“Nessuno accende una lucerna e la mette in luogo nascosto o sotto il moggio, ma sopra il lucernaio, perché quanti entrano vedano la luce”. (Lc. 11,33)
Una mia riflessione: "con Giuliana la nostra vita si è radicalmente modificata":
Per me è una esperienza umana e spirituale intensa perciò per scrivere ho bisogno di mettermi in comunione con voi.
Faccio mie le parole scritte dal Cardinal Martini nel documento 96/97 intitolato “Parlo al tuo cuore” ...ascoltami con lo stesso cuore aperto con cui ti parlo...
Io vi espongo ciò che ho imparato dalla vita e quello in cui credo: Parlare l’amore.
E’ una testimonianza di vita in comunione con mio marito e Giuliana un essere diventata nostra figlia contro tutto e contro tutti: un essere che stritola e infrange ogni regola; un essere la cui accettazione implica donazione, sopportazione, nudità di interessi e di vita sociale, massacro di sentimenti e di prospettive.
Le sicurezze (comodità, tranquillità, libertà) vengono messe in discussione, ma allo stesso tempo il nostro essere famiglia si è arricchito perché chiamati a vivere l’amore puro cioè completamente gratuito non per possedere ma per aiutare ad “essere”.
Giuliana non l’abbiamo accolta solo una volta, ma la sua accoglienza la riscegliamo ogni giorno.
La sua presenza ci rende consapevoli del profondo significato del matrimonio cristiano in cui l’accoglienza non può essere facoltativa, anzi la coppia è chiamata a viverla non per “fare del bene” ma per essere se stessi fino in fondo.
Le difficoltà hanno il loro lato positivo: rivelano i nostri limiti / le nostre vulnerabilità / il nostro bisogno di avere successo e di essere riconosciuti / i nostri blocchi: tutto quello nascosto a noi stessi e agli altri.
E’ difficile collocare la propria vita sotto la luce del Vangelo perché i nostri limiti sono molti ed è difficile e faticoso seguire Gesù in maniera autentica.
Ho letto molti libri, mi sono accostata a culture e religioni diverse, ma la scuola migliore è stata ed è la preghiera ed ascoltare gli altri.
Ascoltando con amore gli altri ho imparato, in parte, a conoscere l’essere umano, ho imparato a cogliere il senso il valore di ogni persona umana.
Pregando ho imparato ad essere pronta per combattere le battaglie, che non risparmiano nessuno e ho imparato soprattutto che nei momenti forti della vita (malattie, morte, paure, scelte, etc...) io sono stesa con Lui sulla Croce ma in proiezione di Risurrezione.
Quando si fa buio...la preghiera è luce che mi fa sentire meno sola che da' forza per continuare con fede a lottare ed a sperare.
Enrica
L'ultimo scritto e le parole del'autore Tailandese, sono toccanti. E' vero, sono due forme differenti di amore. Ma credo che non basti l'amore per la seconda Mamma (genitori, nel Vostro caso)ma questa scelta di accettare una figlia con Grossi problemi di salute, sia la conferma di una vostra Fede grandiosa.
RispondiEliminaDi questo devo inchinarmi, non so se ne sarei capace, forse mi mamca un pò la vostra certezza di Credere. Tutto ciò fa molto riflettere. Vulcano48
Sai carissimo Vulcano48,
RispondiEliminache questo tuo commento non mi era stato segnalato da google.
Scusami tanto per il ritardo ma l'ho letto oggi.
Tu hai sempre parole che mi lasciano con il cuore aperto.
A te che scrivi che ti manca un po' la nostra certezza di fede, tu dici parole di fede e ti sono grata che segui passo passo il nostro amore senza stancarti.
Grazie Vulcano48 per la tua continua vicinanza che ci dona serenità. Ne auguro tanta anche a te con un abbraccio colmo d'affetto.
enrica con giulio