Una frase, un ringraziamento, un pensiero, una poesia, una nota citazione, una preghiera, una testimonianza che trattano i temi fondamentali della vita (che chiamerò "riflessioni") possono, qualche volta, tracciare un solco positivo nel cuore e in alcuni casi diventare motivo di stimolo, speranza, conforto, sostegno. Se alle mie "riflessioni" aggiungerete le vostre, condivideremo anche con altri qualche prezioso suggerimento, come meditazione sulla realtà del vivere quotidiano.
Ciao Enrica ti mando la mia riflessione. Oggi è la festa della donna, le piazze si riempiranno di donne per manifestare contro la mercificazione del loro corpo, per la difesa dei loro diritti e per la loro dignità. Io non sarò con loro, ma condurrò la mia battaglia nel silenzio e nella preghiera, e lo farò per quelle piccole donne come Yara, Sara,le gemelline svizzere, contro quella strage di innocenti iniziata secoli fa e mai finita. Lo farò con un passo pieno di speranza tratto dal profeta Osea in cui il Signore si rivolge alla sposa, che si è allontanata da Lui, con queste parole:"Ecco, la sedurrò, la condurrò nel deserto e parlerò al suo cuore......Ti farò mia sposa per sempre, ti farò mia sposa nella giustizia e nel diritto, nell'amore e nella benevolenza, ti farò mia sposa nella fedeltà e tu conoscerai il Signore." In questo tempo pieno di inutili parole forse è il caso di tornare nel deserto ed ascoltare il silenzio!
Cara Yara, Sara e tutti voi bimbi spariti nel nulla, perdonateci, perdonate soprattutto noi cristiani che, pur senza volerlo abbiamo contribuito a creare quei mostri che hanno reciso le vostre vite nello sbocciare. Noi cristiani adulti che non abbiamo saputo donare ai giovani un mondo di valori veri, quelli che ci fanno vivere da uomini e donne liberi, perchè noi stessi non siamo capaci di viverli fino in fondo e di difenderli. Noi che abbiamo lasciato insinuare il dubbio nei nostri cuori fino a mettere in discussione perfino il grande valore della vita: quando è indesiderata la si può sopprimere dall'inizio (tanto non è ancora vita) e quando non serve più e diventa un fastidio perchè l'accanimento terapeutico? Salvo poi gistificarci dicendo "però solo in alcuni casi!" Noi cristiani adulti che non riusciamo più ad essere credibili agli occhi dei giovani perchè non siamo capaci d'essere "TESTIMONI TESTARDI" di Gesù. Lo abbiamo difeso a spada tratta nelle aule scolastiche, negli uffici pubblici e non lo sappiamo riconoscere nel vicino sofferente o in chi sta vivendo la notte della sua vita e non trova consolazione. Noi, che per egoismo, spesso non ci accorgiamo del grande disagio e della sofferenza che vivono i nostri figli quando li costringiamo a vivere sotto lo stesso tetto, con il nostro nuovo compagno (o compagna). Noi che riempiamo le loro tasche di soldi, la loro testa di aspettative di grandezza, successo, potere, e non ci preoccupiamo di riempire il loro cuore di umanità. Noi cristiani spenti, spesso incapaci di donare luce e di moltiplicare Amore, perchè presi da un vortice di cose talmente materiali da dimenticarci d'essere CRISTIANI. Nonostante tutto so che il Signore è lì, in attesa di poterci dire " VI CONDURRO' NEL DESERTO E PARLERO' AL VOSTRO CUORE".
A voi donne che andrete in piazza voglio dire che i diritti si conquistano sì insieme nella piazza, ma la dignita' e il rispetto si conquistano combattendo sul campo della quotidianità con le armi della responsabilità, dell'impegno e dell'Amore. Marisa
@Marisa le tue parole sono dirette al nostro cuore, la tua riflessione è fuori dagli schemi tradizionali della "festa della donna" e, appunto per questo, di grande interesse. Yara, Sarah, le gemelline...piccole donne che ci ricordano oggi l'importanza di valori quali la giustizia, il diritto, l'amore e la benevolenza. A te e ad Enrica auguro una lieta festa della donna, ciao Grazia
Ciao Enrica ti mando la mia riflessione.
