A GENNAIO, I SANTI “MERCANTI DELLA NEVE”
Quando il clima, e la natura, non erano ancora manipolati e
stravolti dal progresso e dall’inquinamento, i contadini, privi delle
previsioni meteo che oggi ci assillano su tutti i mezzi di comunicazione,
avevano il loro almanacco legato al calendario ma anche ai mutamenti climatici
stagionali del loro territorio. Da qui nascevano i detti popolari che
annunciavano l’arrivo di questi cambiamenti.
In Lombardia, ma anche in altre regioni italiane, nel mese
di gennaio sono tante le feste popolari dedicate ai santi chiamati “Mercanti
della neve” a causa delle abbondanti nevicate che, di norma, si verificano
durante questo mese.
(San Mauro, un freddo del diavolo; sant'Antonio, un freddo
da demonio; san Sebastiano, un freddo da cani).
San Mauro, 15 gennaio, viene celebrato con la vendita sulle
bancarelle dei “filsòn”, castagne secche raccolte in lunghe collane.
Sant' Antonio Abate, 17 gennaio (nell'immagine: Sant'
Antonio dalla barba bianca, se non piove la neve non manca). Questo grande
patrono del mondo contadino è ancora oggi festeggiato con un gran numero di
manifestazioni, riti e consuetudini antiche non solo nei paesi della pianura
padana: falò, mercatini e benedizione degli animali. I falò che si accendono
nella sera della vigilia sono ricchi di significati propiziatori e rimandano
alla leggenda che narra come sant'Antonio sia sceso all'inferno per riscaldarsi
e rubare al diavolo un tizzone ardente da donare agli uomini: da qui la sua
elezione a protettore contro i pericoli degli incendi.
San Bassiano, 19 gennaio, si celebra solennemente a Lodi. In
cambio del patrocinio riceve ogni anno l'omaggio dei ceri e dei prodotti della
terra, mentre fuori dalla cattedrale romanica la folla si snoda quasi in corteo
fra le bancarelle inebriandosi di aromi di vino e di buseca, saporita trippa
fumante.
Il 20 gennaio, San Sebastiano (San Sebastiän, 'n'úrä in
mäan; A san Sebastiano, un'ora in mano.) che annuncia la primavera. San
Sebastiano, giovane martire milanese, famoso per la sua bellezza efebica, venne
raffigurato da molti insigni pittori legato e trafitto da frecce.
Nel calendario lo segue Santa Agnese, 21 gennaio (Sänta
Gnèsä, la risärtä la cûr in da la scésä; A sant'Agnese la lucertola corre nella
siepe) giorno in cui si vuole che le lucertole escano dalle siepi.
Attenzione però, a smentire i presagi di primavera, sono in
agguato, a fine mese. i giorni della merla. Ma questa è un’altra storia.
Autore: Umberta Testa
http://www.gustosamente.com/index.php?method=section&action=zoom&id=a-gennaio-i-santi-mercanti-della-neve-annunciano-l-arrivo-della-primavera
(grazie a Silvia Ballardin che mi ha segnalato questo articolo)
(grazie a Silvia Ballardin che mi ha segnalato questo articolo)
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