Mangiare è un gesto che mantiene in vita, che collabora, quindi, con la creazione.. Astenersi dal mangiare non ha valore in sé, ma diventa significativo se è il modo di riconoscere che ogni bene è dato da Dio e che ne vogliamo usare solo per quello di cui abbiamo bisogno.
Il risparmio così realizzato deve servire alla carità, per reinserirsi nel disegno del Creatore, che vuole che ognuno si prenda cura del prossimo. La Quaresima invita a restaurare ogni relazione, per entrare nel cammino di Cristo, che ha voluto salvare tutti i suoi fratelli.
Non si tratterà, evidentemente di sostituire polpette di carne con trote salmonate e ritenere che ciò imiti il digiuno del Signore: ferme restando le poche norme che regolano appunto "astinenza" e "digiuno" a tutt'oggi, ben altro Gesù Cristo può attendersi dal suo popolo
Digiunare è riconoscere la propria inadeguatezza a unirsi al Signore. Fa' digiunare il nostro cuore:
che sappia rinunciare a tutto quello che l'allontana
dal tuo amore, Signore, e che si unisca a te
più esclusivamente e più sinceramente.
Fa' digiunare il nostro orgoglio,
tutte le nostre pretese, le nostre rivendicazioni,
rendendoci più umili e infondendo in noi
come unica ambizione, quella di servirti.
Fa' digiunare le nostre passioni,
il possesso avido e l'azione violenta;
che nostro solo desiderio sia di piacerti in tutto.
Fa' digiunare il nostro io,
troppo centrato su se stesso, egoista indurito,
che vuol trarre solo il suo vantaggio:
che sappia dimenticarsi, nascondersi, donarsi.
Fa' digiunare la nostra lingua,
spesso troppo agitata, troppo rapida nelle sue repliche,severa nei giudizi, offensiva o sprezzante:
fa' che esprima solo stima e bontà.
Che il digiuno dell'anima,
con tutti i nostri sforzi per migliorarci,
possa salire verso di te come offerta gradita,
meritarci una gioia più pura, più profonda.
(Jean Galot, Ritorno alla sorgente)
Digiunare fisicamente, non mangiando è molto semplice, ma digiunare come da Te descritto è molto più difficile, ma credo che al giorno d'oggi sia il DIGIUNO più appropriato.
RispondiEliminaQuesta Tua descrizione ci impone una forte riflessione e una rigida applicazione. Grazie di questo scritto, da Te sempre pensieri e scritti molto importanti.
Questo digiuno farà bene alle nostre anime.
Vulcano48
"Laceratevi il cuore e non le vesti, ritornate al Signore nostro Dio, perché egli è misericordioso e benigno". (Gl 2,13)
RispondiEliminaNoi siamo disposti a stracciare le vesti, a cambiare qualcosa, a pregare un po' di più, a donare un po' di più, ma non basta!
E’soprattutto un cammino verso gli altri. In questo momento di cultura individualistica e narcisistica il pensare agli altri ci costa molta fatica. Siamo così stanchi ora di sera, sono così pesanti i rapporti, il cuore in alcune zone è arido e congelato per cui siamo incapaci di guardare gli altri.
Grazie Vulcano48 per la tua vicinanza.
Oggi per noi ambrosiani è giovedì"grasso" ed io sarò in quaresima perchè tra un po' vado al centro tumori per controlli.
Con riconoscenza per le belle parole che sai donare.
enrica
Grazie Enrica per questa preghiera bellissima. Dice proprio le cose di cui il nostro cuore ha bisogno.
RispondiEliminaTi auguro di stare bene e di trascorrere una profonda Quaresima ed una Bellissima Pasqua!
Antonella:)
Speriamo di sentirci prima di Pasqua. Nel frattempo auguro a te un santo cammino quaresimale immersa nelle tue dolcissime bambole di stoffa e...altro che sono meravigliose.
RispondiEliminaUn abbraccio con il tuo link da Enrica
http://www.bamboledistoffa.blogspot.com/