"io sono qui per continuare ad imparare"

Una frase, un ringraziamento, un pensiero, una poesia, una nota citazione, una preghiera, una testimonianza che trattano i temi fondamentali della vita (che chiamerò "riflessioni") possono, qualche volta, tracciare un solco positivo nel cuore e in alcuni casi diventare motivo di stimolo, speranza, conforto, sostegno. Se alle mie "riflessioni" aggiungerete le vostre, condivideremo anche con altri qualche prezioso suggerimento, come meditazione sulla realtà del vivere quotidiano.


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lunedì 15 novembre 2010

Prima Domenica di Avvento A Vangelo sec. Mt. 24, 1-31

VIVERE L’ATTESA NELLA FEDELTA’
La parola di Gesù nel vangelo è forte e inquietante.
Ma non c'è da temere, perché ogni parola che viene da Dio è sempre annuncio di una grande speranza.
Gesù parla di una fine che si sta avvicinando.
Non facciamo però di Gesù un profeta di sventura.
Che ci sia una fine di tutto lo sappiamo e forse lo temiamo più che in passato per i mezzi di distruzione di cui dispone oggi l'umanità.
Non c'è dubbio che i nostri tempi siano gravi, basta guardare quanto sta accadendo: il moltiplicarsi delle guerre, il risorgente pericolo atomico, cristiani perseguitati e uccisi, ecc... tristi episodi di intolleranza e razzismo che attraversano le nostre città.
Da che mondo è mondo, ci sono sempre guerre, fatte e annunciate. E’ cronaca quotidiana.
Questi fatti assomigliano ai segni che parla Gesù nel Vangelo.
Queste parole non sono proiettate in un futuro lontano: esse descrivono l'oggi del mondo.
Di fronte alle minacce che vengono dal futuro e che già sembrano gravide per il presente, ci possono essere atteggiamenti diversi che si trovano richiamati nel Vangelo
Il primo è quello di coloro che non si rendono conto, o perché sono così superficiali da non saper interpretare la realtà, o perché ritengono più vantaggioso coltivare un facile ottimismo.
Questo atteggiamento di chi preferisce la tranquillità alla verità può essere rappresentato nel vangelo da i discepoli che fanno vedere a Gesù le belle costruzioni del Tempio » Mt.24.1.
Ammiravano, si compiacevano e si rifiutavano di pensare che quel Tempio, che rappresentava tutta la gloria della loro religione e della loro nazione, di li a poco sarebbe stato un ammasso di rovine. (70 d. C.).
Il secondo atteggiamento è di coloro che invece si inquietano tanto da vivere in uno stato di continua agitazione e si lasciano turbare da tutti i messaggi apocalittici e allarmistici.
Gesù denuncia con forza questo atteggiamento e ammonisce di non cercare scampo presso quelli che promettono una facile salvezza. (« Chi persevererà sarà salvato ») Mt 24,13.
Il terzo atteggiamento, il solo che sia meritevole di attenzione: consiste nell'attraversare la notte con gli occhi fissi verso la luce di un nuovo giorno. “vedranno venire il Figlio dell’Uomo” Mt 24,30.
Questo atteggiamento si chiama speranza.
C'è una sola ragione per sperare
La speranza non si fonda su qualcosa, ma su Qualcuno che è venuto a parlarci di salvezza pur nello scatenarsi di tante forze ostili
La nostra speranza è affidata a un Dio che ha voluto rivelarsi a noi come amore che crea e rigenera incessantemente la vita.
La venuta finale di Cristo, che per noi, sarà’ la nostra morte, e sappiamo quanto questa sia imprevista.

