MATTINO DI PASQUA
Io vorrei donare una cosa al Signore,
ma non so che cosa.
Andrò in giro per le strade
e mi fermerò soprattutto
coi bambini a giocare in periferia,
e poi lascerò un fiore
ad ogni finestra dei poveri
e saluterò chiunque incontrerò per via.
E poi suonerò con le mie mani
le campane sulla torre.
Andrò nel bosco questa notte
e abbraccerò gli alberi
e starò in ascolto dell'usignolo,
quell'usignolo che canta
sempre solo da mezzanotte all'alba.
E poi andrò a lavarmi nel fiume
e all'alba passerò sulle porte
di tutti i miei fratelli
e dirò a ogni casa:
Pace!
David Maria Turoldo
Ho trovato bellissima l'immagine che evoca la frase
RispondiEliminaE poi suonerò con le mie mani / le
campane sulla torre
Ogni persona deve prendere il suo coraggio per suonare la sua campana, e non solo ascoltare il suono delle campane della torre.
Anche se le nostre campane suonano da un posto sperduto e il loro suono viene ascoltato da pochi, lo faremo comunque, per noi e per i pochi che conosciamo.
Grazia
a pheqof,
RispondiEliminanon importa da dove arriva e quanti ascoltano il suono delle campane... Sono pochi? Sono tanti? Non sta a noi dirlo. I rintocchi suonano per tutti e se anche una sola persona risponde a questo invito non hanno suonato invano.
Ieri ti ho scritto sul tuo blog che tocca ad ognuno di noi iniziare, oggi, a costruire un cerchio d'amore.
Noi ci proviamo con tutto il nostro "Amore"...e come scrive Dante nel Canto V: "Amor, ch'a nullo amato amar perdona".
Auguri carissima Grazia di una serena Pasqua al suono lieto delle campane.
Enrica, signora "G"