"io sono qui per continuare ad imparare"

Una frase, un ringraziamento, un pensiero, una poesia, una nota citazione, una preghiera, una testimonianza che trattano i temi fondamentali della vita (che chiamerò "riflessioni") possono, qualche volta, tracciare un solco positivo nel cuore e in alcuni casi diventare motivo di stimolo, speranza, conforto, sostegno. Se alle mie "riflessioni" aggiungerete le vostre, condivideremo anche con altri qualche prezioso suggerimento, come meditazione sulla realtà del vivere quotidiano.


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lunedì 23 gennaio 2012

Sul ponte di comando...della famiglia (don Luciano)

L'ultima domenica di gennaio, nel rito ambrosiano, si celebra la "Festa della Famiglia".
Questa riflessione mi ha fatto molto mediare. Ve la propongo. Enrica



La tragedia della nave "Costa Concordia" riempie purtroppo le prime pagine dei giornali e le notizie di testa dei telegiornali.
In pochi minuti un enorme bastimento da crociera è stato squarciato da uno scoglio.
Undici vittime, ventidue dispersi che già non si cercano più, una nave persa, una reputazione distrutta - quella del comandante della nave - e tutto a pochi chilometri dalla costa.
Quella che doveva essere una crociera si è trasformata in una tragedia dai costi umani ed economici altissimi. Ma era una tragedia evitabilissima.
Lo scoglio era lì da millenni, le rotte sicure erano tracciate nelle mappe, e c'era tutta la tecnologia più sofisticata a disposizione perché questo non succedesse.
Ma il comandante della nave non era al suo posto quella notte.
Più di mille vite dipendevano da lui, e lui non era dove doveva essere.

Le nostre famiglie non possono andare in giro alla stessa maniera della "Concordia".
I nostri figli possono affondare con la stessa facilità di quella nave - se chi dovrebbe stare nella cabina di comando non è al suo posto.
Se sei un papà o una mamma, è importante che ti guardi allo specchio e ti chieda sinceramente: "Qual è il mio compito?"
Dio ti ha dato il comando più importante di tutti - quello di custodire vite create a Sua immagine, ognuna di esse divinamente originale.
E Lui confida nella tua capacità di amarle, di dar loro attenzione, direzione, e la guida spirituale di cui hanno bisogno perché diventino quello che Dio vuole che siano.

Ma ci sono un'infinità di pressioni che comprimono i genitori, un mucchio di urgenze che urlano mentre invece le voci dei figli solo sussurrano.
Forse sta succedendo che ti stai occupando di cose meno importanti?
Oggi come oggi, quasi tutto è sicuramente meno importante di coloro che la fiducia di Dio in te ti ha dato in custodia.
Il compito che Dio ti ha assegnato quando ti ha donato i tuoi figli è chiaramente delineato in un bellissimo versetto della Parola di Dio.
Quando lo applichi su tuo figlio o tua figlia, diventa una splendida espressione del tuo compito. Il Salmo 126,3 dice: «Ecco, dono del Signore sono i figli, è sua grazia il frutto del grembo».
Qui c'è la più alta e la più santa missione che Dio può dare a una persona!

Tragicamente, molti genitori stanno lasciando la cabina di comando. Sono occupati da altre priorità. Stanno trascurando la direzione che i figli hanno bisogno di ricevere giorno dopo giorno - le lezioni di vita che solo i genitori possono dare basandosi sulle circostanze di quel giorno... il saper mettere amorevolmente ma fermamente delle barriere... l'ascolto quotidiano di cui hanno bisogno, perché stanno crescendo e cambiando... la tua preghiera per loro e per le situazioni che stanno vivendo.
Lo stai facendo?

Ricordati, il capitano della "Concordia" aveva molte vite che dipendevano da lui - e lui non era dove doveva essere. I danni ora sono impagabili: chi restituirà alle famiglie la vita di quei morti?
E la stessa tragedia può succedere a casa tua, nella tua famiglia.

Può darsi che tutte le pressioni e tutte le cose da fare ti abbiano cambiato le priorità.
E' tempo allora, se sei una mamma o un papà, di ritornare sul ponte di comando e di pilotare la tua famiglia nella direzione giusta.
Lo sai anche tu che basta abbandonare anche per poco il timone - e qualcuno che ami farà naufragio!

Vi accompagno con la preghiera, sempre con riconoscenza e affetto
don Luciano


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