L’ostacolo più grande?
La paura.
La cosa più facile?
Sbagliarsi.
L’errore più grande?
Rinunciare.
La radice di tutti i mali?
L’egoismo.
La distrazione migliore?
Il lavoro.
La sconfitta peggiore?
Lo scoraggiamento.
I migliori professionisti?
I bambini.
Il primo bisogno?
Comunicare.
La felicità più grande?
Essere utili agli altri.
Il mistero più grande?
La morte.
Il difetto peggiore?
Il malumore.
La persona più pericolosa?
Quella che mente.
Il sentimento più brutto?
Il rancore.
Il regalo più bello?
Il perdono.
Quello indispensabile?
La famiglia.
La rotta migliore?
La via giusta.
La sensazione più piacevole?
La pace interiore.
L’accoglienza migliore?
Il sorriso.
La miglior medicina?
L’ottimismo.
La soddisfazione più grande?
Il dovere compiuto.
La forza più grande?
La fede.
Le persone più necessarie?
I sacerdoti.
La cosa più bella del mondo?
L’amore.
(Madre Teresa di Calcutta)
Carissima sorellina, quanta preziosità in queste riflessioni ed il mio cuore si è soffermto su: "La persona più pericolosa?
RispondiEliminaQuella che mente." che dolore ha offerto al mio cuore una persona che amo, con la menzogna e il tradimento ma spesso rifletto su "perdonali Padre perchè non sanno quello che fanno" ecco, capisco che spesso siamo ciechi davanti al peccato ma capisco anche che possiamo chiedere al Suo Santo Spirito di darci questo pane...
Così, se il nostro cuore si apre al sole che Dio ci dona, diveniamo come fiori che donano il proprio profumo, il proprio colore agli altri...
Aiutaci ad aprirci a Te Signore, aiutaci ad accoglierti. Maria prega per noi.
Carissima, Lui ci ha insegnato di praticare la "riconciliazione" che io ritengo tanto difficile da attuare ma è l'unica strada che porta la pace nel cuore. Preghiamo per chi ci ha "tradito" e soprattutto per chi non accetta la nostra "riconciliazione". In mezzo a questa tribolazione brillano i doni di gloria che Dio riserva ai suoi fedeli: sapienza, amore, verità, gloria. E’ questa, la dimensione pasquale dell'esistenza cristiana. Mi vengono alla mente le parole di S. Paolo che nel testo greco dice: "mi è stata data una spina alla carne", e dal contesto questa spina sembra indicare l'insieme delle difficoltà, delle tribolazioni e degli insuccessi apostolici di Paolo ed io aggiungo anche nostri. In tale "debolezza" appare la potenza di Cristo. Stiamo sereni e lo Spirito Santo ci illuminerà per rendere il nostro agire "VERO". Forse ho fatto un po' di confusione ma certamente cara sorellina tu hai compreso ciò che desideravo trasmetterti. L'abbraccio in Cristo è colmo di bene. Enrica
RispondiEliminae' bellissimo
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