Per i torinesi San Giovanni è sinonimo di festa: il 24 giugno ricorre infatti la festa del santo patrono torinese, celebrato con messe e funzioni religiose e infine solitamente con la musica e i fuochi d'artificio sul Po.
Ma ci sono alcuni aspetti legati a San Giovanni di cui pochi torinesi sono a conoscenza e che vale la pena di raccontare. Innanzitutto: San Giovanni quale? Secondo la Chiesa ci sono oltre sessanta San Giovanni riconosciuti ufficialmente nel corso della storia.
I due più noti e più importanti per la religione cristiana sono però il Battista (o Decollato, perché gli fu fatta tagliare la testa dal re Erode su richiesta della figliastra Salomè) e l'Evangelista, entrambi contemporanei di Gesù. Ed è il primo, San Giovanni Battista (colui che battezzò Gesù nel Giordano) a essere il santo patrono della nostra città.
Al di là dell'importanza religiosa (è considerato un profeta sia sai cristiani sia dai musulmani), la figura di San Giovanni Battista ha avuto un'importanza che si ripercuote nella vita quotidiana di tutti, anche se non lo sappiamo.
Poco dopo l'anno mille, infatti, Guido d'Arezzo compose un “Inno a San Giovanni” che inizia così: “Ut queant laxis / Resonare fibris / Mira gestorum / Famuli tuorum / Solve polluti / Labii reatum / Sancte Johannes”. Dalle sillabe iniziali dei primi sette versi sono state ricavate le sette note musicali: UT, RE, MI, FA, SOL, LA, SI, con UT che per comodità di solfeggio è diventato poi DO, l'iniziale di Dominus (Signore).
Infine, a proposito di musica e di canti, il motivo per cui San Giovanni Battista si festeggia il 24 giugno è perché quel giorno il sole è al suo apogeo, ovvero nel periodo dell'anno successivo al solstizio d'estate in cui la giornata è più lunga di tutto l'anno.
http://www.torinotoday.it/cronaca/san-giovanni-24-giugno-torino-note-musicali.html
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