DA EVITARE LA RASSEGNAZIONE AMARA CHE CI PORTA A DIRE “IL MONDO VA’ MALE”... “NON SI PUO’ PIU’ VIVERE COSI’"…E QUI CORRIAMO IL PERICOLO DI INCROCIARE LE BRACCIA E DI CHIUDERE IL CUORE.
DICEVA PADRE VIVARELLI CHE GESU’ PER NON CORRERE QUESTO PERICOLO, SI E’ FATTO INCHIODARE LE BRACCIA SULLA CROCE E SI E’ FATTO SBRECCIARE IL CUORE.
E QUESTO E’ AMORE CHE VINCE.
PUO’ OSCURARSI IL SOLE, PUO’ OSCURARSI LA LUNA, MA L’AMORE NON PASSA. L’AMORE E’ LA VITA STESSA DI DIO.
(appunti tratti da Pozzoli-Ravasi)


Vangelo Matteo 24,1-31
1Mentre Gesù, uscito dal tempio, se ne andava, gli si vvicinarono i suoi discepoli per fargli osservare le costruzioni del tempio. 2Egli disse loro: «Non vedete tutte queste cose? In verità io vi dico: non sarà lasciata qui pietra su pietra che non sarà distrutta».
3Al monte degli Ulivi poi, sedutosi, i discepoli gli si avvicinarono e, in disparte, gli dissero: «Di’ a noi quando accadranno queste cose e quale sarà il segno della tua venuta e della fine del mondo». 4Gesù rispose loro: «Badate che nessuno vi inganni! 5Molti infatti verranno nel mio nome, dicendo: “Io sono il Cristo”, e trarranno molti in inganno.
6E sentirete di guerre e di rumori di guerre. Guardate di non allarmarvi, perché deve avvenire, ma non è ancora la fine. 7Si solleverà infatti nazione contro nazione e regno contro regno; vi saranno carestie   terremoti in vari luoghi: 8ma tutto questo è solo l’inizio dei dolori 9Allora vi abbandoneranno alla tribolazione e vi uccideranno, e sarete odiati da tutti i popoli a causa del mio nome. 10Molti ne resteranno scandalizzati, e si tradiranno e odieranno a vicenda. 11Sorgeranno molti falsi profeti e inganneranno molti; 12per il dilagare dell’iniquità, si raffredderà l’amore di molti. 13Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato. 14Questo vangelo del Regno sarà annunciato in tutto il mondo, perché ne sia data testimonianza a tutti i popoli; e allora verrà la fine.
15Quando dunque vedrete presente nel luogo santo l’abominio della devastazione, di cui parlò il profeta Daniele – chi legge, comprenda –, 16allora quelli che sono in Giudea fuggano sui monti, 17chi si trova sulla terrazza non scenda a prendere le cose di casa sua, 18e chi si trova nel campo non torni indietro a prendere il suo mantello. 19In quei giorni guai alle donne incinte e a quelle che allattano! 20Pregate che la vostra fuga non accada d’inverno o di sabato. 21Poiché vi sarà allora una tribolazione grande, quale non vi è mai stata dall’inizio del mondo fino ad ora, né mai più vi sarà. 22E se quei giorni non fossero abbreviati, nessuno si
salverebbe; ma, grazie agli eletti, quei giorni saranno abbreviati. 23Allora, se qualcuno vi dirà: “Ecco, il Cristo è qui”, oppure: “È là”, non credeteci; 24perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti e faranno grandi segni e miracoli, così da ingannare, se possibile, anche gli eletti. 25Ecco, io ve l’ho predetto.
26Se dunque vi diranno: “Ecco, è nel deserto”, non andateci; “Ecco, è in casa”, non credeteci. 27Infatti, come la folgore viene da oriente e brilla fino a occidente, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo. 28Dovunque sia il cadavere, lì si raduneranno gli avvoltoi. 29Subito dopo la tribolazione di quei giorni,
il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce, le stelle cadranno dal cielo e le potenze dei cieli saranno sconvolte.
30Allora comparirà in cielo il segno del Figlio dell’uomo e allora si batteranno il petto tutte le tribù della terra, e vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nubi del cielo con grande potenza e gloria. 31Egli manderà i suoi angeli, con una grande tromba, ed essi raduneranno i suoi eletti dai quattro venti, da un estremo all’altro dei cieli.
Bibbia CEI 2008

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