"io sono qui per continuare ad imparare"

Una frase, un ringraziamento, un pensiero, una poesia, una nota citazione, una preghiera, una testimonianza che trattano i temi fondamentali della vita (che chiamerò "riflessioni") possono, qualche volta, tracciare un solco positivo nel cuore e in alcuni casi diventare motivo di stimolo, speranza, conforto, sostegno. Se alle mie "riflessioni" aggiungerete le vostre, condivideremo anche con altri qualche prezioso suggerimento, come meditazione sulla realtà del vivere quotidiano.


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martedì 23 maggio 2017

Prendi solo le precauzioni - storia Zen

Un maestro zen vide uno scorpione annegare e decise di tirarlo fuori dall'acqua.
Quando lo fece, lo scorpione lo punse.
Per l'effetto del dolore, il padrone lasciò l'animale che di nuovo cadde nell'acqua in procinto di annegare.
Il maestro tentò di tirarlo fuori nuovamente e l'animale lo punse ancora.
Un giovane discepolo che era lì gli si avvicina e gli disse:
" mi scusi maestro, ma perché continuate??? Non capite che ogni volta che provate a tirarlo fuori dall'acqua vi punge? "
Il maestro rispose:
"la natura dello scorpione è di pungere e questo non cambierà la mia che è di aiutare."
Allora, il maestro riflette e con l'aiuto di una foglia, tirò fuori lo scorpione dell'acqua e gli salvò la vita, poi rivolgendosi al suo giovane discepolo, continuò:
"non cambiare la tua natura se qualcuno ti fa male, prendi solo delle precauzioni. Perché, gli uomini sono quasi sempre ingrati del beneficio che gli stai facendo. Ma questo non è un motivo per smettere di fare del bene, di abbandonare l'amore che vive in te. Gli uni perseguono la felicità, gli altri lo creano. Preoccupati più della tua coscienza che della tua reputazione.
Perché la tua coscienza è quello che sei, e la tua reputazione è ciò che gli altri pensano di te...
Quando la vita ti presenta mille ragioni per piangere, mostrale che hai mille ragioni per sorridere".

giovedì 18 maggio 2017

Siate gentili con i vostri figli


Siate sempre molto gentili con i vostri figli, perché saranno loro che un giorno sceglieranno la vostra casa di riposo. 
(Phyllis Diller)

Il calice della calla

Mi piace guardarti anche se non profumi, ti accarezzo con delicatezza.
Nel tuo calice rischiari le ansie di questo giorno.

Il vaso di Pandora

Secondo il racconto tramandato dal poeta Esiodo ne Le opere e i giorni, il vaso (pithos, πίθος in greco antico) era un dono fatto a Pandora da Zeus, il quale le aveva raccomandato di non aprirlo.
Pandora, che aveva ricevuto dal dio Ermes il dono della curiosità, non tardò però a scoperchiarlo, liberando così tutti i mali del mondo, che erano gli spiriti maligni della vecchiaiagelosiamalattiapazzia e il vizio. Sul fondo del vaso rimase soltanto la speranza (Elpis), che non fece in tempo ad allontanarsi prima che il vaso venisse chiuso di nuovo. Prima di questo momento l'umanità aveva vissuto libera da mali, fatiche o preoccupazioni di sorta, e gli uomini erano, così come gli dei, immortali. Dopo l'apertura del vaso il mondo divenne un luogo desolato ed inospitale simile ad un deserto, finché Pandora lo aprì nuovamente per far uscire anche la speranza ed il mondo riprese a vivere.
Con il mito del vaso di Pandora la teodicea greca assegna alla curiosità femminile la responsabilità di aver reso dolorosa la vita dell'uomo.
Da Wikipedia

lunedì 15 maggio 2017

Eroi sconosciuti

Uno scritto "preghiera" inviatoci da un amico- giudice del Tribunale di...(ora in pensione). 

