E una donna che reggeva un bambino al seno domandò:
Parlaci dei Figli.
Ed egli disse:
I vostri figli non sono i vostri figli.
Sono i figli e le figlie della fame che in se stessa ha la vita.
Essi non vengono da voi, ma attraverso di voi,
E non vi appartengono benché viviate insieme.
Potete amarli, ma non costringerli ai vostri pensieri,
Poi che essi hanno i loro pensieri.
Potete custodire i loro corpi, ma non le anime loro,
Poi che abitano case future,
che neppure in sogno potrete visitare.
Cercherete d'imitarli,
ma non potrete farli simili a voi,
Poi che la vita procede e non s'attarda su ieri.
Voi siete gli archi da cui i figli,
le vostre frecce vive, sono scoccati lontano.
L'Arciere vede il bersaglio sul sentiero infinito,
e con la forza vi tende,
affinché le sue frecce vadano rapide e lontane.
In gioia siate tesi nelle mani dell'Arciere;
Poi che, come ama il volo della freccia,
così l'immobilità dell'arco.
Gibran Kahlil Gibran - Il Profeta (BIBLIOTECA DELLA FENICE-GUANDA)1986
Gibran Kahlil Gibran nacque a Bisharri, in Libano, nel 1883 e morì a New York nel 1931. Poeta, filosofo, pittore, fu considerato nel mondo arabo il genio della sua epoca. Ma la sua fama si diffuse ben presto oltre i confini del Medio e Vicino Oriente: le sue opere furono tradotte in più di venti lingue e i suoi disegni e dipinti furono esposti nelle grandi capitali del mondo.
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