"...Il segno che la vita è
continuamente ricevuta
per essere offerta è...
per esempio nel nostro ombelico. (..)
Ma se davvero ti guardi l’ombelico, che
cosa scopri?
Una cicatrice.
La tua prima cicatrice,
che è la testimonianza ineffabile
del tuo rapporto con un altro,
della tua relazione con tua madre,
che fu per te la prima dimora.
E se non l’avessi incontrata non saresti
mai nato.
Cosicché il nostro ombelico
ci ricorda la nostra dipendenza originale
da un altro,
ci ricorda che non ci siamo fatti da noi
stessi
e che nel mezzo di noi stessi c’è questa
ferita,
questa ferita che è il segno di un dono,
questa ferita che ci chiama a donare a
nostra volta,
a non temere le ferite
se sono per dare la vita.
Fabrice Hadjadj
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