L’Aglio è allegro, vivace, stimola l’appetito, ravviva i
condimenti. Ho letto che gli Egizi lo davano agli operai impegnati a costruire
le Piramidi, e i Romani lo davano ai soldati per incoraggiarli alla battaglia.
Perciò non mi sentirei in colpa se lo suggerissi agli sportivi, ai corridori,
agli alpinisti, ecc. Da secoli, presso tutti i popoli è decantato come
attivante, rivitalizzante e fattore di vitalità e virilità. L’Aglio da secco è
costituito da un “bulbo” (chiamato così finché è in coltivazione, dopo è
chiamato “capo” o “testa”) formato da 8 o 14 bulbetti, o spicchi, inseriti in
un dischetto dello spessore di 2-3
mm da cui partono le radici. Le foglie nell’Aglio sono
schiacciate. Il nome sembra derivargli da una parola celtica e significa
“bruciore”, “calore”. Qualità che si conserva più o meno vigorosa in tutte le
varietà presenti nel nostro Paese. L’Aglio da noi è di casa, perché seppure
originario dell’Asia Centrale, ha ormai il suo habitat naturale nel bacino del
Mediterraneo, dove trova un clima temperato e caldo e dove ha incontrato il suo
compagno di fortuna, l’olio d’oliva. Naturalmente, come tutte le piante
aromatiche, è il sole che ne esalta le proprietà terapeutiche e stimolanti. Le
specie più conosciute sono tre: quella a bulbo bianco, quella a bulbo rosa e
quella a bulbo rosso, così classificate dal colore della tunica che riveste gli
spicchi. L’Aglio non possiede un particolare valore come nutrimento di base,
gode tuttavia di proprietà aromatiche e di principi stimolanti che servono, sia
per il gusto dei cibi, sia per la secrezione dei succhi gastrici. E allo scopo
si consuma cotto e crudo. La nota “bruschetta”, come pure gli spaghetti
“all’ajo e all’ojo” sono tra le migliori combinazioni del sapore dell’olio
d’oliva con l’aroma dell’Aglio. Esso è in grado di combattere efficacemente
l’arteriosclerosi e l’ipertensione ed è usato come antisettico e rinfrescante.
È ricco di sali minerali e di vari complessi vitaminici. È un ottimo regolatore
della pressione del sangue, che può innalzare e abbassare secondo le
circostanze. L’Aglio contiene principi antibiotici. Oggi le statistiche
rivelano che nelle regioni in cui si consuma molto Aglio, il cancro fa meno
danni. E sappiate che anche all’alito cattivo, conseguenza dell’Aglio, si può
rimediare: un ciuffetto di prezzemolo o qualche grano di caffè masticato, dopo
aver mangiato l’Aglio ne assorbe il cattivo odore.
Frate indovino
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