TEMPO DI AVVENTO
Il significato del termine «adventus», per i pagani indicava «arrivo», «venuta» o «anniversario» di alcuni eventi
I primi cristiani lo usarono per celebrare la «venuta» di Gesú, intesa come anniversario della sua nascita.
In seguito la parola «avvento» fu usata per designare «l'attesa» e «la preparazione» al Natale.
Poiché la Pasqua era preceduta da un tempo di preparazione chiamato «quaresima», si fece quindi precedere la ricorrenza della venuta del Signore da un analogo periodo.
Ma il Natale di Gesú: la sua venuta nella nostra carne mortale, si era già verificata sotto il profilo storico e non poteva ripetersi. La si poteva solo commemorare, rivivere, contemplare, accogliere, nella mente e nel cuore, incarnare nella propria vita.
Vi era, invece, un'altra venuta a cui bisognava prepararsi, quella di Cristo alla fine dei tempi, «sopra le nubi del cielo», «con grande potenza e gloria» (cf. Mt 24, 29-42), diversa dalla prima, povera e dimessa.
Dal secolo VII la Chiesa cominciò, pertanto, a proporre ai suoi fedeli una preparazione alla parusia, al giorno cioè in cui Gesú che fa assunto fino al cielo, tornerà allo stesso modo in cui fu visto andare in cielo» (cf. At 1, 11).
La liturgia, riformata dal Concilio Vaticano II, ha lasciato immutata questa intuizione teologica e ha dedicato alla preparazione della venuta escatologica del Cristo, il periodo che va dalla prima domenica d'Avvento al 16 dicembre; e alla preparazione della venuta storica di Gesú, quello dal 17 dicembre al giorno della Natività.
L'Avvento rievoca una memoria e annuncia una profezia.
Invita nell'oggi a cogliere i segni della novità del Regno e a fare le nostre scelte.
Nelle celebrazioni eucaristiche domenicali di Avvento non si canta il Gloria e sono forti i richiami alla conversione e alla penitenza, non per questo è un tempo di tristezza e di mestizia.
L'omissione di questo canto è voluto dalla Chiesa perché la sua esplosione possa avvenire in tutta la sua solennità nella notte giubilare di Natale.
Lungo tutto l'Avvento, dei personaggi si sono messi in cammino.
Cerchiamo di metterci al loro posto.
Giovanni Battista: si è messo in cammino verso il deserto
Giovanni Battista, il tuo popolo ha incontrato il suo Dio nel deserto. Tu ritorni al deserto delle sue origini per gridarvi la sua venuta. Converti i nostri sguardi all'attesa provocata dal deserto.
Gabriele: si è messo in cammino verso Maria
Gabriele, messaggero di Dio, apri ì nostri occhi a tutti i messaggeri che il Signore ci manda, apri le nostre orecchie alle parole che il Signore ci rivolge e apri i nostri cuori per cantare le meraviglie di Dìo.
Maria: si è messo in cammino verso Elisabetta
Maria, scelta da Dio, ti sei messa in cammino per vedere il segno che il messaggero ti aveva dato.
Aiutaci a metterci in cammino verso i segni che Dio ci dà.
Giuseppe: si è messo in cammino verso Betlemme
Giuseppe, uomo giusto, sei sceso a Betlemme per il censimento romano. Prendendo il cammino della vita quotidiana hai aperto la strada al Signore. Facci conoscere la ricchezza delle nostre strade.
(appunti presi da diversi esegeti)Sia per tutti noi un tempo prezioso di conversione, questo Avvento: tempo di gioia, di speranza e di amore.
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