Cari amici del blog, sto attraversando un momento difficile ed imprevisto, è doveroso chiedere scusa se sarò un po' meno presente nell'inserire i post. Ho ricevuto questo pensiero da mio fratello Cesare come sostegno e lo ringrazio infinitamente. Enrica
Cara Enrica, sono convinto che quanto ti invio qui sotto non farà nulla di...pratico, ma è comunque un ricordarti. Ciao. Cesare
LA PERLA
Disse un'ostrica a una vicina: "Ho veramente un gran dolore dentro di me.
E' qualcosa di pesante e di tondo, e sono stremata".
Rispose l'altra con borioso compiacimento:
"Sia lode ai cieli e al mare, io non ho dolori in me.
Sto bene e sono sana sia dentro che fuori".
Passava in quel momento un granchio e udì le due ostriche, e disse a quella che stava bene ed era sana
sia dentro che fuori:
"Sì, tu stai bene e sei sana; ma il dolore che la tua vicina porta dentro di sé è una perla di straordinaria bellezza".
È la grazia più grande, quella dell’ostrica. Quando le entra dentro un granello di sabbia, una pietruzza che la ferisce, non si mette a piangere, non strepita, non si dispera. Giorno dopo giorno trasforma il suo dolore in una perla: il capolavoro della natura.
(fonte non specificata)
Ciao Enrica, ho appena saputo del vostro imprevisto dispiacere: mi ha raggelato. Non riesco nemmeno ad immaginare il vostro dolore e stato d’animo. E’ triste il solo pensarlo, ma e’ molto difficile capire il perchè di tanta sofferenza. Non ci sono parole che possano confortarVi. Ci viene detto che Dio non dà dolori che non possiamo sopportare, ma è pur vero che il dolore a volte ci soffoca. Inutile dirVi che siete quotidianamente nelle mie preghiere.
RispondiEliminaA vostra disposizione per quanto posso.
Vi voglio bene
Ang
per Ang
RispondiEliminasiamo tornati sul campo di battaglia come ben ricordi quello di otto anni fa'. Sono sempre i più "fragili"che subiscono e forse si perdono...o si autodistruggono. A noi non lasciare nulla di intentato per impedire questa ingiusta situazione creatasi. Il Signore ci doni la salute e la Sapienza di non vedere il "nulla" e tenere la speranza nel cuore. Grazie per la tua vicinanza.
enrica con giulio
Cara Signora G, Cesare ha fatto il paragone giusto. Il dolore che ti affligge è paragonabile ad una perla. Io non so perchè e me lo domando spesso Dio non ti ha donato quella perla che tu avresti sempre voluto o perlomeno non te l'ha donata nel modo giusto. La perla che doveva crescere in te avrebbe dovuto anche essere tuttuno con te e invece come sempre succede l'ostrica è stata separata dalla perla. Vi voglio bene a tutti e tre ...
RispondiEliminaGrazie Patty per la tua vicinanza in questo imprevisto e tormentato momento che stiamo rivivendo. Sai è il mare della vita che pone un granello di sabbia nell’ostrica e questa ostrica pur soffrendo aspetta che questa perla diventi preziosa agli occhi di Dio. Poi ti accorgi che tanto splendore è offuscato dal mondo che la circonda.. Poi l’appoggi delicatamente in un posto dove tu continui ad amarla, in un modo infinito
RispondiEliminae sei ancora più vicino a questo mistero e cerchi di ricostruire ,in parte la lucentezza spenta…ed ecco ancora che qualcosa o qualcuno pensa “questa perla non è preziosa” collochiamola in un altro posto! Dove? E tu ostrica sai che vedrai sparire in un attimo lo splendore che pensi di aver ridonato.
Poi arrivano decisione da altri che io chiamerò parole e che ti esprimo con queste frasi scritte da R. Tavelli: “A volte le parole prendono di schiena e si ha la sensazione di essere colpiti in faccia. A volte prendono la faccia e il brivido corre lungo la schiena. L’ala della speranza, l’amo ricurvo del dolore continuano l’implacabile lavoro”.
Nessuno potrà strappare la perla dall’ostrica: è una perla troppo preziosa. Vorrei richiuderla nel guscio affinché il mondo non la distrugga e non la faccia rimutare ancora in un granello di sabbia! Che il Signore ci doni forza e salute perché nel mare di Giulio Enrica possa continuare instancabilmente a proteggere tanta delicatezza.
Grazie per tuo bene per tutti e tre.
Con amore
Signora G