"io sono qui per continuare ad imparare"

Una frase, un ringraziamento, un pensiero, una poesia, una nota citazione, una preghiera, una testimonianza che trattano i temi fondamentali della vita (che chiamerò "riflessioni") possono, qualche volta, tracciare un solco positivo nel cuore e in alcuni casi diventare motivo di stimolo, speranza, conforto, sostegno. Se alle mie "riflessioni" aggiungerete le vostre, condivideremo anche con altri qualche prezioso suggerimento, come meditazione sulla realtà del vivere quotidiano.


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venerdì 15 aprile 2011

Santo Chiodo e la Croce di San Carlo Borromeo

Per tre giorni la Basilica Minore di Sesto San Giovanni (la nostra) ospita la reliquia del Santo Chiodo e la Croce di San Carlo Borromeo, uscite dal Duomo e dalla Città di Milano per la prima volta dopo 400 anni, grazie alla concessione di Sua Eminenza il Cardinale Arcivescovo Dionigi Tettamanzi



La presenza della Croce di San Carlo Borromeo, dà un valore unico a questo avvenimento.
Il motivo di tutto ciò si collega al fatto che ricorre il quarto centenario della Canonizzazione di San Carlo Borromeo, avvenuta il Primo Novembre 1610 in San Pietro, alla presenza del Papa Paolo V.
San Carlo fu Arcivescovo di Milano dal 1565 al 1584, anno della sua morte.
La croce che sarà innalzata durante la processione è una croce semplice di legno con un incavo nel quale è contenuto un cofanetto di cristallo che protegge il Santo Chiodo. E’ stata fatta realizzare da San Carlo per poterla portare in processione per le vie di Milano.
Infatti, a San Carlo, negli anni della terribile peste, fu chiesto dalla popolazione di organizzare una processione con il Santo Chiodo per impetrare la cessazione di tale flagello che era iniziato nel 1576 nel Borgo degli Ortolani.
Quanto al sacro chiodo, le sue origini si ritrovano nella prima metà del IV° secolo, quando, la Regina Elena, Madre di Costantino, avviò delle ricerche con l’intento di ritrovare le reliquie della Passione del Signore. Sarà nel 1461 l’Arcivescovo Carlo di Forlì, avendo ormai completato l’abside dell’attuale Duomo, i cui lavori erano iniziati nel 1386, a decidere di riporre qui in un cofanetto il Santo Chiodo. Oggi tale reliquia è conservata in un tabernacolo segnalato da una lampada rossa ben visibile all’ingresso in Duomo.
Successivamente, si stabilì la celebrazione solenne del 3 maggio, Festa del Ritrovamento della Santa Croce. Una volta soppressa tale festività liturgica, le celebrazioni verranno spostate al 14 di settembre, Festa dell’Esaltazione della Santa Croce. Così ogni anno si ripete il rito. Con l’Arcivescovo, che sale lassù attraverso un “marchingegno” chiamato ‘Nivola’ – perché è dipinto come una grossa nuvola con angioletti svolazzanti – che pare essere stato perfezionato da Leonardo da Vinci, proprio in quegli anni, ospite dei Visconti Sforza.
(appunti di Graziano Masperi)

"Quel chiodo grida che veramente Dio, in Cristo,
riconcilia il mondo a sé "

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