Santa Giuliana di
Nicomedia. Santa Giuliana è molto venerata in Campania e nei Paesi Bassi. La
chiesa cattolica la festeggia il 16 febbraio. Giuliana è protettrice degli
ammalati e delle partorienti. Il nome Giuliana deriva dal latino e significa
letteralmente appartenente alla gens Julia, una nobile famiglia romana. Nelle
rappresentazioni sacre Santa Giulia è sempre raffigurata con il simbolo della
palma. Il suo martirologio romano recita: «A Nicomedia santa Giuliana, Vergine
e Martire, la quale, sotto l’Imperatore Massimiano, prima gravemente battuta da
Africano suo padre, quindi in vari modi tormentata dal Prefetto Evilasio, col
quale aveva ricusato di maritarsi, e poi gettata in carcere, combatté
apertamente col demonio e finalmente, avendo superato le fiamme ed una caldaia
bollente, compì il martirio con la decapitazione. Il suo corpo fu poi
trasportato a Cuma, in Campania».
La vita di Santa Giuliana
di Nicomedia
Santa Giuliana
nacque intorno al 285 a Nicomedia. Appartenente a una famiglia pagana si
convertì al cristianesimo. Promessa in sposa al prefetto della città Giuliana
pose come condizione al matrimonio la conversione al Cristianesimo da parte del
futuro marito. Di fronte a questa pretesa il fidanzato stesso denunciò
Giuliana, che venne poi condotta davanti al tribunale perché cristiana
praticante. Nonostante la prigionia non rinnegò la propria fede e venne
condannata a morte. Venne quindi decapitata nell’anno 305. La persecuzione di
Diocleziano partì proprio da Nicomedia, ed Eusebio narra che furono individuati
e perseguitati cristiani anche negli uffici e nei palazzi imperiali. I martiri
di quella città furono svariati e tra questi Doroteo che era un notabile
dell’impero, ed Antimo che era vescovo della città. Santa Giuliana perciò subì
il martirio insieme con il vescovo Antimo, con santa Barbara e con altri santi.
Le sue spoglie, custodite da una matrona romana, furono venerate nella cattedrale
di Cuma, oggi distrutta, che le accolse dopo il naufragio della nave che le
conduceva verso Roma.
Il Culto di Santa
Giuliana di Nicomedia
Santa Giuliana venne
subito venerata tra i santi e le sante più note del paleo-cristianesimo in
Campania. La sua immagine fu dipinta nel V secolo in un’edicola a lei
intitolata nelle catacombe di San Gennaro a Napoli. Nella Napoli bizantina la
Santa fu vista come una figura giovanile, bella e brillante e rappresentò
l’esemplare modello di vergine cristiana. Ella suscitò una grande devozione
popolare che fu sostenuta dalla monache del monastero di Donnaromita, le quali
vivevano secondo i dettami della Regola di San Basilio. Queste monache
seguirono poi la Regola di san Benedetto e, custodendo il corpo della santa
dopo la distruzione di Cuma, estesero ancora più la devozione in tutti i luoghi
della cristianità europea. Testimonianze del culto della santa si ritrovano
così a Vallepietra, in Inghilterra e in Spagna, e sue reliquie si trovano a
Perugia e a Verona. Dal 1207 la città di Frattamaggiore celebra la Santa come
sua patrona principale insieme con San Sossio.
scritto da Marilena De Angelis
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