"io sono qui per continuare ad imparare"

Una frase, un ringraziamento, un pensiero, una poesia, una nota citazione, una preghiera, una testimonianza che trattano i temi fondamentali della vita (che chiamerò "riflessioni") possono, qualche volta, tracciare un solco positivo nel cuore e in alcuni casi diventare motivo di stimolo, speranza, conforto, sostegno. Se alle mie "riflessioni" aggiungerete le vostre, condivideremo anche con altri qualche prezioso suggerimento, come meditazione sulla realtà del vivere quotidiano.


mailto:g.enrica.g@gmail.com
http://www.youtube.com/enricasignorag
http://www.facebook.com/enrica.giulio.sciandra



mercoledì 8 agosto 2012

Oleandro:cinque significati



Nel medioevo era una pianta beneaugurante.
Una leggenda narra che sul bastone di San Giuseppe fosse fiorito un oleandro, quindi era denominato anche "Mazza di San Giuseppe".
Con le lunghe foglie affilate di color verde intenso, disposte su verticilli di tre, simboleggiava l’armonia dell’Universo.

Forse a causa della sua pericolosità, l'oleandro, nel linguaggio dei fiori, è il simbolo della diffidenza.
In effetti è difficile fidarsi di un fiore così bello, come l'oleandro, ma che può anche avvelenare.
L'oleandro è un arbusto sempreverde spontaneo nelle regioni mediterranee dove è diffusamente coltivato a scopo ornamentale. Non richiede particolari cure e, proprio per questo, viene spesso usato per le bordure lungo le strade o per realizzare viali alberati suggestivi grazie all'abbondante fioritura.
L'oleandro contiene l'oleandrina, una tossina che rende tossica, per qualsiasi specie animale, tutta la pianta (foglie, corteccia, semi). Se ingerita porta a tachicardia (con aumento della frequenza respiratoria), disturbi gastrici (tra cui vomito, nausea e bruciore) e disturbi al sistema nervoso centrale, tra cui assopimento. La particolarità di questa pianta è che l'oleandro contiene una serie di altri principi tossici, che si conservano anche dopo l'essiccamento.
Le specie animali più colpite sono gli equini, i bovini e i piccoli carnivori. La morte sopraggiunge per collasso cardio-respiratorio solo nel caso in cui se ne ingeriscano grandi quantità.
La storia racconta che diversi soldati delle truppe napoleoniche, non conoscendo le piante locali, morirono per avvelenamento dopo aver usato rami di oleandro come spiedi nella cottura della carne alla brace, durante le campagne militari in Italia.
In India è considerato un fiore funerario; secondo un antica leggenda, l’eroina che va a morire suicida porta sul capo una corona composta con fiori di oleandro.
Diversa è la concezione dell’oleandro in Libia: qui, infatti, con i cataplasmi delle sue foglie si curano gli ascessi. Il suo nome scientifico, Nerium Oleander, deriva dal greco neron che significa acqua; il nome vuole enfatizzare il fatto che l’oleandro sviluppa radici molto profonde che ricercano acqua per garantire sopravvivenza alla pianta.
http://www.significatodeifiori.com/oleandro.html

Nessun commento:

Posta un commento