulio.sciandra



mercoledì 30 marzo 2016

Il pensatore - Mahatma Gandhi -

Il pensatore
Un giorno, un pensatore indiano fece la seguente domanda ai suoi discepoli: "Perché le persone gridano quando sono arrabbiate?"
"Gridano perché perdono la calma" rispose uno di loro.
"Ma perché gridare se la persona sta al suo lato?" disse nuovamente il pensatore
"Bene, gridiamo perché desideriamo che l'altra persona ci ascolti"
replicò un altro discepolo
E il maestro tornò a domandare:
"Allora non è possibile parlargli a voce bassa?"
Varie altre risposte furono date ma nessuna convinse il pensatore.
Allora egli esclamò:
" Voi sapete perché si grida contro un'altra persona quando si è arrabbiati?
Il fatto è che quando due persone sono arrabbiate i loro cuori si allontanano molto.
Per coprire questa distanza bisogna gridare per potersi ascoltare.
Quanto più arrabbiati sono tanto più forte dovranno gridare per sentirsi l'uno con l'altro.
D'altra parte, che succede quando due persone sono innamorate?
Loro non gridano, parlano soavemente. E perché ?
Perché i loro cuori sono molto vicini. La distanza tra loro è piccola.
A volte sono talmente vicini i loro cuori che neanche parlano solamente sussurrano.
E quando l'amore è più intenso non è necessario nemmeno sussurrare, basta guardarsi.
I loro cuori si intendono. È questo che accade quando due persone che si amano si avvicinano."
In fine il pensatore concluse dicendo:
"Quando voi discuterete non lasciate che i vostri cuori si allontanino, non dite parole che li possano distanziare di più, perché arriverà un giorno in cui la distanza sarà tanta che non incontreranno mai più la strada per tornare."

Mahatma Gandhi

lunedì 28 marzo 2016

Auguri S. Pasqua 2016 per le/i baby di Giuliana


Vestiamo a festa i nostri cuori, in un abbraccio di Pace diluiremo i nostri dolori.

Vi auguro in questo Santo giorno e oltre un cesto di sorrisi, di gioia, di serenità e di salute.
Buona Pasqua, a voi, che siete Amore gratuito che sa effondersi senza calcolo e che intuisce - come solo l'amore sa fare - l'ora in cui anticipare i gesti. 

Con tenerezza il nostro semplice grazie ed augurio.
Enrica con Giulio

lunedì 21 marzo 2016

Un grazie colmo di Amore


La suprema delicatezza della gratitudine a Francesco (Bar/ Caffè: Animor CAFÈ di via Stoppani, 13 a Sesto S. Giovanni) per l'inaspettato dono offerto a Giuliana ed ai suoi "fratelli" ospiti della Comunità Psichiatrica.
Enrica con Giulio

Ti mando una colomba

Noi nemmeno col vicino di casa ci capiamo,
figuriamoci con le persone che fanno di tutto 
per non farsi amare.
E allora te la mando io una colomba:
Non portarla alle persone che ami, non serve.
Portala ai cattivi, ai delinquenti, agli assassini.
Portala al drogato, a chi porti più odio.
Portala ai carcerati.
Portala al vicino di casa, ai terremotati, agli extracomunitari.
Vedrai, magari volerà più piano, ma arriverà.       

-- Michelangelo Blanco

giovedì 17 marzo 2016

Gli spiccioli non servono per amare.



Gli spiccioli non servono per amare.

Ci vuole un legno pesante come la croce che conduce ad una meravigliosa Risurrezione del cuore!


Un quadro regalatomi da mia sorella dipinto a carboncino da Enrico Carzaniga 
La tecnica del carboncino ha lontanissime origini. La sua "antenata" risale all'epoca primitiva, in cui gli uomini decoravano le pareti delle grotte con del legno carbonizzato.

Togliamo quel cuore nascosto...


Togliamo quel cuore nascosto per offrirlo e lasciarlo toccare senza timore 
Emoticon heart
"Tu senti e tocchi il Signore quando gli consegni una specifica area di te, della tua vita, perché Lui la possa toccare quel giorno... 

o quando lasci la tua "area di sicurezza" per far sentire gli altri amati, specialmente quelli che sembrano specialiste nell'infliggere ferite"

