UN LADRO IN PARADISO
Un ladro arrivò alla porta del Cielo e cominciò a bussare: «Aprite!».
L’apostolo Pietro, che custodisce le chiavi del Paradiso, udì il fracasso e si affacciò alla porta.
«Chi è là?». «lo». «E chi sei tu?».
«Un ladro. Fammi entrare in Cielo».
«Neanche per sogno. Qui non c'è posto per un ladro».
«E chi sei tu per impedirmi di entrare?». «Sono l'apostolo Pietro!».
«Ti conosco! Tu sei quello che per paura ha rinnegato Gesù prima che il gallo cantasse tre volte. lo so tutto, amico!».
Rosso di vergogna, San Pietro si ritirò e corse a cercare San Paolo: «Paolo, va' tu a parlare con quel tale alla porta».
San Paolo mise la testa fuori della porta: «Chi è là?».
«Sono io, il ladro. Fammi entrare in Paradiso». «Qui non c'è posto per i ladri!».
«E chi sei tu che non vuoi farmi entrare?». «lo sono l'apostolo Paolo!».
«Ah, Paolo! Tu sei quello che andava da Gerusalemme a Damasco per ammazzare i cristiani. E adesso sei in Paradiso!».
San Paolo arrossì, si ritirò confuso e raccontò tutto a San Pietro.
«Dobbiamo mandare alla porta l'Evangelista Giovanni» disse Pietro. «Lui non ha mai rinnegato Gesù. Può parlare con il ladro». Giovanni si affacciò alla porta.
«Chi è là?». «Sono io, il ladro. Lasciami entrare in Cielo».
Per i peccatori come te qui non c'è posto!».
«E chi sei tu, che non mi lasci entrare?».
«lo sono l'Evangelista Giovanni».
«Ah, tu sei un Evangelista.
Perché mai ingannate gli uomini?
Voi avete scritto nel Vangelo:
"Bussate e vi sarà aperto. Chiedete ed otterrete".
Sono due ore che busso e chiedo, ma nessuno mi fa entrare.
Se tu non mi trovi subito un posto in Paradiso, torno immediatamente sulla Terra e racconto a tutti che hai scritto bugie nel Vangelo!».
Giovanni si spaventò e fece entrare il ladro in Paradiso.
B. Ferrero
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