"io sono qui per continuare ad imparare"

Una frase, un ringraziamento, un pensiero, una poesia, una nota citazione, una preghiera, una testimonianza che trattano i temi fondamentali della vita (che chiamerò "riflessioni") possono, qualche volta, tracciare un solco positivo nel cuore e in alcuni casi diventare motivo di stimolo, speranza, conforto, sostegno. Se alle mie "riflessioni" aggiungerete le vostre, condivideremo anche con altri qualche prezioso suggerimento, come meditazione sulla realtà del vivere quotidiano.


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lunedì 22 novembre 2010

Preghiera per la Terza Domenica di Avvento A (rito ambrosiano)

Signore Gesù,
noi amiamo le certezze rassicuranti,
mentre tu preferisci le domande aperte,
che sempre sollecitano a cercare.
Vorremmo da te risposte chiare,
e tu ci inviti a interpretare i segni
che vai disseminando sul nostro cammino.
Signore Gesù,
abbi pietà della nostra fragile fede!
Vedi come facilmente
soffriamo lo scandalo
di fronte alla incomprensibilità
del tuo Vangelo.
Aiutaci almeno a vedere
che ci sono persone tra noi
le quali, senza alcuna ostentazione
ma con la segretezza delle anime
veramente grandi,
vanno operando ogni giorno
prodigi di guarigione
a favore dell'immensa debolezza e
dell'infinita stanchezza di tanti fratelli.
E se pensi che questi miracoli
basterebbero a provare
la fecondità del tuo Vangelo,
donaci non solo di saperli riconoscere,
ma anche di poterli rinnovare e moltiplicare.
Signore Gesù,
incoraggia la nostra fede:
“c'è il miracolo della tua presenza”.
Tu sei il miracolo più grande
che andiamo cercando:
è il tuo amore, e solo il tuo amore,
la ragione ultima del nostro credere.
Amen
(Pozzoli)

VANGELO SEC. MATTEO 11,2-15
In quel tempo. Giovanni, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo,per mezzo dei suoi discepoli mandò a dirgli: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?». Gesù rispose loro: «Andate e riferite a Giovanni ciò che udite e vedete: i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo. E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!».
Mentre quelli se ne andavano, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che vestono abiti di lusso stanno nei palazzi dei re! Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, io vi dico, anzi, più che un profeta. Egli è colui del quale sta scritto: Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero, / davanti a te egli preparerà la tua via. In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui. Dai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora, il regno dei cieli subisce violenza e i violenti se ne impadroniscono. Tutti i Profeti e la Legge infatti hanno profetato fino a Giovanni. E, se volete comprendere, è lui quell’Elia che deve venire. Chi ha orecchi, ascolti!»
Bibbia CEI 2008

2 commenti:

  1. "Sentire" "ascoltare" e "assaporare" la Tua bellezza oh Dio...

    Abbiamo orecchie e le usiamo a volte,
    abbiamo la lingua e la usiamo a volte bene,

    abbiamo un cuore e non lo usiamo...
    aiutaci, e rendici Tuoi strumenti.

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  2. Dal Battista dobbiamo imparare a proclamare con più coraggio la «buona novella» che Dio è felicità-bellezza, che la felicità-bellezza - non la sofferenza, la privazione, la croce - avranno l'ultima parola.
    Imparare a diventare profeti di buona notizia, con lo spirito sempre acceso e come testimoni della luce. E non dimentichiamo di stare sempre lieti!

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