Le origini di questa locuzione sono
disparate. Alcuni sostengono che risalgono al Quinto secolo, quando le coppie
di sposi bevevano idromele, una bevanda alcolica a
base di miele, dopo aver trascorso la loro prima luna insieme come coppia
sposata. L’idromele era un regalo da parte degli invitati al matrimonio e si
credeva che avesse proprietà afrodisiache e
che aiutasse il concepimento. Secondo il dizionario Oxford, questo modo di dire
concatena il primo mese delle nozze ad
un’intera fase della luna.
Altri fanno risalire l’origine dell’espressione luna di miele al
Sedicesimo secolo, quando si diffuse l’idea che il primo mese di matrimonio fosse il più dolce; era
quindi sottinteso che la felicità iniziale durasse poco. Si ritrovano queste
parole anche negli scritti di Richard Huloet e Samuel Johnson, ma in questo
caso si tratta di una critica pungente della tradizione. Un’altra teoria
collega la celebre locuzione alla parola nordica hjunottsmanathr, termine che
si riferisce all’abitudine antica dell’uomo di rapire la sposa e nasconderla
agli occhi dei familiari fino a farli desistere dal riportarla a casa.
supereva.it
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