COME L'ACQUA...
Stanco per il lungo cammino Lao-tsé, il principe degli asceti cinesi, vissuto nel secolo quinto avanti Cristo, si fermò con i suoi scolari presso un laghetto di limpida acqua. Si rinfrescarono tutti e gioiosi si sedettero ai bordi del lago. Con sguardo sereno e profetico Lao-tsé rimirò a lungo quell'acqua pulita e poi disse ai discepoli:
"La vostra bontà sia come l'acqua! L'acqua è utile a mille usi: pulisce tutto e dà vita a tutto.
L'acqua non lotta per una sua forma permanente, ma sì distende, serena, tra le braccia di ciascun recipiente.
L'acqua del fiume non abbatte gli ostacoli, ma segue la via di minore resistenza per arrivare all'oceano.
L'acqua crea, con gioia, sempre il luogo più basso per rendere fecondo il prato che le sta sopra e d'attorno.
L'acqua è umile: essa evapora
al sole per innalzarsi nel
cielo, quale
figlia, di Dio!
La vostra bontà
sia così come
l'acqua pura
e limpida
del lago
al sole per innalzarsi nel
cielo, quale
figlia, di Dio!
La vostra bontà
sia così come
l'acqua pura
e limpida
del lago
perché ogni
creatura
è più debole
è più debole
che cattiva,
più indigente
che maliziosa".
che maliziosa".
"Il superfluo si misura dal bisogno degli altri" Oggi ho trovato questa frase semplice e così vera e la condivido con voi perchè sto sperimentando questa affermazione.Per vari motivi di recente ho conosciuto famiglie in difficoltà economiche a causa dalla perdita di lavoro di uno dei componenti.Vi assicuro che sentire come nn riescono più a pagare l'affitto, che non sanno come fare a pagare un mutuo fatto sulla sicurezza del lavoro, che per la prima volta sono in arretrato sulle spese condominiali che hanno lo sfratto esecutivo e non sanno dove andare.....Una giovane mi ha detto di essere riuscita finalmente a pagare la luce con un piccolo aiuto economico che ha avuto ed ha aggiunto"Non mi era mai successo prima di dovere chiedere qualche cosa."Che tristeza sapere dei giovani così in difficoltà!Sono giovani, appunto, hanno un compagno/a che amano, dei bimbi e dovrebbe essere un momento bello della loro vita come lo è stato per me e per tanti che come me ormai sono nonni ed invece hanno tante proccupazioni.Così ho misurato il superfluo che ho.
RispondiEliminaIl tuo commento è VERO. Sicuramente lavori sul “campo”. Situazione da te descritte ce ne sono molte e si toccano con mano tutti i giorni. Certo che è difficile misurare il nostro superfluo.
RispondiEliminaQuarant’anni fa, per sei mesi, ho svolto volontariato presso la Caritas e ciò che tu scrivi sono gli stessi problemi che si presentavano allora. Il difficile era il discernimento sul comprendere chi aveva veramente bisogno e chi no. Ho visto e ascoltato cose al limite dell’inverosimile, che poi si sono dimostrate false. E si diventa cauti e si impara a restare neutri prima di decidere per l’aiuto.
Il chiedere qualcosa nella vita si sperimenta frequentemente…e non una sola volta!
Attualmente abbiamo una buona rete di aiuti economici per casi particolari: la provvidenza c’è ed è sempre esistita. Trovo il problema scottante anche per molti anziani e magari ammalati e soli.
Io sono molto più preoccupata per le richieste di aiuto morale, e sono tante e coinvolgono ogni età, ed ecco l’elevato aumento di malattie psicologiche gravi…e qui non c’è superfluo da donare; siamo fragili anche noi.
Ti ringrazio per il commento e spero che la frase da te scritta sia di riflessione per noi e per altri
Un saluto
enrica