"io sono qui per continuare ad imparare"

Una frase, un ringraziamento, un pensiero, una poesia, una nota citazione, una preghiera, una testimonianza che trattano i temi fondamentali della vita (che chiamerò "riflessioni") possono, qualche volta, tracciare un solco positivo nel cuore e in alcuni casi diventare motivo di stimolo, speranza, conforto, sostegno. Se alle mie "riflessioni" aggiungerete le vostre, condivideremo anche con altri qualche prezioso suggerimento, come meditazione sulla realtà del vivere quotidiano.


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martedì 15 novembre 2011

Preghiera II Domenica di Avvento B 2011 (rito ambrosiano)

Signore Gesù,
dovremmo essere capaci, come Giovanni,
di creare una grande attesa
che sia già aperta alle dolci e forti vibrazioni
della Speranza, della Libertà e dell'Amore.
Ma quali vie dobbiamo percorrere
perché possiamo essere
messaggeri del tuo Vangelo
senza tradirne la perenne novità
e la forza che sommuove
ogni nostra pesantezza?
Signore Gesù, noi che ci diciamo credenti
abbiamo bisogno di diventare persone credibili.
Rendici perciò in ascolto di quelle parole essenziali
che tu ami comunicarci nei momenti di silenzio,
là dove la tua voce non è soffocata
dal nostro vano e intemperante parlare.
Rinnova in noi il battesimo dello Spirito
perché sia ancora più ardente il desiderio
di vivere in comunione con te
e di immergere nelle acque  della divina misericordia
tutti coloro che prendono la via del deserto
per risorgere con te ad una vita diversa
mediante l'azione creativa dello Spirito
che di ogni creatura è il soffio, il respiro, il ritmo,
il vento che si leva in segno di speranza,
lo spazio illimitato della più grande libertà. Amen.
(Pozzoli)
 
LETTURA DEL VANGELO SEC. MATTEO 3,1-12
In quei giorni venne Giovanni il Battista e predicava nel deserto della Giudea dicendo: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino!».
Egli infatti è colui del quale aveva parlato il profeta Isaia quando disse:
Voce di uno che grida nel deserto:
Preparate la via del Signore,
raddrizzare i suoi sentieri!
E lui, Giovanni, portava un vestito di peli di cammello e una cintura di pelle attorno ai fianchi; il suo cibo erano cavallette e miele selvatico.
Allora Gerusalemme, tutta la Giudea e tutta la zona lungo il Giordano accorrevano a lui e si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati.
Vedendo molti farisei e sadducei venire al suo battesimo, disse loro: «Razza di vipere! Chi vi ha fatto credere di poter sfuggire all’ira imminente? Fate dunque un frutto degno della conversione, e non crediate di poter dire dentro di voi: “Abbiamo Abramo per padre!”. Perché io vi dico che da queste pietre Dio può suscitare i figli ad Abramo. Già la scure è posta alla radice degli alberi; perciò ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco. Io vi battezzo nell’acqua per la conversione; ma colui che viene dopo di me è più forte di me e io non sono degno di portargli i sandali; egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Tiene in mano la pala e pulirà la sua aia e raccoglierà il suo frumento nel granaio, ma brucerà la paglia con un fuoco inestinguibile».
Bibbia CEI 2008

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