Questo Evangelista è nato ad Antiochia da famiglia pagana e medico di professione, si convertì alla fede in Cristo. Divenuto compagno carissimo di san Paolo Apostolo, sistemò con cura nel Vangelo tutte le opere e gli insegnamenti di Gesù, divenendo scriba della mansuetudine di Cristo, e narrò negli Atti degli Apostoli gli inizi della vita della Chiesa fino al primo soggiorno di Paolo a Roma.
Patrono: Artisti, Pittori, Scultori, Medici, Chirurghi
Etimologia: Luca = nativo della Lucania, dal latino
Emblema: Bue
L'immagine simbolica, che la tradizione ha attribuito al terzo evangelista sulla scia dei quattro animali dell'Apocalisse (4, 7), è quella del vitello o del toro che evocano i sacrifici del tempio di Gerusalemme coi quali si apre il Vangelo lucano (Zaccaria, padre del Battista, è sacerdote del tempio). Van Gogh opta per il bue e introduce, così, la pazienza, una virtù necessaria a tutti
e sempre sminuita se non disprezzata, perché si vuole avere tutto e subito e non si riesce a tollerare il minimo intralcio nella vita. In verità, la pazienza è la legge stessa della natura: non è forse vero che per fare un figlio ci vogliono nove mesi e per i prodotti della terra bisogna attendere il fluire delle stagioni? Non è forse vero che per imparare un mestiere o una lingua è necessario passare ore nello studio e nell'addestramento? Aveva ragione Leopardi quando nello Zibaldone scriveva: «La pazienza è la più eroica delle virtù giusto perché non ha nessuna apparenza d'eroico». Ravasi
e sempre sminuita se non disprezzata, perché si vuole avere tutto e subito e non si riesce a tollerare il minimo intralcio nella vita. In verità, la pazienza è la legge stessa della natura: non è forse vero che per fare un figlio ci vogliono nove mesi e per i prodotti della terra bisogna attendere il fluire delle stagioni? Non è forse vero che per imparare un mestiere o una lingua è necessario passare ore nello studio e nell'addestramento? Aveva ragione Leopardi quando nello Zibaldone scriveva: «La pazienza è la più eroica delle virtù giusto perché non ha nessuna apparenza d'eroico». Ravasi
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