"io sono qui per continuare ad imparare"

Una frase, un ringraziamento, un pensiero, una poesia, una nota citazione, una preghiera, una testimonianza che trattano i temi fondamentali della vita (che chiamerò "riflessioni") possono, qualche volta, tracciare un solco positivo nel cuore e in alcuni casi diventare motivo di stimolo, speranza, conforto, sostegno. Se alle mie "riflessioni" aggiungerete le vostre, condivideremo anche con altri qualche prezioso suggerimento, come meditazione sulla realtà del vivere quotidiano.


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mercoledì 16 gennaio 2019

Lepri nella cultura popolare

                                  Lepre comune o Europea
Le lepri sono abbastanza simili ai conigli, Leporidi appartenenti a diversi generi di cui i più rappresentativi sono Oryctolagus e Sylvilagus, tuttavia hanno alcuni caratteri morfologici e etologici che le distinguono nettamente dal resto della famiglia. 
Sotto l'aspetto morfologico, le lepri hanno in generale orecchie più lunghe del capo e occhi proporzionalmente più grandi, sono di maggiori dimensioni (piede lungo più di 9 cm) e le estremità delle orecchie sono in genere più scure. 
A differenza dei conigli, i neonati delle lepri sono piuttosto precoci: nascono già con gli occhi aperti, il corpo è già rivestito da una pelliccia e sono in grado di muoversi autonomamente.

Sotto l'aspetto etologico, le lepri sono animali solitari (vivono al più in coppia), non costruiscono tane sotterranee ma sfruttano depressioni del terreno o protezioni naturali preesistenti fra la vegetazione. Sono più sensibili dei conigli alla frammentazione del territorio.
Nessuna specie di lepre è mai stata addomesticata: l'animale conosciuto come "lepre belga", in realtà, è una razza di coniglio selezionata per assomigliare superficialmente a una lepre.
Lepri nella cultura popolare
Dovunque nel mondo, le lepri hanno un forte influsso sulla cultura: nel folklore africano, ad esempio, hanno il ruolo di trickster, impiantato in America dagli schiavi neri sotto forma di Fratel Coniglietto. In Irlanda, la lepre è il corrispettivo del gatto nero, ed accompagna le streghe nelle loro azioni, mentre dall'altro lato del canale di San Giorgio le stravaganti esibizioni riproduttive di questi animali hanno dato adito al detto "mad as a march hare" (pazzo come una lepre a marzo): la stessa Lepre Marzolina del romanzo di Lewis Carroll Alice nel Paese delle Meraviglie è ispirata a questo adagio.
Nelle culture orientali, la lepre è uno dei disegni formato dalle macchie lunari, così come Lepus è il nome di una costellazione. Nella tradizione ebraica, la lepre è uno degli animali impuri, quindi proibiti.

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