"io sono qui per continuare ad imparare"

Una frase, un ringraziamento, un pensiero, una poesia, una nota citazione, una preghiera, una testimonianza che trattano i temi fondamentali della vita (che chiamerò "riflessioni") possono, qualche volta, tracciare un solco positivo nel cuore e in alcuni casi diventare motivo di stimolo, speranza, conforto, sostegno. Se alle mie "riflessioni" aggiungerete le vostre, condivideremo anche con altri qualche prezioso suggerimento, come meditazione sulla realtà del vivere quotidiano.


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martedì 12 febbraio 2013

Stella Alpina (Edelweiss)



La stella alpina o Leontopodium alpinum è la regina dei fiori montani. Sino a una dozzina di anni fa era molto raro, definito "in via di estinzione" nel 1982. Oggi, per fortuna, sta tornando a diffondersi sulle montagne e non è raro trovare distese di centinaia di fiori nei pascoli più alti e ai piedi delle vette ma la si può osservare anche lungo i sentieri più battuti.
Singolare in questa pianta appartenente alla famiglia delle Composite (Asteracee) è il fatto che quello che normalmente viene considerato "il fiore" in realtà sia solo una rosetta di foglioline (bratte foliari) rese bianche dalla fitta selva di peli che le ricopre. Sembrano petali di un fiore perché sono molto più chiari delle altre foglie che si trovano alla base e sul fusto e perché sono disposte a raggio attorno ad alcuni capolini tondeggianti (il vero "fiore" della stella alpina) sulla sommità dello scapo fiorito.
Cresce nei pascoli magri di alta quota; si trova più facilmente su rocce calcaree ma non è rara anche in ambienti di rocce silicee a quote comprese fra gli ottocento ed i tremila metri.
Fiorisce normalmente fra luglio e settembre.
Nonostante l'aspetto faccia pensare il contrario, in realtà la Stella Alpina è una pianta proveniente da zone calde ed aride: la densa pelosità non serve a proteggerla dal freddo ma dall'eccessiva traspirazione, lo stesso adattamento che si trova in altre piante di zone aridissime.

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Secondo una leggenda svizzera questo fiore sarebbe stato un tempo una fanciulla così bella, pura e nobile di animo che, sebbene desiderata da molti cavalieri, non incontrò mai nessuno degno di diventare suo sposo. Quando morì, ancora non sposata, fu trasportata sulle vette più eccelse delle montagne e trasformata in un fiore che fu chiamato Edelweiss (che significa nobile bianco) e che nasce in luoghi inavvicinabili per gli esseri umani. Poiché dunque per raccogliere questo fiore occorre fatica e coraggio, la frase "cogliere Edelweiss” divenne, per gli Svizzeri, sinonimo dell’ottenimento del più alto e nobile onore che un uomo mortale possa conquistare.

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