“Salve, potrei parlare con qualcuno che può dirmi come sta un paziente?” e l’operatore risponde: “Signora, potrei provarci: mi dica il nome ed il numero della stanza” e lei: “Si chiama Norma Findlay, e si trova nella camera 302”.
Così l’operatore risponde: “Bene, vedo cosa posso fare, la lascio un attimo in attesa…”.
Alcuni minuti dopo, l’operatore si ripropone al telefono, dicendo: “Eccomi signora, scusi per l’attesa, comunque ho una buona notizia, perché l’infermiera di Norma mi ha riferito che si sta riprendendo molto bene. Attualmente ha una ottima pressione, le analsi dicono che è tutto ok, ed il dottor Cohen, il suo medico, ha programmato già la dimissione della paziente”.
“Oh che bello, sono molto felice… E’ davvero magnifico tutto questo! Grazie per la risposta, è stato gentilissimo, è fantastico, sono contentissima, e pensare che ero così tanto preoccupata…”. E l’operatore: “Sono felice anche io signora, lei è la figlia?”
E l’anziana donna risponde: “No, io sono Norma Findlay della camera 302… Qui nessuno mi dice mai niente!”
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