Ieri è stato di consolazione per noi, condivido con amore 
"Ci sono eroi sconosciuti silenziosi, impavidi, votati al sacrificio di ogni giorno, di ogni ora, di ogni momento. Signore dona loro la forza della resistenza, il coraggio dell'accoglienza, la gioia che non delude. Così, sempre!"
orquideas mas hermosas del mundo

sabato 13 maggio 2017

Un ricordo importante per me

Eccomi nel 1961 quando lavoravo presso la Rinascente di P.zza Duomo a Mi e vendevo riproduzioni di dipinti famosi stampate su tela e su seta. Sono un ricordo, per me, importante. Ero un'impiegata della Ricordi e l'esperimento di stampare dipinti famosi su tela e venderli in Rinascente fece un boom...che continuò negli anni.

Ho imparato ad amare l'arte.

Essere un angelo

Cerchiamo di essere un angelo per qualcuno ogni volta che è possibile...
e nei nostri momenti più bui concentriamoci per vedere la luce che ci viene offerta.

- dipinto J. Kirk Richards -

Preghiera del Papa dinanzi alla statua di Nostra Signora di Fatima 2017


Vegli la Mamma del cielo su tutti noi

<Papa Francesco recita una lunga preghiera in portoghese dinanzi alla statua di Nostra Signora di Fatima 12 maggio 2017 (foto presa dalla TV) 


Testo integrale della preghiera di Papa Francesco alla Madonna di Fatima 
Salve Regina, beata Vergine di Fatima, / Signora dal Cuore Immacolato, / rifugio e via che conduce a Dio! / Pellegrino della Luce che viene a noi dalle tue mani, / rendo grazie a Dio Padre che, in ogni tempo e luogo, opera nella storia umana; / pellegrino della Pace che, in questo luogo, Tu annunzi, do lode a Cristo, nostra pace, e imploro per il mondo la concordia fra tutti i popoli; / pellegrino della Speranza che lo Spirito anima, / vengo come profeta e messaggero per lavare i piedi a tutti, alla stessa mensa che ci unisce. / Salve Madre di Misericordia, Signora dalla veste bianca! / In questo luogo, da cui cent’anni or sono / a tutti hai manifestato i disegni della misericordia di Dio, / guardo la tua veste di luce e, come vescovo vestito di bianco, / ricordo tutti coloro che, vestiti di candore battesimale, / vogliono vivere in Dio / e recitano i misteri di Cristo per ottenere la pace. / Salve, vita e dolcezza, salve, speranza nostra, / O Vergine Pellegrina, o Regina Universale! / Nel più intimo del tuo essere, nel tuo Cuore Immacolato, / guarda le gioie dell’essere umano in cammino verso la Patria Celeste. / Nel più intimo del tuo essere, nel tuo Cuore Immacolato, / guarda i dolori della famiglia umana / che geme e piange in questa valle di lacrime. Nel più intimo del tuo essere, nel tuo Cuore Immacolato, / adornaci col fulgore dei gioielli della tua corona / e rendici pellegrini come Tu fosti pellegrina. / Con il tuo sorriso verginale rinvigorisci la gioia della Chiesa di Cristo. / Con il tuo sguardo di dolcezza / rafforza la speranza dei figli di Dio. / Con le mani oranti che innalzi al Signore, / unisci tutti in una sola famiglia umana. / O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria, / Regina del Rosario di Fatima! / Fa’ che seguiamo l’esempio dei Beati Francesco e Giacinta, / e di quanti si consacrano all’annuncio del Vangelo. / Percorreremo così ogni rotta, andremo pellegrini lungo tutte le vie, abbatteremo tutti i muri e supereremo ogni frontiera, / uscendo verso tutte le periferie, manifestando la giustizia e la pace di Dio. / Saremo, nella gioia del Vangelo, la Chiesa vestita di bianco, del candore lavato nel sangue dell’Agnello / versato anche oggi nelle guerre che distruggono il mondo in cui viviamo. E così saremo, come Te, immagine della colonna luminosa che illumina le vie del mondo, / a tutti manifestando che Dio esiste, che Dio c’è, che Dio abita in mezzo al suo popolo, ieri, oggi e per tutta l’eternità. Salve, Madre del Signore, Vergine Maria, Regina del Rosario di Fatima! Benedetta fra tutte le donne, sei l’immagine della Chiesa vestita di luce pasquale, sei l’onore del nostro popolo,
sei il trionfo sull’assalto del male. Profezia dell’Amore misericordioso del Padre, Maestra dell’Annuncio della Buona Novella del Figlio, Segno del Fuoco ardente dello Spirito Santo, insegnaci, in questa valle di gioie e dolori, le eterne verità che il Padre rivela ai piccoli. Mostraci la forza del tuo manto protettore. Nel tuo Cuore Immacolato, sii il rifugio dei peccatori e la via che conduce fino a Dio. Unito ai miei fratelli, nella Fede, nella Speranza e nell’Amore, a Te mi affido. Unito ai miei fratelli, mediante Te, a Dio mi consacro, o Vergine del Rosario di Fatima. E infine, avvolto nella Luce che ci viene dalle tue mani, renderò gloria al Signore nei secoli dei secoli. Amen.

