"io sono qui per continuare ad imparare"

Una frase, un ringraziamento, un pensiero, una poesia, una nota citazione, una preghiera, una testimonianza che trattano i temi fondamentali della vita (che chiamerò "riflessioni") possono, qualche volta, tracciare un solco positivo nel cuore e in alcuni casi diventare motivo di stimolo, speranza, conforto, sostegno. Se alle mie "riflessioni" aggiungerete le vostre, condivideremo anche con altri qualche prezioso suggerimento, come meditazione sulla realtà del vivere quotidiano.


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mercoledì 24 marzo 2010

L'ateo e l'orso

Ho ricevuto questa storiella da un amico (via e-mail) e ho pensato di creare il tema: "sorridamo un po'".
L’ATEO E L’ORSO
Un ateo stava facendo una passeggiata nella foresta. "Che alberi maestosi! Che fiumi impetuosi! Che begli animali!" si diceva. Mentre camminava lungo il fiume sentì un movimento tra i cespugli dietro di sé.
Si voltò per dare un'occhiata e vide un grizzly di tre metri che lo caricava. Si mise a correre più velocemente che poteva su per il sentiero. Guardò sopra la sua spalla e vide che l'orso si avvicinava sempre di più.
Guardò ancora e vide che l'orso era sempre più vicino. Il suo cuore pompava freneticamente e cercava di correre ancora più veloce. Inciampò e cadde a terra. Rotolò per cercare di tirarsi su ma vide che l'orso era proprio sopra di lui, avendolo raggiunto con la sua zampa sinistra e alzando la destra per colpirlo. In quell'istante l'ateo gridò: "Mio Dio!" Il tempo si fermò. L'orso si congelò. La foresta era silenziosa. Mentre una luce abbagliante brillava sull'uomo, una voce venne fuori dal cielo: "Hai negato la mia esistenza per tutti questi anni, insegnato ad altri che non esisto e addirittura attribuito il creato ad un incidente cosmico. Ti aspetti che ti aiuti in questa circostanza? Devo considerarti un credente?". L'ateo guardò dritto verso la luce:
"Sarebbe ipocrita da parte mia chiederti all'improvviso di considerarmi cristiano ora, ma forse puoi rendere
cristiano l'orso?" . "Molto bene", rispose la voce.
La luce se ne andò.
I suoni della foresta
ricominciarono.
L'orso abbassò
la sua zampa destra,
accostò insieme
entrambe le zampe,
abbassò il capo e disse:
"Signore,
benedici questo
cibo che sto per
ricevere e per il
quale ti sono molto grato".

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