“Siccome il treno tardava, per ingannare il tempo la ragazza comprò insieme a una rivista, anche un pacchetto di biscotti: sedette e appoggiò l’acquisto sul sedile libero tra lei e un tale assorto nella lettura del giornale. Prese il primo biscotto e il signore vicino ne prese uno pure lui, senza dir nulla. La ragazza irritata di tanta maleducazione, voleva dirgliene quattro, ma... si contenne: andarono avanti così con lei che ogni volta che prendeva un biscotto era imitata dal vicino che ne prendeva un altro. Quando rimase l’ultimo biscotto, l’uomo lo divise e gliene porse la metà. Lei, stizzita si alzò e si allontanò dall’importuno. Chiusa la rivista, aprì la borsa per riporla e con stupore vide che il pacchetto di biscotti acquistato poco prima era lì dentro, tutto intero e capì che lezione di tatto e di gentilezza le aveva dato quel signore da lei un po’ troppo affrettatamente giudicato male “
(tratto da "Signore Dio...Hai un angelo anche per me? di G. Moretti)
(tratto da "Signore Dio...Hai un angelo anche per me? di G. Moretti)
"Tutto ciò che ci irrita sugli altri può condurci a una comprensione di noi stessi." Carl Gustav Jung
RispondiEliminaUn caro saluto da Enrica