La pace imposta e presidiata dalla forza può essere una necessità, una strategia della comunità internazionale.
IN OGNI CASO E’ SEMPRE NEGAZIONE DELL’AMORE
Nessuno ferma la violenza solo con parole di pace e inviti alla fraternità.
Dobbiamo riscoprire il significato autentico evangelico della pace che incomincia nell’animo, in noi stessi, ed è un seme che matura col calore della carità
C'è un libretto che qualche anno fa’ andava per la maggiore tra i giovani, scritto da un francese, Jean Giono. Si intitola “L'uomo che piantava gli alberi”.
Racconta di un pastore che viveva isolato tra colline deserte.
Al mattino ostinatamente se ne andava in giro a piantare semi di alberi nella terra arida.
Non tutti attecchivano, ma coi tempo molti di quei semi hanno germinato, sono cresciuti diventando alberi, poi foresta, trasformando quella che era una zona brulla in una verde e popolata regione.
E’ una parabola dei nostri tempi che ben si adatta al nostro caso: la pace fondata sull'amore del prossimo, che è poi amore della giustizia e rispetto dell'uomo, non nasce per caso, va seminata e coltivata giorno per giorno, con le opere e gli insegnamenti, soprattutto là dove il terreno sembra ostile e poco ricettivo.
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