https://www.facebook.com/MissioneMadonnaDiFatima/videos/824191331045980/

Filastrocca della mamma imperfetta

C’era una mamma, una madre madrona, / la mano a saetta, la voce che tuona. / Più che un bambino voleva un soldato / Ma poi crebbe un hippie tutto arruffato.
C’era una mamma, un po’ mamma e un po’ chioccia, / di libertà ne lasciava una goccia, / le nacque una bimba paracadutista / adesso è una stuntman professionista.
C’era una mamma vegana e pittrice, / viveva di tofu col figlio, felice./ “quanti bei posti dipingerai?” / Ma invece il suo Adolfo guidò il Terzo Reich.
Filastrocca del figlio perfetto / Scolpito, pensato come un angioletto / Tu lo volevi un po’ simile a te / e invece “sorpresa!” decide da sé.
C’era una mamma, femminista di razza, / mutande bruciate e tette giù in piazza, / ma ebbe una figlia, un clone di barbie
che va da Intimissimi e spende i miliardi.

C’era una mamma ingessata e ingegnera / sinapsi a quadretti, compita ed austera, / ma il figlio non legge ogni giorno i listini
compila gli oroscopi, descrive destini.

C’era una mamma Bocca di Rosa, / si dice puttana, io dico sciantosa, / il figlio giurò per la castità, / un frate trappista, in povertà.
C’era una mamma, una santa, una suora, / conosce l’amore, ma il piacere lo ignora, / crebbe un bambino, un chierichetto, / 
fa il pornoattore, un artista del letto.

Filastrocca della mamma imperfetta. / La mamma perfetta un figlio lo accetta. 
Enrica Tesio
lmmagine di Carlotta Montagna ,vincitrice di un premio che fa parte di un concorso d'illustrazione contemporanea dell'Associazione Culturale Tapirulan.

Un sorriso con la lettera di una mamma


Caro figlio, ti scrivo queste poche righe per farti sapere che sono ancora viva. Scrivo lentamente perché so che non sai leggere in fretta. Tuo padre ha un nuovo lavoro molto soddisfacente. Ora ha 500 uomini sotto di lui. Taglia l'erba al cimitero. Ho trovato una lavatrice nella nuova casa quando ci siamo trasferiti, ma non funziona tanto bene. La scorsa settimana ci ho messo dentro una dozzina di camicie, ho tirato la catena e non le ho piu' ritrovate. Tuo zio Mario e' morto affogato in una vasca di vino della azienda vinicola. Alcuni suoi colleghi si sono tuffati per salvarlo, ma li ha respinti con coraggio. Abbiamo cremato il corpo. Ci sono voluti tre giorni per spegnere il fuoco. Ha piovuto solo due volte la scorsa settimana. La prima volta per quattro giorni e la seconda per tre. E' meglio che vada ora, tua sorella Lucia ha appena avuto un bambino questa mattina. Non so ancora se e' un maschietto o una femminuccia, quindi non posso dirti se sei diventato zio o zia. 
Con affetto, Mamma.