- dLuciano -

sabato 12 marzo 2016

L'aglio è allegro

L’Aglio è allegro, vivace, stimola l’appetito, ravviva i condimenti. Ho letto che gli Egizi lo davano agli operai impegnati a costruire le Piramidi, e i Romani lo davano ai soldati per incoraggiarli alla battaglia. Perciò non mi sentirei in colpa se lo suggerissi agli sportivi, ai corridori, agli alpinisti, ecc. Da secoli, presso tutti i popoli è decantato come attivante, rivitalizzante e fattore di vitalità e virilità. L’Aglio da secco è costituito da un “bulbo” (chiamato così finché è in coltivazione, dopo è chiamato “capo” o “testa”) formato da 8 o 14 bulbetti, o spicchi, inseriti in un dischetto dello spessore di 2-3 mm da cui partono le radici. Le foglie nell’Aglio sono schiacciate. Il nome sembra derivargli da una parola celtica e significa “bruciore”, “calore”. Qualità che si conserva più o meno vigorosa in tutte le varietà presenti nel nostro Paese. L’Aglio da noi è di casa, perché seppure originario dell’Asia Centrale, ha ormai il suo habitat naturale nel bacino del Mediterraneo, dove trova un clima temperato e caldo e dove ha incontrato il suo compagno di fortuna, l’olio d’oliva. Naturalmente, come tutte le piante aromatiche, è il sole che ne esalta le proprietà terapeutiche e stimolanti. Le specie più conosciute sono tre: quella a bulbo bianco, quella a bulbo rosa e quella a bulbo rosso, così classificate dal colore della tunica che riveste gli spicchi. L’Aglio non possiede un particolare valore come nutrimento di base, gode tuttavia di proprietà aromatiche e di principi stimolanti che servono, sia per il gusto dei cibi, sia per la secrezione dei succhi gastrici. E allo scopo si consuma cotto e crudo. La nota “bruschetta”, come pure gli spaghetti “all’ajo e all’ojo” sono tra le migliori combinazioni del sapore dell’olio d’oliva con l’aroma dell’Aglio. Esso è in grado di combattere efficacemente l’arteriosclerosi e l’ipertensione ed è usato come antisettico e rinfrescante. È ricco di sali minerali e di vari complessi vitaminici. È un ottimo regolatore della pressione del sangue, che può innalzare e abbassare secondo le circostanze. L’Aglio contiene principi antibiotici. Oggi le statistiche rivelano che nelle regioni in cui si consuma molto Aglio, il cancro fa meno danni. E sappiate che anche all’alito cattivo, conseguenza dell’Aglio, si può rimediare: un ciuffetto di prezzemolo o qualche grano di caffè masticato, dopo aver mangiato l’Aglio ne assorbe il cattivo odore.

Frate indovino

Un libro da leggere

Un libro bellissimo che consiglio a tutti.
Un passaggio che mi è rimasto dentro di questo testo è stato quando la protagonista è così vicina alla meta, così consapevole della strada, così convinta, ché non vede l’ora di iniziare la salita verso le Alte Vette.
E invece, ironia della sorte (o Disegno meditato, che dir si voglia), si trova a deviare verso il deserto, allontanandosi apparentemente dalla meta.
Il libro descrive il viaggio mistico dell'anima a Dio sotto forma di un racconto allegorico-simbolico che è, insieme, di immediata comprensione, di gusto saporoso, di profonda sostanza.
Nei paesi anglosassoni continua a ottenere da anni uno straordinario successo. Nel nostro paese, in un momento di sete spirituale ardente ma sovente insoddisfatta come l'attuale, riteniamo sia fra le opere oggi più adatte per introdurre un vasto pubblico nel mondo segreto, non facile ma l'unico pacificante, dell'ascesi mistica. L'opera intende liberare l'anelito, radicato in ogni cuore, nonostante la sua miseria, ad essere riunito con Dio e rivela la chiave per una "vita vittoriosa" vissuta sulle "Alte Vette" dell'Amore. Il "Cantico dei Cantici" è il filo conduttore per questa piena realizzazione di sé nel dono totale. Come accettare il male e trionfare su di esso; come famigliarizzare con l'angoscia, il dubbio, il dolore trasformandoli in qualcosa d'incomparabilmente prezioso; come purificarsi da ogni forma di egoismo per vivere infine una comunione totale con Dio, e quindi con i fratelli: ecco le vere lezioni di questo "viaggio al di là di sè". Una lettura che lascia dapprima sorpresi, poi scossi, poi commossi, infine convinti. Un'indicazione precisa, concreta verso quella gioia il cui prezzo esitiamo sempre a pagare.

Navigando verso l'amore

"Per forte che sia il vento 
quando lasci la banchina, 
nel punto più lontano dal porto
 troverai sempre bonaccia".
 - Arthur Bloch -