Parlaci del Lavoro.
Ed egli rispose, dicendo:
Voi lavorate per seguire la terra e la sua anima.
Poi che oziare è allontanarsi
dalle stagioni e dal corso della vita,
che solenne e fiera e vinta procede all'infinito.
Quando lavorate siete un flauto
che nel suo cuore volge in musica
il murmure del tempo.
Fra voi chi mai vorrebbe essere
una canna silenziosa e muta,
quando le altre tutte insieme cantano?
Vi è stato sempre detto
che il lavoro è maledetto
e la fatica una sventura.
Ma io vi dico che mentre lavorate
si compie la parte più remota
del sogno della terra,
che vi fu dato quando la terra nacque.
Così vivendo di fatica,
voi amate in verità la vita,
E amando la fatica della vita,
voi ne capite il segreto più profondo.
Ma se voi dite nella vostra pena
che nascere è tormento
e una maledizione scritta in fronte
il peso della carne, allora vi rispondo:
tranne il sudore nulla laverà
ciò che vi è stato scritto in fronte.
Fu anche detto che la vita è oscurità,
e la vostra debolezza
ripete le parole dei deboli come un'eco.
E io vi dico invero
che la vita è oscurità se non vi è slancio.
Gibran Kahlil Gibran - Il Profeta (BIBLIOTECA DELLA FENICE-GUANDA)1986
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