C’era una mamma, una madre madrona, / la mano a saetta, la voce che tuona. / Più che un bambino voleva un soldato / Ma poi crebbe un hippie tutto arruffato.
C’era una mamma, un po’ mamma e un po’ chioccia, / di libertà ne lasciava una goccia, / le nacque una bimba paracadutista / adesso è una stuntman professionista.
C’era una mamma vegana e pittrice, / viveva di tofu col figlio, felice./ “quanti bei posti dipingerai?” / Ma invece il suo Adolfo guidò il Terzo Reich.
Filastrocca del figlio perfetto / Scolpito, pensato come un angioletto / Tu lo volevi un po’ simile a te / e invece “sorpresa!” decide da sé.
C’era una mamma, femminista di razza, / mutande bruciate e tette giù in piazza, / ma ebbe una figlia, un clone di barbie
che va da Intimissimi e spende i miliardi.
C’era una mamma ingessata e ingegnera / sinapsi a quadretti, compita ed austera, / ma il figlio non legge ogni giorno i listini
compila gli oroscopi, descrive destini.
C’era una mamma Bocca di Rosa, / si dice puttana, io dico sciantosa, / il figlio giurò per la castità, / un frate trappista, in povertà.
C’era una mamma, una santa, una suora, / conosce l’amore, ma il piacere lo ignora, / crebbe un bambino, un chierichetto, /
fa il pornoattore, un artista del letto.
Filastrocca della mamma imperfetta. / La mamma perfetta un figlio lo accetta.
Enrica Tesio
lmmagine di Carlotta Montagna ,vincitrice di un premio che fa parte di un concorso d'illustrazione contemporanea dell'Associazione Culturale Tapirulan.
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