"io sono qui per continuare ad imparare"

Una frase, un ringraziamento, un pensiero, una poesia, una nota citazione, una preghiera, una testimonianza che trattano i temi fondamentali della vita (che chiamerò "riflessioni") possono, qualche volta, tracciare un solco positivo nel cuore e in alcuni casi diventare motivo di stimolo, speranza, conforto, sostegno. Se alle mie "riflessioni" aggiungerete le vostre, condivideremo anche con altri qualche prezioso suggerimento, come meditazione sulla realtà del vivere quotidiano.


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martedì 3 maggio 2011

I doni (Gibran Kahlil Gibran)


Allora un uomo ricco domandò:
Parlaci dei Doni.
Ed egli rispose:
Dai poco se dai le tue ricchezze.
Ma se doni te stesso tu dai veramente.
Infatti che cos'è la tua ricchezza
se non ciò che curi e nascondi
con il timore di dovertene servire domani?
E domani,
che cosa porterà il domani al cane troppo prudente
che seppellisce l'osso nella sabbia senza traccia,
mentre segue alla città santa i pellegrini?
E che cos'è la paura del bisogno,
se non il bisogno stesso?
Il terrore della sete quando il pozzo è colmo,
non è forse insaziabile sete?
Vi sono quelli che danno poco di molto,
e per essere ricambiati,
e la prudenza nascosta avvelena il loro dono.
E vi sono quelli che hanno poco e lo danno tutto.
Essi credono alla vita e alla sua munificenza
e il loro forziere non è mai vuoto.
Vi sono quelli che danno con gioia
e la gioia è la loro ricompensa.
E quelli che danno con rimpianto
e il rimpianto li battezza.
Vi sono quelli che danno senza pena e senza gioia,
e senza premura di virtù;
Essi sono come il mirto che sparge nell'aria,
laggiù nella valle, il suo incenso.
Nelle loro mani Dio parla
e dietro i loro occhi egli sorride alla terra.
E bene dare se ci chiedono,
ma, quand'è possibile,
è meglio date senza che chiedano.
E' per chi è generoso,
cercare il povero è una gioia più grande che donare.
Che cosa vorresti mai trattenere?
Tutto quanto possiedi sarà dato un giorno;
Per questo dà oggi,
affinché la stagione dei doni sia tua
e non dei tuoi eredi.
Dici sovente,
«Vorrei dare, ma ai meritevoli soltanto».
Tu non sei imitato dalle piante del tuo orto,
né dalle greggi del tuo pascolo.
Esse danno per vivere, poi che tenere è perire.
Certo chi è degno di ricevere e i giorni e le notti,
da te può essere degno di ogni cosa.
E chi merita di bere al mare della vita,
può riempire la coppa alla tua breve corrente.
E quale merito è più grande del coraggio, della fiducia,
di più, della pietà di ricevere?
Ma chi sei, perché gli uomini ti mostrino il cuore,
umiliandosi, e tu scopra in loro il nudo pensiero
e l'improfanabile fierezza?
Prima tu stesso sii degno di dare
come un benefico strumento.
Giacché invero la vita dà alla vita,
mentre tu, che ti stimi un donatore,
non sei che un testimone.
E voi che ricevete - e tutti ricevete -
non lasciate che la gratitudine vi opprima,
per non creare un giogo in voi e in chi vi ha dato.
Piuttosto i suoi doni siano le ali su cui volerete insieme.
Poi che se il vostro debito troppo vi peso,
voi dubitate della sua generosità
che ha come madre la terra feconda e come padre Dio.

 Gibran Kahlil Gibran - Il Profeta (BIBLIOTECA DELLA FENICE-GUANDA)1986

Gibran Kahlil Gibran nacque a Bisharri, in Libano, nel 1883 e morì a New York nel 1931. Poeta, filosofo, pittore, fu considerato nel mondo arabo il genio della sua epoca. Ma la sua fama si diffuse ben presto oltre i confini del Medio e Vicino Oriente: le sue opere furono tradotte in più di venti lingue e i suoi disegni e dipinti furono esposti nelle grandi capitali del mondo.

4 commenti:

  1. Dono è la mia vita stessa e dono è la salvezza.

    Oggi riflettevo su un pensiero che saliva sù mentre mi sentivo "sporca": Io sono preziosa per Dio, così preziosa da aver dato il Suo unico Figlio per me, per noi ha dato se stesso".

    L'altro giorno parlando di Medjugorje una persona ha detto: "se io vedessi la Madonna non lo direi a nessuno, perchè bisogna essere umili" Io sono rimasta male, perchè nel mio cuore l'umiltà non ha questo valore ed ho però risposto così: "un dono di Dio non lo si può mettere sotto il letto, perchè è per tutti..."

    Dio è di tutti. forse sbaglio neimiei pensieri?

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  2. @anonimo/a..."Dono è la mia vita stessa e dono è la salvezza".
    Questa frase da te scritta è una tra i più alti atti di fede che mai ho letto, doni che molte volte sottovalutiamo e che invece sono i primi donati da Lui(almeno per chi crede).

    Con la tua seconda riflessione mi hai spiazzato. Ti senti "sporca"! Siamo umani con le nostre debolezze, non sporchi, ma tu hai aggiunto una risposta "vera": "tu sei prezioso ai miei occhi..."

    La terza riflessione mi ha riportato alla mente questo versetto: “Nessuno accende una lucerna e la mette in luogo nascosto o sotto il moggio, ma sopra il lucernaio, perché quanti entrano vedano la luce”. (Lc. 11,33)

    Sai il vedere la Madonna e non dirlo non è questione di umiltà: è doveroso condividere questa esperienza con un sacerdote e non con le persone che ci circondano. E' un avvenimento straordinario ed avvolto da molto mistero. Nella mia esperienza alcune persone mi hanno parlato di queste "visioni" ma non ho mai espresso un mio parere personale: solo silenzio e preghiera!

    Dio è Padre di tutti e ci ama immensamente, sta a noi sentirLo vicino in ogni attimo ed essere certi che la Sua misericordia ci ha già riconciliati con l'offerta del Figlio.

    Grazie per queste profonde riflessioni che mi hanno fatto meditare ed è per questo il ritardo della mia "umile" risposta.

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  3. E' stupenda questa sezione del tuo blog dedicata a Gibran. Lui sa sempre come far smuovere il cuore.
    Pensa, ho avuto due libri, li ho prestati e nessuno mi è più ritornato... mi sa che dovrò comprarne un terzo! Intanto mi godo i tuoi bellissimi post.

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  4. I libri prestati non tornano quasi mai e anch'io ho avuto questa esperienza. Amo Gibran e queste sue meditazioni le prendo dal libro originale scritto in inglese. Poco alla volta ne inserirò altre.
    Grazie Antonella per le tue gradite visite sul mio blog e per i tuoi commenti.
    Un caro saluto da Enrica

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