"io sono qui per continuare ad imparare"

Una frase, un ringraziamento, un pensiero, una poesia, una nota citazione, una preghiera, una testimonianza che trattano i temi fondamentali della vita (che chiamerò "riflessioni") possono, qualche volta, tracciare un solco positivo nel cuore e in alcuni casi diventare motivo di stimolo, speranza, conforto, sostegno. Se alle mie "riflessioni" aggiungerete le vostre, condivideremo anche con altri qualche prezioso suggerimento, come meditazione sulla realtà del vivere quotidiano.


mailto:g.enrica.g@gmail.com
http://www.youtube.com/enricasignorag
http://www.facebook.com/enrica.giulio.sciandra



sabato 30 aprile 2011

Primo Maggio: significato (a cura di Intrage)


La storia del Primo Maggio, il giorno della festa dei lavoratori, è quasi sconosciuta alla maggior parte delle persone. All’origine dei festeggiamenti c'è il grande movimento di lotta che negli anni ‘80 del XIX secolo che ha mobilitato milioni di lavoratori in America ed in Europa per la conquista delle otto ore lavorative, e non solo.  
A partecipare furono soprattutto le organizzazioni dei lavoratori, che si sono battute per le "Otto ore di lavoro, otto di svago, otto per dormire". E' questo infatti lo slogan usato nelle manifestazioni. Si è aperta così la strada a rivendicazioni generali e alla ricerca di un giorno, il Primo Maggio, in cui tutti i lavoratori potessero incontrarsi per esercitare una forma di lotta e per affermare la propria indipendenza.
Ma gli avvenimenti di quelle giornate di lotta per chiedere la giornata lavorativa di otto ore, si sono concluse tragicamente. Una feroce ondata repressiva si è abbattuta contro le organizzazioni sindacali e politiche dei lavoratori, fino al punto che la polizia ha sparato sui dimostranti causando numerosi morti e feriti. Il ricordo dei "martiri di Chicago" è diventato simbolo di lotta per le otto ore e in questa giornata, si rivive una scommessa vinta dai movimenti dei lavoratori.

In Italia la prima commemorazione della Festa del Lavoro c'è stata nel 1891. Con l’avvento del fascismo, Mussolini ha deciso di abolirne le celebrazioni e ha stabilito la data del 21 aprile (Natale di Roma) per festeggiare "il lavoro italiano e non quello inteso in senso astratto e universale".
Nel 1945, con la Liberazione, il Primo Maggio è tornato a coincidere con la festa del lavoro. Delle celebrazioni in epoca repubblicana resta memorabile per la sua tragicità quella del 1947 a Portella delle Ginestre, nelle campagne del palermitano, dove, durante una manifestazione di braccianti, i banditi di Salvatore Giuliano hanno spararato sulla folla uccidendo 50 persone.

Oggi, dopo oltre un secolo, la festa del Primo Maggio si presenta come un’occasione per ribadire la centralità del lavoro nella vita della democrazia, per estendere i diritti degli uomini e delle donne e fare avanzare ovunque le prospettive di progresso sociale. Il sindacato italiano si batte da sempre per difendere la democrazia ed avere in Italia più sviluppo e maggiore competitività.

Nessun commento:

Posta un commento