E…l’onda impetuosa s’infrange
impatta allo scoglio
Con assordante fragore
assomigliante a mille orchestre
in un sol suono d’amore!...
Mentre spumeggiante
balza dal mare quasi volesse
il ciel toccare;
con forza raggiunge
la riva… la spiaggia
spegnendosi in un gorgoglio
di acque chete ormai soddisfatte
di quella forza a loro dal mar donata.
enrica
Sentendo questa dolce melodia e leggendo le parole della poesia, mi vengono in mente i nostri Missionari, che con vero Impeto d'Amore, vanno nel mondo a portare la Parola di Dio, ma anche a fare cose concrete, come scuole, ospedali etc. ma sopratutto a condividere la miseria che li circonda, animati del Credo. Vorrei avere il loro impeto, ma non sempre si riesce o si vuole fare quel che si dovrebbe fare.
RispondiEliminaQuesto impeto spesso non mi riesce...
vulcano48
Nella vita dell’uomo ci sono “impeti” che improvvisamente sembrano sciogliersi come neve al sole…in realtà continuano a essere presenti ed a condizionare la persona.
RispondiEliminaDobbiamo difenderli e promuoverli, ma questo richiede sforzo, intelligenza, coraggio, iniziativa, pazienza, capacità di sacrificio…(vedi missionari come hai scritto tu)…
Per l’eroe questo, chiamiamolo, “impeto” è sfidare il limite, è gettare sulla bilancia il peso della propria audacia;
per il credente è scommettere sulla presenza attiva dell’invisibile, provvidente Dio.
L’impeto non è monopolio di chi fa’ scelte “forti”, ma è una necessità vitale per ogni uomo ogni donna che debbono affrontare la vita.
Si può manifestare in modo clamoroso, ma perlopiù si presenta come energia silenziosa a cui attingiamo per tutti gli impegni che siamo chiamati.
A me piace pensare che l’impeto è un vulcano dentro di noi e nel momento che si ”sveglia” la lava che ne esce sia una lava che si rovescia sulla vita di ogni giorno…e scenda anche su scelte disinteressare a favore dei più bisognosi.
Grazie con un abbraccio