"io sono qui per continuare ad imparare"

Una frase, un ringraziamento, un pensiero, una poesia, una nota citazione, una preghiera, una testimonianza che trattano i temi fondamentali della vita (che chiamerò "riflessioni") possono, qualche volta, tracciare un solco positivo nel cuore e in alcuni casi diventare motivo di stimolo, speranza, conforto, sostegno. Se alle mie "riflessioni" aggiungerete le vostre, condivideremo anche con altri qualche prezioso suggerimento, come meditazione sulla realtà del vivere quotidiano.


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lunedì 1 ottobre 2018

Angeli ed Arcangeli

Schiere angeliche nel Giudizio universale di Giotto: Virtù, Dominazioni, Troni e Cherubini, ciascuno guidato dal rispettivo vessillifero, siedono alla destra di Cristo
Schiere angeliche nel Giudizio universale di Giotto: Angeli, Arcangeli, Principati e Potestà siedono alla sinistra di Cristo
Tradizionalmente, gli angeli sono divisi in quelli che vengono chiamati nove cori. Questa gerarchia si fonda su nove nomi di gradi di angeli che si ritrovano nella Sacra Scrittura. San Gregorio Magno ha elencato questi cori in un’omelia: “Sappiamo, basandoci sull’autorità della Scrittura, che ci sono nove ordini di angeli, ovvero angeli, arcangeli, virtù, potestà, principati, dominazioni, troni, cherubini e serafini” L’esistenza degli angeli è una verità di fede. La loro presenza nella Bibbia ne è la testimonianza più inoppugnabile. Si tratta di esseri incorporei, spirituali, perfetti, creati da Dio all’inizio dei tempi con lo scopo di farne i suoi servitori e messaggeri. Essi contemplano da sempre e per sempre il volto di Dio, pronti ad accorrere a ogni suo comando, attenti ascoltatori ed esecutori della Sua parola. Gli angeli dunque vivono nella contemplazione di Dio e fungono da messaggeri.

E gli Arcangeli?
Fin dall’antichità si considera il fatto che le schiere angeliche sono organizzate in una sorta di Corte celeste, in cui gli angeli rivestono gradi e dignità differenti. I tre arcangeli occupano le sfere più alte di questa gerarchia angelica. Anch’essi hanno compiti simili a quelli degli angeli comuni, ma i loro doveri sono ancora più alti e importanti. Loro è il compito di contemplare Dio, giorno e notte, di glorificarlo incessantemente preservandone e proteggendone il mistero. I loro stessi nomi suggeriscono il loro ruolo e la loro stessa natura: tutti finiscono con “El”, che significa “Dio”.
La Sacra Scrittura attribuisce poi a ciascun Arcangelo una missione particolare.

Michele Chi è come Dio? Paratus ad animas suscipiendas Calpesta il drago, impugna una spada fiammeggiante.
Gabriele Dio è potente Spiritus Sanctus superveniet in te Fiaccola e specchio di diaspro (di solito è il giglio bianco)
Raffaele Di
o guarisce Viatores comitor, infirmos medico Vasetto di medicinali (di solito è il pesce; accompagnato da Tobia)
Uriel Dio infiamma Flammescat igne caritas Fiamma e spada 
Barachiel Benedizione di Dio Adiutor ne derelinquas nos Rose (=grazie) da distribuire
Jeudiel Lode di Dio Deum laudantibus praemia retribuo Corona e flagello
Sealtiel Dio comunica Oro supplex et acclinis In preghiera
https://it.wikipedia.org/wiki/Gerarchia_degli_angeli#Serafini

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