mercoledì 10 maggio 2017

Un inno all'amicizia virtuale

Ritengo che l'amicizia deve essere trasparente e pura e le mie amicizie sul blog e su facebook sono particolari ed a me molto care. Penso ai commenti che ricevo sui post e penso: "Lo scritto resta e poco alla volta forma "il libro della vita" da rileggere e fare nostre alcune frasi che andrebbero perse dette solo a parole. Che bello riscoprire l'arte dello scrivere! E’ un patrimonio prezioso nascosto da rivalutare". Grazie per l´accoglienza, l´amore, la gioia, la condivisione che sapete elargire in ogni vostro messaggio ed in ogni vostra visita.

Un luogo colorato per pochi eletti

A Vinicunca (5,200 m.sopra il livello del mare) in Perù, nei pressi dell’Ausangate, sembra che la natura abbia rubato i colori di un pittore e si sia divertita a creare arcobaleni sulle montagne. La bellezza di questo luogo sconosciuto è difficile da descrivere a parole: onde color ocra, giallo, azzurro, viola, verde salgono e scendono dalle pendici delle colline con curve sinuose, come nastri di seta colorata. Vinicunca è certamente un luogo per pochi eletti, un segreto ben custodito perchè piuttosto difficile da raggiungere: si arriva solo a piedi, dopo un trekking impegnativo ad alta quota che dura diversi giorni, ma il premio per chi si avventura fin qui è senza dubbio all’altezza delle aspettative. Uno spettacolo naturale che, forse, non ha eguali al mondo.
(reperito sul Web)

martedì 9 maggio 2017

L'amore si dona


L’amore non si chiede, né si supplica. L’amore puoi solo donarlo… e se sei fortunato, puoi riceverne altrettanto in cambio.
S. Sacco

Le parole migliori

"Le parole che si dicono con gli occhi, con le mani, con gli abbracci, con la pelle, sono le migliori che si possano dire. E le migliori che si possano ascoltare"

part. Adone e Venere scultura A. Canova - cit. anonimo

venerdì 5 maggio 2017

I pensieri creano la tua vita

Se osservi con attenzione e in profondità, vedrai che tutti i tuoi pensieri stanno creando te e la tua vita. Essi creano il tuo inferno e il tuo paradiso. Creano la tua infelicità e la tua gioia. Creano il negativo e il positivo. Ognuno di noi è un mago; ognuno tesse e ricama un mondo magico intorno a sé… e poi ne resta intrappolato. 
-Osho-
opera di Tomasz Alen Kopera -Albero dei desideri-

