Su in informatore parrocchiale, un po’ di tempo fa’, era stata pubblicata una bellissimo poesia.
Ve l'affido, perché credo che, dietro l'intuizione poetica, ci sia una profonda verità teologica che può essere di conforto a chi ha ferite così laceranti da sanare.
Perché, mamma, eri disperata
quando hai scoperto lo tua maternità?
Desideravo percorrere con te
tutto la mia strada.
Gelosa della tua libertà,
hai nascosto a tutti il mio fiorire.
E' ancora vivo il rimorso di quella sera
quando, appena nato,
tra i rifiuti.
Da allora non conosci più sorriso,
ma io, dal Paradiso,
posso darti una mano...
posso darti una mano...
Oggi è festa, e ogni piccino
porta un augurio alla sua mamma:
sorridi, mamma,
è festa anche per te
e il regalo che io ti mando
è il mio perdono.
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