RispondiEliminaOggi è la festa della donna, le piazze si riempiranno di donne per
manifestare contro la mercificazione del loro corpo, per la difesa dei loro diritti e per
la loro dignità.
Io non sarò con loro, ma condurrò la mia battaglia nel silenzio e nella preghiera,
e lo farò per quelle piccole donne come Yara, Sara,le gemelline svizzere, contro quella strage di innocenti iniziata secoli fa e mai finita.
Lo farò con un passo pieno di speranza tratto dal profeta Osea in cui il Signore si rivolge alla sposa, che si è allontanata da Lui, con queste parole:"Ecco, la sedurrò, la condurrò nel deserto e parlerò al suo cuore......Ti farò mia sposa per sempre, ti farò mia sposa nella giustizia e nel diritto, nell'amore e nella benevolenza, ti farò mia sposa nella fedeltà e tu conoscerai il Signore."
In questo tempo pieno di inutili parole forse è il caso di tornare nel deserto ed ascoltare il silenzio!
Cara Yara, Sara e tutti voi bimbi spariti nel nulla, perdonateci, perdonate soprattutto noi cristiani che, pur senza volerlo abbiamo contribuito a creare quei mostri che hanno reciso le vostre vite nello sbocciare.
Noi cristiani adulti che non abbiamo saputo donare ai giovani un mondo di valori veri, quelli che ci fanno vivere da uomini e donne liberi, perchè noi stessi non siamo capaci di viverli fino in fondo e di difenderli.
Noi che abbiamo lasciato insinuare il dubbio nei nostri cuori fino a mettere in discussione perfino il grande valore della vita: quando è indesiderata la si può sopprimere dall'inizio (tanto non è ancora vita) e quando non serve più e diventa un fastidio perchè l'accanimento terapeutico? Salvo poi gistificarci dicendo "però solo in alcuni casi!"
Noi cristiani adulti che non riusciamo più ad essere credibili agli occhi dei giovani perchè non siamo capaci d'essere "TESTIMONI TESTARDI" di Gesù.
Lo abbiamo difeso a spada tratta nelle aule scolastiche, negli uffici pubblici e non lo sappiamo riconoscere nel vicino sofferente o in chi sta vivendo la notte della sua vita e non trova consolazione.
Noi, che per egoismo, spesso non ci accorgiamo del grande disagio e della sofferenza che vivono i nostri figli quando li costringiamo a vivere sotto lo stesso tetto, con il nostro nuovo compagno (o compagna).
Noi che riempiamo le loro tasche di soldi, la loro testa di aspettative di grandezza, successo, potere, e non ci preoccupiamo di riempire il loro cuore di umanità.
Noi cristiani spenti, spesso incapaci di donare luce e di moltiplicare Amore, perchè presi da un vortice di cose talmente materiali da dimenticarci d'essere CRISTIANI.
Nonostante tutto so che il Signore è lì, in attesa di poterci dire " VI CONDURRO' NEL DESERTO E PARLERO' AL VOSTRO CUORE".
A voi donne che andrete in piazza voglio dire che i diritti si conquistano sì insieme nella piazza, ma la dignita' e il rispetto si conquistano combattendo sul campo della quotidianità con le armi della responsabilità, dell'impegno e dell'Amore.
Marisa
@Marisa
RispondiEliminale tue parole sono dirette al nostro cuore, la tua riflessione è fuori dagli schemi tradizionali della "festa della donna" e, appunto per questo, di grande interesse. Yara, Sarah, le gemelline...piccole donne che ci ricordano oggi l'importanza di valori quali la giustizia, il diritto, l'amore e la benevolenza.
A te e ad Enrica auguro una lieta festa della donna, ciao
Grazia
Grazie Marisa, grazie pheqof per i commenti molto veri e che fanno riflettere.
RispondiEliminaAvete detto tutto ed io medito.
Enrica