martedì 2 maggio 2017

Le grandi mani del papà

QUANDO DIO CREO’ IL PAPA’
Quando Dio creò il papà cominciò disegnando una sagoma piuttosto robusta e alta. Una angelo che svolazzava  sbirciò sul foglio e si fermò incuriosito. Dio si girò e l’angelo “scoperto” arrossendo gli chiese “Cosa stai disegnando?”. Dio rispose “Questo è un grande progetto”. L’angelo annuì e chiese “Che nome gli hai dato?”. “L’ho chiamato papà” rispose Dio continuando a disegnare lo schizzo del papà sul foglio. “Papà….” pronunciò l’angelo “E a cosa servirebbe un papà?” chiese l’angioletto accarezzandosi le piume di un’ala. “Un papà” spiegò Dio “Serve per dare aiuto ai propri figli, saprà incoraggiarli nei momenti difficili, saprà coccolarli quando si sentono tristi, giocherà con loro quando tornerà dal lavoro, saprà educarli insegnando cosa è giusto e cosa no.” Dio lavorò tutta la notte dando al padre una voce ferma e autorevole, e disegnò ad uno ad uno ogni lineamento. L’angelo che si era addormentato accanto a Dio, si svegliò di soprassalto e girandosi vide Dio che ancora stava disegnando. “Stai ancora lavorando al progetto del papà?” chiese curioso. “Sì” rispose Dio con voce dolce e calma “Richiede tempo”. L’angelo sbirciò ancora una volta sul foglio e disse “Ma non ti sembra troppo grosso questo papà se poi i bambini li hai fatti così piccoli?” Dio abbozzando un sorriso rispose: “E’ della grandezza giusta per farli sentire protetti e incutere quel po’ di timore perchè non se ne approfittino troppo e lo ascoltino quando insegnerà loro ad essere onesti e rispettosi”. L’ angelo proseguì con un’altra domanda: “Non sono troppo grosse quelle mani?”. “No”, rispose Dio continuando il suo disegno “Sono grandi abbastanza per poterli prendere tra le braccia e farli sentire al sicuro”. “E quelli sono i suoi occhi?” chiese ancora l’angioletto indicandoli sul disegno. “Esatto”, rispose Dio “Occhi che vedono e si accorgono di tutto pur rimanendo calmi e tolleranti”. L’angelo storse il nasino e aggiunse “Non ti sembrano un po’ troppo severi?”. “Guardali meglio” rispose Dio. Fu allora che l’angioletto si accorse che gli occhi del papà erano velati di lacrime mentre guardava con orgoglio e tenerezza il suo piccolo bambino.

Distinzione tra Felicità e Gioia

Una distinzione semantica semplice tra Gioia e Felicità (concetti spesso confusi). 
La parola FELICITA' è oggi per lo più associata ad uno stato di benessere materiale associata al concetto di benessere e più spesso ancora, ad uno stato di benessere materiale. 
Il concetto di GIOIA: unione dell’uomo con il divino una dimensione sacra della gioia che si è persa nel tempo, soprattutto nella cultura occidentale. La gioia investe indirettamente tutti gli aspetti della vita e ci riporta al concetto di gioia di vivere come sentimento edificante avvertito da tutta la coscienza, tutte le dimensioni dell’essere.

Un figlio è un dono

Un figlio è un dono, è sempre qualcosa di più grande di noi perché è uno degli emblemi del mistero della vita, sia esso naturale o adottato: non lo si può avere per forza.
Nell'amore vero con un dipinto di mio fratello (ora in cielo) che mi dedicò quando adottai Giuliana.

Un tocco di azzurro nel cuore

Non scordiamoli mai – disse – i buoni insegnamenti, quelli dell’arte greca: "sempre l’azzurro di fianco al quotidiano"
(Ghiannis Ritsos)
-plumbago capensis -

S. Giuseppe Lavoratore- preghiera- primo maggio

Tu che hai fatto il falegname, puoi conoscere l'angoscia di chi non ha lavoro. Concedi che sul mondo del lavoro, travagliato da tante incertezze e difficoltà, risplenda sempre la Tua provvida benedizione, e fa che tutti possano ottenere e conservare un onesto e dignitoso lavoro. Soccorri le vittime del lavoro, i poveri, i disoccupati, gli ammalati. Amen.

- dipinto Georges de La Tour- Louvre - Hauteur:1,37 m;Largeur:1,02 m - 
L'ho ammirato al Louvre di Parigi: è splendido

S. Riccardo Pampuri -primo maggio-

Primo Maggio - S. Riccardo Pampuri - medico 
 

"E' necessario che l'eroico diventi quotidiano e il quotidiano diventi eroico".


"La mia casa è aperta a tutti, in essa però non devono entrare le critiche". 
(S. Riccardo)